Selezione di eventi da non perdere alla Biennale d’Arte di Venezia 2024 

Sono i giorni dell’apertura della 60. Biennale Arte e il calendario è fitto di eventi tra performance, festival e mostre. Ecco la nostra selezione

Moltissimi sono gli appuntamenti veneziani programmati in occasione della Biennale Arte 2024. Alcuni sono eventi connessi con temi della migrazione e dell’incontro dell’altro da sé, come la rassegna di 10 artisti internazionali diffusa nel Ghetto, ma non mancano le contaminazioni tra linguaggi, rappresentate dal Festival Internazionale di Media Art CYFEST 15.
Di seguito una selezione di appuntamenti per orientarsi tra le proposte.

1 / 12

Rassegna sui temi della migrazione – Ghetto di Venezia

2 / 12

Rassegna di arte cinese e italiana – Venice International University in Italia

3 / 12

Festival Internazionale di Media Art CYFEST 15 – CREA Cantieri del Contemporaneo alla Giudecca

4 / 12

La mostra su Omero in chiave contemporanea – Fondation Valmont

5 / 12

I capolavori della Galleria Nazionale dell’Umbria a Venezia – Galleria Giorgio Franchetti alla Ca’ d’Oro

6 / 12

Italian Cen Long Tour – Palazzo Querini Fondazione Ugo e Olga Levi

7 / 12

Rassegna di registi e videoartisti del Medio Oriente – ACP Palazzo Franchetti

8 / 12

ALULA: Wadi AlFann Showcase – Abbazia di San Gregorio

9 / 12

GLASSTRESS – Fondazione Berengo Art Space di Murano

10 / 12

Rituale beneaugurante per la futura sede veneziana Fondazione Sandretto – Isola di San Giacomo

11 / 12

Bernar Venet in mostra alla Biblioteca nazionale Marciana di Venezia

12 / 12

Il tributo a Marco Polo di Lorenzo Quinn – Ca’ Rezzonico

Il prossimo 21 aprile 2024 si apre nel Ghetto di Venezia una rassegna di arte contemporanea, dedicata ai temi della migrazione e dell’incontro dell’altro da sé, di 10 artisti internazionali che esporranno in tre diversi spazi all’interno del ghetto cinquecentesco: Spazio Ikona, Spazio Lab e Spazio Azzime. Il tema conduttore ha un collegamento storico con l’intera area di Cannaregio, dove nacque nel 1516 il Ghetto, quale luogo di confinamento di ebrei, che mai ottennero il diritto di cittadinanza da parte della Repubblica veneziana. L’esperienza culturale lasciata dai numerosi viandanti, stranieri e migranti, ci ha lasciato oggi un esempio di umana convivenza e reciproco arricchimento da cui poter trarre ispirazione. La curatela è della Direttrice del Museo ebraico di Venezia, Marcella Ansaldi. La mostra, promossa e organizzata dalla Comunità ebraica di Venezia con Opera Laboratori e Shifting Vision, terminerà il 27 ottobre 2024.

https://www.ghettovenezia.com/

Pieta - Yael Toren
Pieta – Yael Toren

Dal 17 aprile il MoCA di Shanghai, in collaborazione con Venice International University in Italia – centro internazionale di formazione avanzata e ricerca, spazio dedicato agli scambi internazionali di saperi presso l’isola di San Servolo a Venezia – presenta una grande mostra collettiva: Travellers Mirror Cities, titolo che richiama le tematiche della 60° Biennale di Venezia “Stranieri ovunque”. Fino al 18 maggio propone alcune delle voci più interessanti del panorama dell’arte contemporanea cinese e italiana – tra cui Qiu Anxiong, Josè Angelino, Rä di Martino, Guo Fei, H.H. Lim, Matteo Nasini, Oliviero Rainaldi, Gabriele Silli, Fu Tong, Jin Wang, Yang Yongliang – per restituire quella “rete simbiotica” dell’oggi, tessuta dagli artisti contemporanei che, seppur provenienti da Cina e Italia, sembrano uniti da un unico filo: quello dell’essere umano al cospetto del mondo.

https://www.univiu.org/

Alexey Dymdymarchenko, Untitled, Installation, 2019. CYFEST-15, HayArt Cultural Center. Photo by Jurgen Bunimovich
Alexey Dymdymarchenko, Untitled, Installation, 2019. CYFEST-15, HayArt Cultural Center. Photo by Jurgen Bunimovich

CYFEST, uno dei maggiori festival internazionali di Media Art dell’Europa orientale, è stato fondato da un gruppo di artisti e curatori indipendenti nel 2007. Fin dalla sua creazione, il suo obiettivo principale è quello di esaminare il dialogo tra i vari linguaggi visivi e le culture tecnologiche, esplorando varie modalità di cooperazione e condivisione tra professionisti dell’arte e comunità scientifiche. CYFEST riunisce artisti, curatori, educatori, ingegneri, programmatori e attivisti dei media di tutto il mondo e crea una piattaforma per la mappatura, la mediazione e la documentazione della new media art a diversi livelli regionali e internazionali. In concomitanza con la Biennale, approda a Venezia, prima di proseguire per New York, uno dei pochi eventi culturali nomadi al mondo. Attraverso la cooperazione tra arte e linguaggi visivi, tecnologia e scienza, la mostra mette in luce la vulnerabilità e la fragilità dell’essere umano.

https://www.cyfest.art/

Hako Hankson Days of celebration Acrylic and Indian Ink on canvas. Courtesy of the artist & Primo Marella Gallery
Hako Hankson Days of celebration Acrylic and Indian Ink on canvas. Courtesy of the artist & Primo Marella Gallery

La Fondation Valmont ha una missione ben precisa: promuovere l’arte in tutte le sue forme, nel rispetto dei valori e delle opportunità offerti da Valmont – la sua società madre: qualità, estetica, generosità e sostenibilità. Il presidente di Valmont, Didier Guillon, si è sempre rifiutato di restare intrappolato nel solo universo dei cosmetici e ha quindi costruito ponti con il settore artistico. Ora la Fondazione omonima, ospita dal 20 aprile 2024 al 23 febbraio 2025 nella sua sede in un palazzo rinascimentale costruito nel più puro stile cinquecentesco come Palazzo Bonvicini, la mostra ULYSSES. We are all Heroes che fa rivivere lo spirito del poema epico di Omero, l’Odissea, nel contesto del nostro mondo contemporaneo attraverso quattro artisti internazionali: Gayle Chong Kwan, Stephanie Blake, ISAO e Didier Guillon.

https://fondationvalmont.com/

Ulysses. We are all Heroes
Ulysses. We are all Heroes

La Galleria Giorgio Franchetti alla Ca’ d’Oro, grazie alla straordinaria sinergia tra i Musei Nazionali di Perugia – Direzione regionale Musei Umbria e la Direzione regionale Musei Veneto, ospiterà dal 17 aprile al 16 giugno 2024 alcuni capolavori della Galleria Nazionale dell’Umbria in un confronto con importanti opere di maestri italiani della seconda metà del Novecento. Le opere di Duccio di Boninsegna, di Gentile da Fabriano, del Maestro della Madonna di Perugia, di Giovanni Baronzio, di Cataluccio da Todi e di Bartolomeo Caporali accanto ad artisti  a noi vicini quali Alberto Burri, Gino De Dominicis, Lucio Fontana, Marisa Merz, Michelangelo Pistoletto e Carol Rama costruiranno un percorso assolutamente unico, attraverso sei dialoghi tra antico e moderno: in nome dell’uso dell’oro.

http://www.cadoro.org

Duccio di Boninsegna, Madonna col Bambino e sei angeli, 1304-1310 Galleria Nazionale dell'Umbria, Perugia, inv. 29 Foto © Michele Alberto Sereni
Duccio di Boninsegna, Madonna col Bambino e sei angeli, 1304-1310 Galleria Nazionale dell’Umbria, Perugia, inv. 29 Foto © Michele Alberto Sereni

Firenze è stata la prima tappa dell’Italian Cen Long Tour alla quale ora segue Venezia nell’ambito della 60° Esposizione Internazionale d’Arte Biennale a Palazzo Querini, Fondazione Ugo e Olga Levi che, dal 20 aprile al 24 novembre 2024, ospita il mondo artistico di Cen Long, profondamente radicato nell’impulso vitale dell’esistenza, capace di delinea un regno dell’umanità traboccante di aspirazioni e ideali. Cen Long ritrae individui che perseverano con fermezza, superando instancabilmente le avversità della vita. Servendosi di umili figure umane ed animali, dipinge la sua utopia: un mondo pervaso da un amore eterno e sincero.

https://www.fondazionelevi.it/

Cen Long, Seminare speranza, Sowing hope
Cen Long, Seminare speranza, Sowing hope

Qatar Museums annuncia il proprio progetto espositivo per una grande mostra in occasione de La Biennale di Venezia,60. Esposizione Internazionale d’Arte, nella quale vengono rappresentate le visioni di decine di registi e videoartisti provenienti dal Medio Oriente, dall’Africa e dal Sud-Est asiatico sul palcoscenico più prestigioso del mondo dell’arte. L’esposizione intitolata Your ghosts are mine: Expanded Cinemas, Amplified Voices, in programma presso ACP–Palazzo Franchetti da 19 aprile al 24 novembre, presenta un viaggio per immagini in movimento attraverso esperienze contemporanee di vita comune e memoria, migrazioni ed esili.

https://www.acp-palazzofranchetti.com/it/

Qatar Museums
Qatar Museums

Sempre in tema di Medio Oriente, l’Abbazia di San Gregorio ospiterà da 16 al 30 aprile 2024 una collezione di opere esposte che offre un’anteprima di Wadi AlFann: una nuova destinazione per l’arte contemporanea ad AlUla in Arabia Saudita che consisterà in un’esposizione di land art che si estende per 65 kmq. Saranno in mostra una serie di rendering, disegni, maquette e interviste, tra cui  i disegni selezionati da Manal AlDowayan – l’artista incaricata di rappresentare l’Arabia Saudita presso La Biennale di Venezia 2024 – nel corso dei suoi workshop partecipativi con le comunità di AlUla, oltre a maquette e rendering di Ahmed Mater.

https://www.labiennale.org/it/bacheca/505

Wadi AlFann AlUla. Courtesy of the Royal Commission for AlUla
Wadi AlFann AlUla. Courtesy of the Royal Commission for AlUla

In concomitanza con la 60. Esposizione Internazionale d’Arte di Venezia, GLASSTRESS ritorna nella sua sede originale, la vecchia fornace sull’isola di Murano trasformata in spazio espositivo dal 2009, con un’incursione alla Tesa 99 dell’Arsenale Nord, dal 18 aprile al 25 agosto 2024.. Il titolo della mostra, in un omaggio a Fellini e al suo capolavoro che si impernia intorno al tema della creazione artistica, intende richiamare l’ottava edizione di GLASSTRESS alla Fondazione Berengo Art Space di Murano a cui si aggiunge un’edizione “espansa” dove il 1/2 indica le due grandi istallazioni inedite che saranno allestite nello spazio della Tesa 99 all’Arsenale Nord. Qui trovano posto un’opera monumentale di Koen Vanmechelen e un’installazione di Sabine Wiedenhofer. Completa il lavoro di Vanmechelen un suo intervento di fronte al Padiglione Venezia, all’interno dei Giardini della Biennale.

https://fondazioneberengo.org/

Chila Kumari Burman LET'S DANCE, 2023. ph Francesco Allegretto. Courtesy Berengo Studio
Chila Kumari Burman LET’S DANCE, 2023. ph Francesco Allegretto. Courtesy Berengo Studio

Il 18 aprile 2024 la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo presenta Pinky Pinky ‘Good’: San Giacomo’s Leap into Tomorrow, un nuovo progetto dell’artista, danzatrice e coreografa coreana Eun-Me Ahn, sull’Isola di San Giacomo nella laguna di Venezia. I visitatori potranno, così, tornare sull’isola, terza sede della Fondazione attualmente in restauro, la cui inaugurazione al pubblico è prevista nel 2025. Pinky Pinky “Good” è un rituale collettivo e trasformativo di benedizione, ispirato alla tradizione sciamanica coreana e concepito per l’Isola di San Giacomo. Eun-Me Ahn invoca gli spiriti del passato su un’isola che, in tempi diversi, ha ospitato un antico monastero e una guarnigione militare dell’era napoleonica, onorando la sua nuova esistenza come luogo per l’arte contemporanea.

https://fsrr.org/eun-me-ahn-pinky-pinky-good-san-giacomos-leap-into-tomorrow/

Eun Me-Ahn Photo Credit Sungseok Ahn
Eun Me-Ahn Photo Credit Sungseok Ahn

Situata in Piazzetta San Marco, la Biblioteca Nazionale Marciana ospita nella prestigiosa Sala Sansoviniana (accessibile attraverso il Museo Correr) Bernar Venet – 1961…Looking Forward!, a cura di Dirk Geuer e Beate Reifenscheid.
Come suggerisce il titolo, la mostra si concentra sugli inizi innovativi di Venet, annoverato tra gli artisti concettuali più influenti, presentando iconici dipinti, due imponenti installazione e opere fotografiche che entrano in dialogo con la 60esima Esposizione Internazionale d’Arte.
La mostra aprirà le sue porte al pubblico domani, e sarà fruibile fino al 16 giugno 2024.

https://bibliotecanazionalemarciana.cultura.gov.it/

Exhibition view at macLYON, France, 2018-2019 Photo: Blaise Adilon ©Bernar Venet, ADAGP Paris, 2024
Exhibition view at macLYON, France, 2018-2019 Photo: Blaise Adilon ©Bernar Venet, ADAGP Paris, 2024

Un’opera a sfondo storico costituita da 15 statue in rete metallica, animate grazie alla tecnologia e alla realtà aumentata, raffiguranti alcuni dei protagonisti dell’arte, della storia e della cultura – le anime – della Serenissima. Si tratta di Anime di Venezia – Souls of Venice, la nuova creazione di Lorenzo Quinn che sarà in mostra a Venezia, dal 20 aprile al 15 settembre 2024, in onore delle celebrazioni dell’Anniversario di Marco Polo a 700 anni dalla morte, in concomitanza con la 60ma Biennale d’Arte.  L’installazione sarà collocata nell’Androne di Ca’ Rezzonico, lo splendido e imponente edificio affacciato sul Canal Grande progettato da Baldassare Longhena, sede del Museo del ‘700 veneziano: un progetto sorprendente e iconico che marca in modo indissolubile il legame d’amore tra Venezia e Lorenzo.

https://carezzonico.visitmuve.it/

Lorenzo Quinn, Marco Polo
Lorenzo Quinn, Marco Polo
1 / 12

Rassegna sui temi della migrazione – Ghetto di Venezia

2 / 12

Rassegna di arte cinese e italiana – Venice International University in Italia

3 / 12

Festival Internazionale di Media Art CYFEST 15 – CREA Cantieri del Contemporaneo alla Giudecca

4 / 12

La mostra su Omero in chiave contemporanea – Fondation Valmont

5 / 12

I capolavori della Galleria Nazionale dell’Umbria a Venezia – Galleria Giorgio Franchetti alla Ca’ d’Oro

6 / 12

Italian Cen Long Tour – Palazzo Querini Fondazione Ugo e Olga Levi

7 / 12

Rassegna di registi e videoartisti del Medio Oriente – ACP Palazzo Franchetti

8 / 12

ALULA: Wadi AlFann Showcase – Abbazia di San Gregorio

9 / 12

GLASSTRESS – Fondazione Berengo Art Space di Murano

10 / 12

Rituale beneaugurante per la futura sede veneziana Fondazione Sandretto – Isola di San Giacomo

11 / 12

Bernar Venet in mostra alla Biblioteca nazionale Marciana di Venezia

12 / 12

Il tributo a Marco Polo di Lorenzo Quinn – Ca’ Rezzonico

Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati

Claudia Giraud

Claudia Giraud

Nata a Torino, è laureata in storia dell’arte contemporanea presso il Dams di Torino, con una tesi sulla contaminazione culturale nella produzione pittorica degli anni '50 di Piero Ruggeri. Giornalista pubblicista, iscritta all’Albo dal 2006, svolge attività giornalistica per testate…

Scopri di più