Nella collezione di Palazzo Maffei a Verona entra un’opera del duo artistico Claire Fontaine

È in dialogo con una scultura ottocentesca di Alessandro Puttinati l’installazione del duo italo-britannico posta nel cortile della casa museo veronese

Beauty is a ready-made” recita l’installazione site-specific di Claire Fontaine – collettivo fondato nel 2004 a Parigi da Fulvia Carnevale e James Thornhill – che, concepita in dialogo con La Bagnante (1846) di Alessandro Puttinati (1801 – 1872), entra nella collezione di Palazzo Maffei a Verona. Entrambe le opere si trovano nel cortile monumentale della casa museo di Piazza Erbe 38 e invitano a riflettere – attraverso un confronto tra arte moderna e contemporanea – sulla strumentalizzazione del corpo femminile e sul concetto convenzionale di bellezza. L’iniziativa si deve alla storica dell’arte e direttrice della Fondazione Musei Civici di Venezia Gabriella Belli (curatrice del progetto scientifico e del percorso espositivo dell’istituzione veronese) che, dopo alcuni lavori di Arcangelo Sassolino, Maurizio Nannucci, Daan Roosegaarde, Chiara Dynys, Leandro Erlich, Nunzio e Giuseppe Gallo, tra gli altri, accoglie nella collezione del palazzo l’opera di Claire Fontaine. 

L’opera di Claire Fontaine per Palazzo Maffei a Verona

Il concetto di bello muta attraverso le epoche e i luoghi e la collezione di Palazzo Maffei offre un esempio di questa variegata complessità. La Bagnante posta all’ingresso del museo, simbolo di bellezza femminile colta mentre scopre le sue grazie, assume una profondità contemporanea nel momento in cui mettiamo implicitamente in discussione con questo intervento ciò che troviamo bello”, racconta il duo che lavora tra fotografia, video, pittura, scultura e scritte illuminate con neon e led (come in questo caso). Tra immagine e parola, l’installazione (con dichiarata ispirazione all’esperienza di Duchamp) apre a molteplici significati, smontando i luoghi comuni e conferendo un significato inedito al linguaggio convenzionale legato all’oggettificazione del corpo femminile: “Il corpo delle donne – oggi campo di battaglia politica – raffigurato da “La Bagnante”, che incurante degli sguardi altrui scopre la sua nudità, acquisisce un senso critico e viene messo in prospettiva, in quanto creazione del “male gaze”, dello sguardo maschile che oggettifica gli esseri che desidera”, conclude Claire Fontaine.

Caterina Angelucci 

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Caterina Angelucci

Caterina Angelucci

Caterina Angelucci (Urbino, 1995). Laureata in Lettere Moderne con specializzazione magistrale in Archeologia e Storia dell’arte presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Dal 2018 al 2023 si è occupata per ArtsLife di contenuti e approfondimenti per la sezione…

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