A Roma apre una nuova galleria nell’ex studio di una pittrice novantenne
Nello spazio che un tempo era lo studio dell'artista Marilù Eustachio, apre Galleria Heimat. Ad inaugurare il nuovo spazio espositivo romano sarà una piccola antologica dedicata proprio alla pittrice di Merano
A Roma, a Trastevere a pochi passi da Piazza Trilussa, c’era lo studio di Marilù Eustachio (Merano, 1934), nota pittrice che, dai primi anni Sessanta ad oggi, è stata protagonista di numerose rassegne, sia in Italia che all’estero. Alcune sue opere sono presenti nelle collezioni della Galleria Civica di Modena e del Museion di Bolzano.
Tra le mura del suo vecchio atelier, l’artista ha deciso di aprire Galleria Heimat (termine tedesco con il quale si esprime un sentimento nostalgico), sotto la direzione dell’Associazione culturale Archivio Marilù Eustachio. Pur mantenendo l’impronta laboratoriale e familiare, la nuova galleria intende porsi come un luogo di incontro e dialogo tra generazioni di artisti e ad inaugurarla sarà mostra Marilù Eustachio. Tra figurazione e Astrazione, a cura di Alberto Dambruoso, in programma per l’11 aprile 2024.Un progetto espositivo che vuole rendere omaggio alla pittrice, ripercorrendo i temi salienti della sua ricerca con un corpus di opere che vanno dagli anni Cinquanta ai Duemila.
Marilù Eustachio: la vita e la carriera
Nel corso della sua carriera, Eustachio ha stretto legami con i grandi artisti dell’epoca, tra cui: Mario Schifano, Susan Sontag, Carla Accardi, Titina Maselli e Renato Mambor (con cui ha anche realizzato una serie di lavori a quattro mani), ma ha deciso di anteporre la visibilità e l’affermazione personale per dare priorità al rigore e alla disciplina che sono alla base del suo lavoro, tanto che oggi potremmo parlare di una “riscoperta”.
Pur avendo scelto la pittura come linguaggio d’espressione, Marilù Eustachio ha sempre realizzato opere che cercano di unire una doppia vocazione: quella letteraria e figurativa, sperimentando anche la fotografia.
La mostra di Marilù Eustachio alla Galleria Heimat di Roma. Parola al curatore Alberto Dambruoso
“Tutte le opere realizzate da Marilù Eustachio nel corso della sua lunga carriera hanno una caratteristica comune: esse nascono da uno sguardo pacato sul mondo”, spiega ad Artribune il curatore Alberto Dambruoso. “Si tratta, a mio avviso, di un atteggiamento dell’artista nei confronti della vita che si riflette poi nel suo particolare modo di osservare le cose che circondano quotidianamente le nostre esistenze, restituendocele trasformate attraverso una forma di astrazione del reale caratterizzata da un tocco e da colori delicati, leggeri, in altre parole poetici”.
Valentina Muzi
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