Bruno Munari a Parma. Grande mostra alla Fondazione Magnani-Rocca di un artista totale
La mostra si intitola “Tutto” e presenta settant’anni di idee e di lavori di questo geniale artista-designer. Con 250 opere alla Villa dei Capolavori, sede della Fondazione Magnani-Rocca a Mamiano di Traversetolo
È in arrivo alla Fondazione Magnani-Rocca la più grande mostra italiana su una delle più iconiche figure del design e della comunicazione visiva del XX secolo: Bruno Munari (Milano, 1907-1998). Il fondatore del Movimento Arte Concreta era un artista totale: grafico, designer e scrittore. Per questo la mostra in programma dal 16 marzo al 30 giugno 2024 nella celebre Villa dei Capolavori, sede della Fondazione Magnani-Rocca a Mamiano di Traversetolo, presso Parma, si intitola Tutto, per presentare settant’anni di idee e di lavori di questo geniale artista che si era inventato un “metodo” nella sua poliedrica ricerca.
Chi era Munari e qual era il suo metodo
“Munari”, spiega Marco Meneguzzo, studioso munariano e curatore della mostra, “è una figura molto attuale nella società liquida odierna, nella quale non ci sono limiti fra territori espressivi. È un esempio di flessibilità, di capacità di adattamento dell’uomo all’ambiente. Il suo metodo consiste nello scoprire il limite delle cose che ci circondano e di volerlo ogni volta superare”. Munari aveva iniziato la propria attività durante il cosiddetto Secondo Futurismo, attorno al 1927, in tutti campi della creatività, dall’arte al design, dalla grafica alla pedagogia: una ricerca votata alla sperimentazione, fino agli esiti degli anni Ottanta del Novecento e a un’attività didattica destinata ai bambini che ancora oggi è ritenuta validissima in termini educativi.
La mostra “Bruno Munari. Tutto” alla Fondazione Magnani-Rocca a Mamiano di Traversetolo
La mostra è suddivisa per attitudini e concetti, in modo da poter mostrare i collegamenti e le relazioni progettuali tra oggetti anche apparentemente molto diversi l’uno dall’altro. Attraverso 250 opere, tra disegni, quadri, lampade, letti, posaceneri, libri per bambini, saggi, sculture da viaggio e lavori di grafica, Tutto risponde a un metodo progettuale che si va precisando con gli anni, con i grandi corsi nelle università americane e con il progetto più ambizioso, che è quello dei laboratori per stimolare la creatività infantile, che dal 1977 sono tuttora all’avanguardia nella didattica dell’età prescolare e della prima età scolare.
Claudia Giraud
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