Lo CHANEL Culture Fund ha sostenuto Julien Creuzet scelto per rappresentare il Padiglione Francia in Biennale
La celebre maison di moda si fa promotrice dell'arte e dei linguaggi contemporanei, sostenendo il primo artista nero scelto per rappresentare il Padiglione francese a Venezia
La 60ª Biennale di Venezia vede CHANEL Culture Fund, iniziativa dedicata alla promozione dell’arte e della cultura, impegnata nel supporto dell’artista Julien Creuzet (Parigi, 1986) per il Padiglione francese. Il fondo, che mira a sostenere l’innovazione e la creatività artistica a livello globale, fedele al desiderio della sua fondatrice Gabrielle Chanel di essere sempre parte integrante del futuro, conferma la volontà di affiancare talenti e progetti visionari.
Julien Creuzet alla Biennale di Venezia 2024
Lo scorso 16 aprile, Palazzo Malipiero ha fatto da sfondo alla celebrazione in onore di Julien Creuzet, la cui poliedricità si esprime attraverso poesia, musica, film e animazione. Secondo Yana Peel, Global Head of Arts & Culture per CHANEL, l’artista incarna il simbolo di un’arte viva, dinamica, capace di intessere dialoghi fra le molteplici tradizioni culturali e di ispirarsi alla ricchezza dell’esistente, come dimostrano le sue opere dove elementi trovati per caso sono posti al fianco di capolavori della pittura classica. “Creuzet è un ispiratore: artista multidisciplinare, docente, è la prima persona di origine caraibica a rappresentare la Francia alla Biennale di Venezia”, sottolinea Peel. “Julien è esperto di poesia, musica, film e animazione. È un prodigioso assemblatore di ready made e possiede una capacità intuitiva di intrecciare molte eredità culturali diverse. La sua arte è ispirata dalle sue conoscenze maturate come docente d’arte presso l’Ecole des Beaux-Arts de Paris. Ma è anche alimentata dalla sua volontà di viaggiare per il mondo, per assimilare tutto ciò che vede. Oggetti trovati sulla battigia portati a riva dalla marea oceanica possono essere esposti a fianco dell’opera di un vecchio maestro. È audace ed emozionante”, conclude Peel, “è una figura ispiratrice dell’arte contemporanea”.
La Biennale d’Arte 2024, con la mostra principale Foreigners Everywhere curata da Adriano Pedrosa, pone l’accento sulla diversità e l’inclusività, coinvolgendo artisti in gran parte provenienti da realtà geografiche spesso meno rappresentate sul palcoscenico dell’arte internazionale. Anche CHANEL Culture Fund intende essere promotore di queste ‘nuove’ voci, diventando ancora una volta fulcro di un dialogo artistico senza limiti.
Julien Creuzet rappresenta la Francia alla Biennale Arte di Venezia 2024
“Cosa significa indigeno quando sei francese? Qual è il significato del Padiglione francese a Venezia e della rappresentanza nazionale? Come si interpreta il tutto quando vieni definito cittadino ‘d’oltremare’, qualcuno consapevole di essere parte di una storia francese molto più complessa?”, sono le riflessioni di Julien Creuzet. “Penso che bisognerebbe provare a enfatizzarlo. È importante trasportare fisicamente e simbolicamente le persone in una realtà che per lo più ha poco a che fare con la questione delle istituzioni e delle politiche culturali. Probabilmente non è realistico, ma potrebbe contribuire a cambiare alcune prospettive in futuro”.
CHANEL Culture Fund. Visione e missione
Lo CHANEL Culture Fund prosegue la tradizione centenaria dell’azienda nel sostegno alle arti, promuovendo una rete globale di creativi e innovatori impegnati a plasmare la cultura contemporanea. Tra i pilastri principali dell’iniziativa, figurano le collaborazioni con gli Art Partner di CHANEL, istituzioni leader che partecipano a progetti di lungo termine per rinnovare il panorama culturale. Lo CHANEL Next Prize riconosce e supporta artisti emergenti, offrendo loro risorse e mentorship per il successo futuro. Parallelamente, il podcast CHANEL Connects offre una piattaforma a pensatori influenti, coprendo un’ampia gamma di discipline, generazioni e contesti geografici per discutere le questioni più urgenti del nostro tempo. Il fondo sostiene attivamente l’audacia creativa con iniziative che spaziano dal supporto a curatori emergenti presso l’MCA di Chicago fino all’impulso a ecologisti di spicco al Leeum Museum of Art di Seoul, passando per il sostegno agli artisti rivoluzionari della Biennale di Venezia e ai talenti del cinema del British Film Institute.
Alessia Caliendo
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