La Collezione Panza arriva a Milano in una galleria d’arte
È una mostra “enigmatica”, quella che anima gli spazi di Osart Gallery, portando in città una selezione di arte contemporanea proveniente dalla mitica Villa di Varese
Lo spazio di Osart Gallery a Milano apre al pubblico CrossWords: un dialogo con la collezione d’arte lasciata dalla visionaria coppia varesina di Rosa e Giuseppe Panza, celebri collezionisti nella scena contemporanea italiana e internazionale.
La Collezione Panza arriva da Osart Gallery a Milano
Una collettiva di opere realizzate tra il 1969 e il 2000 che annovera i nomi delle personalità artistiche più interessanti del contemporaneo, come Robert Barry, Max Cole, Stephen Dean, Allan Graham, Ron Griffin, Douglas Huebler, Jonathan Seliger, Ian Wilson. I significati dei loro lavori si sovrappongono, riportandoci, a partire dal titolo, tra le pagine dell’enigmistica. Alla ricerca di un significato ancora celato nel rompicapo davanti a noi.
La mostra accompagna il visitatore in un percorso che indaga il potenziale del linguaggio, il senso insito nel segno scritto, il valore della scrittura come componente attiva dell’atto creativo.
La parola come mezzo sperimentale nella mostra da Osart Gallery a Milano
La parola diventa medium sperimentale, atto di complicità stretto con il pubblico, come accade in Discussion: October 30 (1974), in cui Ian Wilson riporta su fogli A4 quanto discusso e pattuito con lo stesso Panza in un suo soggiorno presso l’omonima villa a Varese. Questa parola è anche una preghiera intima, in cui lo spirito ascende lasciando sulla tela un segno minimale e continuo, ripetuto all’infinito, come avviene nell’alfabeto di tratti di Max Cole.
L’opera di Stephen Dean introduce poi uno stacco di colore, evidenziando con il suo gesto creativo le strutture comunicative entro cui siamo immersi. Scandendo con il colore i paragrafi dei quotidiani utilizzati per realizzare i suoi ready-made, l’artista dà vita a un nuovo oggetto, un mosaico policromo entro cui perdersi.
Sophie Marie Piccoli
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