Morto Ennio Calabria. Il pittore dei lavoratori
L’artista è morto a 87 anni. I funerali si terranno lunedì 4 marzo a Roma, presso la Chiesa degli Artisti a Piazza del Popolo
Muore a quasi 87 anni (che avrebbe compiuto il prossimo 7 marzo) Ennio Calabria, pittore e illustratore nato a Tripoli che ha vissuto e lavorato a Roma, conosciuto principalmente per la sua attenzione nei confronti del mondo del lavoro e dei lavoratori. “A nome mio e di tutta la nostra grande Organizzazione esprimo profondo cordoglio per la scomparsa del caro Ennio Calabria. La nostra comunità si è riconosciuta in tante delle sue opere che scandiscono la storia della Cgil degli ultimi cinquant’anni. Ennio ha descritto attraverso la sua pittura la forza del mondo del lavoro così come le sofferenze di lavoratrici e lavoratori, la voglia di riscatto così come le ferite”, ha dichiarato in una nota il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini.
Chi era l’artista Ennio Calabria
Individuato dalla critica sin dagli esordi – con la mostra personale alla galleria La Feluca di Roma nel 1958 – fra i pittori più rilevanti della sua generazione, Ennio Calabria ha concentrato la sua ricerca sui temi sociali del lavoro, con un’attività di impronta ideologica marxista. Nel 1959 la prima partecipazione alla VII Quadriennale d’Arte di Roma, a cui sarà presente anche nel 1972, nel 1986 e nel 1999. Insieme ai pittori Attardi, Farulli, Gianquinto, Guccione e Vespignani, e ai critici Del Guercio, Micacchi e Morosini fonda nel 1961 il gruppo “Il pro e il contro”, punto di riferimento per le nuove ricerche figurative in Italia. Nel 1964, invece, arriva l’invito alla Biennale Internazionale d’Arte di Venezia e nel 1985 espone oltreoceano, alla Gucci’s Gallery di New York. Illustre la serie di ritratti realizzata tra il 2002 e il 2005 ispirata a Giovanni Paolo II, in parte pubblicata nel volume La forma cerca forma, con testi di M. Tonelli, di I. Mitrano, A. Gianquinto (Rendina Editore, Roma), e successivamente esposta – insieme a un nuovo nucleo – in varie sedi pubbliche, tra cui la Reggia di Caserta. Numerosi anche i riconoscimenti come il Premio Vittorio De Sica (2006) e il Premio Goffedo Petrassi (2011), oltre alle partecipazioni a rassegne internazionali quali Italy Three Directions (San Francisco, 1959), Art against racialism (Londra, 1965) e Intergrafis, Triennale Internazionale di Grafica (Berlino RDT, 1984). Le sue opere sono in collezioni pubbliche e private, dal Metropolitan Theatre di New York e il Museo Puskin di Mosca al Museo Wroclaw di Cracovia e il Museo d’Arte Contemporanea di Sofia, oltre a Collezione Gucci e Collezioni Vaticane.
Ennio Calabria e l’impegno sociale
Esponente del Sindacato Nazionale Artisti e fortemente impegnato nel sociale con le sue rappresentazioni dedicate al mondo del lavoro, Ennio Calabria nel 1975 (in occasione dei 20 anni dallo storico sciopero dei lavoratori portuali contro il Decreto 13 del 1955) realizzò due tele per la Camera del Lavoro di Genova. Risale, invece, a tempi più recenti la donazione di un’altra opera alla Cgil di Roma, dopo l’assalto che nel 2022 distrusse un’altra sua opera esposta nella sede del sindacato. “Il recente attacco squadrista alla sede della Cgil prese di mira proprio una sua che è divenuta per tutti noi l’emblema di un antifascismo sempre vivo e necessario. A seguito di questa vicenda, un anno dopo l’assalto, venne a trovarci e a regalarci un altro dipinto realizzato per noi: ‘Nella memoria, una piazza di luce; nel buio, un vagito’, un altro segno del suo straordinario affetto”, ricorda Landini.
Caterina Angelucci
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