Artisti italiani all’estero. La lista delle mostre e degli eventi in trasferta

Dalla proiezione a led di Giuliana Cunéaz, sulla facciata della Modal gallery School of Digital Arts di Manchester, alla mostra omaggio ad Andrea Pazienza all’Istituto Italiano di Cultura di Bruxelles

Nelle ultime settimane si sono succedute inaugurazioni su inaugurazioni di eventi, performance e mostre di artisti italiani negli Istituti di Cultura, nelle Ambasciate, nei musei, nei centri d’arte e gallerie delle capitali o delle più importanti città straniere. Eccone una selezione, per mettere in risalto il lavoro svolto dai nostri connazionali nel contesto artistico-culturale delle realtà estere.

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Giuliana Cunéaz alla SODA Gallery di Manchester

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Antonio Da Ros alla Modesti Perdriolle Gallery di Bruxelles

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Andrea Cusumano al Nitsch Museum di Mistelbach (Austria)

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Cristian Chironi all’Istituto Italiano di Cultura di Città del Messico

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Andrea Pazienza all’Istituto Italiano di Cultura di Bruxelles

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Nene Martelli alla Galleria Ciaccia Levi di Parigi

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Rosa Barba al MALI Museo de Arte de Lima (Perù)

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Andrea Mastrovito alla Wilde Gallery di Ginevra

Dopo aver sperimentato l’uso dell’Intelligenza Artificiale, il nuovo lavoro di Giuliana Cunéaz (Aosta, 1959) si concentra su un altro tema fondamentale della contemporaneità, ovvero la teoria dei quanti che ha profondamente rivoluzionato la scienza. Su invito di Valentino Catricalà e Thomas Dukes, sino al 15 marzo 2024 sulla facciata della Modal gallery School of Digital Arts (SODA) di Manchester va in scena Quantum Quirks, una spettacolare proiezione a led specificatamente realizzata dall’artista per questa occasione che ha l’obiettivo di esplorare l’universo quantico e il comportamento della materia in scala nanometrica. Il progetto, realizzato con la collaborazione scientifica di Fabio Truc, interagisce con lo skyline della città di Manchester e consente di mettere in discussione la visione standardizzata della realtà.

https://www.schoolofdigitalarts.mmu.ac.uk/modal-gallery/

Giuliana Cunéaz, Quantum Quirks
Giuliana Cunéaz, Quantum Quirks

È la prima mostra del veneziano Antonio Da Ros (Venezia, 1936-2012) all’estero, seguita da una conferenza all’istituto Italiano di Cultura di Bruxelles sulla sua attività di art director della Cenedese di Murano a partire dal 1959. Fino al 23 marzo 2024, l’esposizione Antonio Da Ros. Suspended colors a cura di Cristina Beltrami presenta presso la Modesti Perdriolle Gallery di Bruxelles una quarantina di pezzi riferiti alla stagione più felice di Da Ros – uno dei più grandi design del vetro muranese del secolo scorso – ovvero dagli Anni Sessanta ai modelli degli Anni Ottanta, cerando di sottolineare come fin dai titoli – i Sassi o i Momento o il celebre Contrappunto che si aggiudica un premio alla Biennale del 1960 – l’artista fosse quanto mai influenzato da movimenti artistici, in particolare dallo spazialismo. 

https://www.modestiperdriolle.com/

Gruppo di vasi di Antonio Da Ros in vetro massiccio con sommersione in vetro colorato, metà anni '60-'80, Bruxelles, collezione privata, photos ©Hugard&Vanoverschelde
Gruppo di vasi di Antonio Da Ros in vetro massiccio con sommersione in vetro colorato, metà anni ’60-’80, Bruxelles, collezione privata, photos ©Hugard&Vanoverschelde

Fino al 20 maggio 2024 il Nitsch Museum di Mistelbach accoglie Raumdramaturgie, personale di Andrea Cusumano (Palermo, 1973), a cura di Giulia Ingarao e Fabio Cavallucci. Il progetto espositivo, che racconta il percorso di 30 anni di produzione dell’artista, è pensato da ruber.contemporanea e realizzato con il sostegno dell’Italian Council (XI edizione, 2022), programma di promozione internazionale dell’arte italiana della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura. Raumdramaturgie sarà affiancata da alcuni eventi collaterali programmati in collaborazione con lo stesso Nitsch Museum e con la Nitsch Foundation di Vienna.

https://www.nitschmuseum.at/en

PalikèIl Cristo degli specchi, particolare, mix media, 2021, ©Mike Palazzotto
PalikèIl Cristo degli specchi, particolare, mix media, 2021, ©Mike Palazzotto

L’Istituto Italiano di Cultura presenta fino al 10 marzo 2024 la personale dell’artista Cristian Chironi (Nuoro, 1974): un percorso multidisciplinare intitolato Próxima parada Ciudad de México, dedicato all’“Arte dell’abitare”. Da tempo la pratica di Chironi si declina, infatti, in progetti che vedono l’artista vivere e lavorare in case e residenze d’arte. Il più noto è My house is a Le Corbusier, in cui la vita di Chironi si intreccia alle architetture disegnate da Le Corbusier in 12 Paesi. Una ricerca incentrata sul concetto di abitare esplorato secondo diverse prospettive. La mostra all’Istituto Italiano presenta opere realizzate con media diversi che strutturano un percorso espositivo che introduce il visitatore alla metodologia dell’artista e agli interessi che approfondirà nel corso della sua ricerca a Città del Messico.

https://iicmessico.esteri.it/es/gli_eventi/calendario/cristian-chironi-proxima-parada-ciudad-de-mexico/

Cristian Chironi, Fiat 127 Special (Camaleonte) and Drive, 2018
Cristian Chironi, Fiat 127 Special (Camaleonte) and Drive, 2018

A quasi trent’anni dalla mostra antologica presentata al Centre Belge de la Bande Dessinée, Andrea Pazienza (San Benedetto del Tronto, 1956 – Montepulciano, 1988) torna a Bruxelles con Andrea Pazienza, il genio del fumetto, una mostra biografica in corso fino all’8 aprile 2024 all’Istituto Italiano di Cultura di Bruxelles, composta da 15 pannelli illustrativi curati da Antonello Vigliaroli, responsabile dello SPLASH, autore dei testi e della bibliografia, due postazioni audio/video, opere originali di Paz di proprietà di Marina Comandini e diverso materiale conservato presso il centro di documentazione SPLASH Archivio Bibliografico “Andrea Pazienza”, sezione del MAT Museo dell’Alto Tavoliere del Comune di San Severo. La mostra intende far luce su un artista straordinario definito il Mozart del fumetto, offrendo anche un affascinante ritratto dell’Italia di quel periodo.

https://iicbruxelles.esteri.it/

Ci vuole Pazienza, la mostra di Andrea Pazienza
Ci vuole Pazienza, la mostra di Andrea Pazienza

La pittura dell’artista Nene Martelli (Torino, 1927-2022) nasce in modo diretto dall’amicizia e dalla formazione che acquisì dal critico francese Michel Tapié. Per mantenersi lavorò sempre come insegnante nella scuola d’infanzia ma a questa alternò l’attività di supporto alla programmazione dell’International Center of Aesthetic Research (ICAR), un innovativo centro culturale aperto proprio dal critico francese a Torino nel 1960. Nene vi collaborò fin dall’anno della sua fondazione e in stretto contatto con Tapié e Ada Minola, presidente del centro. Ora questa storia è raccontata nella mostra in corso fino al 16 marzo 2024 alla Galleria Ciaccia Levi di Parigi, accompagnata da un testo di Annalisa Rimmaudo, curatrice del Centre Pompidou e Lisa Parola, storica e critica d’arte di Torino.

https://ciaccialevi.com/exhibitions/nene-martelli

Veduta della mostra
Veduta della mostra

Evoking a Space Beyond Cinema è la prima mostra monografica in un museo di Rosa Barba (Agrigento, 1972) in Perù: presenta Aggregate States of Matters (2019), un film in 35 mm girato sulle Ande che affronta il crescente impatto del cambiamento climatico su aree remote. In occasione della mostra in corso fino al 16 giugno 2024 al MALI Museo de Arte de Lima, Printed Cinema #23, una nuova edizione della sua serie di pubblicazioni che, dal 2004, ha agito come una sorta di film leggibile e portatile, per esprimere e smontare l’organismo cinematografico, approfondisce le sue indagini sulla natura ambigua della realtà, della memoria e del paesaggio, sondando le relazioni precarie tra documentazione storica, aneddoto personale e narrazione fittizia.

https://mali.pe/exposiciones/

Rosa Barba, Aggregate States of Matters, 2019. 35 mm film, color, optical sound_ 2114 min. Film still © Rosa Barba
Rosa Barba, Aggregate States of Matters, 2019. 35 mm film, color, optical sound_ 2114 min. Film still © Rosa Barba

Andrea Mastrovito torna a Ginevra con This Beam in My Eye Is From The Tree I Planted, che segna la sua quinta mostra personale presso la Wilde, situata nelle gallerie recentemente inaugurate in Boulevard Georges-Favon 19. La mostra, che si estende su due piani della galleria ed è in programma dal 14 marzo al 1 maggio 2024, presenta installazioni di grandi dimensioni che invitano lo spettatore a un dialogo con tecniche e materiali emergenti. Queste opere dialogano in un crescendo caratteristico del repertorio di Mastrovito, che intreccia narrazioni stratificate, ognuna inserita nella successiva, sfidando la nostra percezione della profondità e della realtà.

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Andrea Mastrovito, Matelda, 2024, lithographic pencil on savaged fixtures, frames and furniture, lightbox, 340 x 390 cm. Courtesy the artist and Wilde Gallery, Geneva
Andrea Mastrovito, Matelda, 2024, lithographic pencil on savaged fixtures, frames and furniture, lightbox, 340 x 390 cm. Courtesy the artist and Wilde Gallery, Geneva
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Giuliana Cunéaz alla SODA Gallery di Manchester

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Antonio Da Ros alla Modesti Perdriolle Gallery di Bruxelles

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Andrea Cusumano al Nitsch Museum di Mistelbach (Austria)

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Cristian Chironi all’Istituto Italiano di Cultura di Città del Messico

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Andrea Pazienza all’Istituto Italiano di Cultura di Bruxelles

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Nene Martelli alla Galleria Ciaccia Levi di Parigi

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Rosa Barba al MALI Museo de Arte de Lima (Perù)

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Andrea Mastrovito alla Wilde Gallery di Ginevra

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Claudia Giraud

Claudia Giraud

Nata a Torino, è laureata in storia dell’arte contemporanea presso il Dams di Torino, con una tesi sulla contaminazione culturale nella produzione pittorica degli anni '50 di Piero Ruggeri. Giornalista pubblicista, iscritta all’Albo dal 2006, svolge attività giornalistica per testate…

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