L’importante galleria internazionale Lehmann Maupin apre uno spazio a Milano
Si allunga la lista di gallerie e operatori del mercato dell'arte internazionale che scelgono di puntare su Milano. E adesso tocca alla galleria newyorchese, pronta a presidiare l'Italia durante Miart e la Biennale di Venezia con uno spazio temporaneo
Per i player internazionali del mercato dell’arte Milano è sempre più attrattiva e dopo tante gallerie che hanno già stabilito qui una propria sede arriva adesso il turno della big Lehmann Maupin. La galleria fondata da Rachel Lehmann e David Maupin a New York nel 1996 è infatti pronta ad aprire il suo primo presidio italiano temporaneo in aprile, quando in città apriranno miart e Salone del Mobile e, poco lontano, inaugurerà in simultanea la Biennale di Venezia.
Lo spazio temporaneo di Lehmann Maupin a Milano
Con sedi consolidate a New York, Seoul e Londra e con alle spalle già altri esperimenti di spazi pop-up, temporanei e stagionali, ad Aspen, Palm Beach, Taipei e Beijing, ora la galleria Lehmann Maupin guarda a Milano e trova ospitalità nella sede di Circolo, l’organizzazione non-profit avviata dalla collezionista Nicole Saikalis Bay al 48 di via della Spiga, nel cuore del quadrilatero della moda. A inaugurare la nuova avventura italiana il prossimo 12 aprile sarà una mostra collettiva di alcuni degli artisti rappresentati da Lehmann Maupin, tra cui Nari Ward – che in città sarà protagonista con il suo primo solo show museale, dal 28 marzo, all’HangarBicocca – Hernan Bas, Todd Gray, Mandy El-Sayegh.
Ma cosa ha davvero convinto la galleria internazionale a scommettere su Milano e cosa la città ha da offrire a operatori attivi altrove? Secondo Rachel Lehmann, “Milano detiene una posizione unica nell’industria dell’arte e della cultura. Riconosciuta per la sua costante reinvenzione nei campi del design e dell’arte contemporanea, la città si è rapidamente evoluta in un hub culturale dinamico e con un’economia in rapida crescita”.
Le sinergie con gli eventi dell’arte internazionale, da Milano a Venezia
In una città che “ospita molti importanti musei e collezioni private di grande attrattività per collezionisti, curatori e colleghi galleristi”, sottolinea ancora Lehmann, la nuova proposta per uno spazio temporaneo è dunque ricaduta in modo naturale su Milano, e su un periodo particolare, ovvero quel mese di aprile che vedrà allinearsi una grande concentrazione di eventi centrali nel calendario dell’arte nazionale e internazionale, con cui creare dunque proficue sinergie. A cominciare da Miart e Salone del Mobile, per arrivare poi all’opening della Biennale di Venezia, dove Kim Yun Shin, rappresentata da Lehmann Maupin, è tra le artiste invitate a partecipare alla mostra curata da Adriano Pedrosa, Foreigners Everywhere. “Anche la prossimità della città a Venezia”, ha commentato Jessica Kreps, partner di Lehmann Maupin che sovrintenderà allo spazio di Milano, “è stato tra i fattori che hanno naturalmente influenzato la nostra decisione. Vogliamo cogliere tutte le opportunità offerte da questo momento così speciale nel mondo dell’arte”.
Cristina Masturzo
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati