Il grande artista William Kentridge presenta a Venezia una mostra con 9 video durante la Biennale
Si tratta di un racconto intimo quello che la mostra “Self Portrait as a Coffee Pot” porta all’Arsenale di Venezia: protagonista assoluto è l’artista William Kentridge, al centro dei nove video che lo ritraggono nel suo studio. Ecco una clip
“Quando avevo tre anni volevo essere un elefante” racconta William Kentridge, “quando ne avevo quindici desideravo diventare un direttore d’orchestra, ma mi hanno detto che per diventare un direttore avrei dovuto imparare a leggere la musica. Perciò mi sono ridotto a diventare un artista”.
L’artista sudafricano parla di spalle, mentre è intento a realizzare una delle sue opere in studio. La clip fa parte dei nove episodi di cui si compone la serie video dal titolo Self-Portrait as a Coffee-Pot, creata e diretta dallo stesso Kentridge. Questa produzione sarà al centro dell’omonima mostra ospitata all’Arsenale di Venezia, dal 17 aprile al 24 novembre 2024.
La mostra “Self-Portrait as a Coffee-Pot” di William Kentridge a Venezia
A cura di Carolyn Christov-Bakargiev, la mostra ricrea in parte lo studio di Johannesburg in cui sono stati girati i nove video, che costituiscono le opere dell’esposizione. “Le riprese sono iniziate durante il primo lockdown e lo studio imitava gli spazi chiusi del Covid” afferma Kentridge, “ma lo studio è anche una testa espansa, una camera di pensieri e riflessioni dove tutti i disegni, le foto e i residui sulle pareti dello studio diventano questi stessi pensieri”.
La curatrice aggiunge: “In questa nuova serie, gli alter ego e i doppelgänger di Kentridge dibattono su una serie di questioni: come funziona la memoria? Cosa crea il sé? Perché la storia va sempre storta? Si potrebbero interpretare le opere come un’inversione dell’ossessiva divisione narcisistica delle personalità della nostra epoca di avatar sui social media in forme di tranquilla psicoanalisi”, il tutto mentre il protagonista è alle prese con la realizzazione di schizzi, opere di piccole e grandi dimensioni.
Il risultato è un ritratto intimo e allo stesso universale, dove Kentridge è l’attore protagonista, capace di riempire uno spazio ristretto eppure pieno di infinite possibilità come il suo studio. Qui crea, riflette e intrattiene sé stesso e chi lo guarda al di là della macchina da presa.
I Midnight Whisky Talks in occasione della Biennale d’Arte di Venezia
La mostra, che si inaugura nella settimana di apertura della Biennale d’Arte di Venezia, prevede momenti di incontro volti a coinvolgere il pubblico e ad entrare in sintonia con l’artista.
Dal 15 al 19 aprile, William Kentridge e la curatrice Carolyn Christov-Bakargiev converseranno davanti a un whisky di tarda notte, con ospiti speciali, intavolando dialoghi filosofici sempre diversi. Ad ospitare questi Midnight Whisky Talks sarà un ambiente appositamente allestito al secondo piano dell’Arsenale Institute: qui sarà ricreato uno spazio domestico con opere degli anni ’50 e ’60. I Midnight Whisky Talks potranno essere seguiti in diretta streaming sull’account Instagram @williamkentridgestudio.
Roberta Pisa
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati