Apre Villa Vertua Masolo: un nuovo museo alle porte di Milano per valorizzare i premi d’arte
Nova Milanese è stato fulcro, a partire dal Dopoguerra, di un’intensa attività di promozione dell’arte contemporanea, per merito, soprattutto, del pittore Vittorio Viviani. Ora le opere vincitrici di concorsi ultradecennali sono esposte nella restaurata Villa Vertua
La storia recente di Villa Vertua Masolo, palazzina in stile Liberty costruita negli Anni Venti del Novecento a Nova Milanese, racconta di uno spazio ideale per ospitare mostre, convegni, eventi. Circondato da un grande parco all’italiana, a breve distanza da Monza e facilmente raggiungibile dal centro di Milano, ora l’edificio si propone come nuovo museo alle porte della città, riunendo le opere vincitrici di due storici premi d’arte, l’uno intitolato a Bice Bugatti e Giovanni Segantini, l’altro a Vittorio Viviani (Milano, 1909 – 1998).
I premi d’arte di Nova Milanese
Entrambi legati al territorio di Nova Milanese – il primo ideato proprio da Vittorio Viviani nel 1956, per omaggiare il pittore divisionista e sua moglie, di origini novesi; il secondo istituito 26 anni fa per omaggiare lo stesso Viviani, pittore chiarista scomparso nel 1998 e animatore nella cittadina brianzola della LAP-Libera Accademia di Pittura – i concorsi artistici hanno propiziato, negli anni, una raccolta di opere in cui figurano molti apprezzati artisti italiani del secondo Novecento, tra cui Renata Boeri, Ugo La Pietra, Agostino Ferrari. Che ora sarà esposta al pubblico, con il patrocinio dell’Accademia di Brera, come Civica Raccolta Artistica di Villa Vertua Masolo, a seguito di un intervento di riqualificazione che ha reso gli ambienti dell’edificio idonei a ospitare un museo permanente.
Il nuovo museo di Villa Vertua Masolo
La Villa, che entra quest’anno per la prima volta nel circuito delle Ville Aperte in Brianza (27 e 28 aprile, 4 e 5 maggio 2024) è stata acquisita dall’amministrazione comunale nel 1995, che ha rilevato anche il parco circostante. Al 1998 risale il primo restauro funzionale, già con l’obiettivo di farne un museo; ma solo di recente, grazie al contributo di 380mila euro da parte di Fondazione Cariplo, il progetto si è compiuto. Gli interventi hanno interessato l’impermeabilizzazione del seminterrato, il riallestimento degli impianti di riscaldamento e di illuminazione nell’ottica dell’efficienza energetica, il restauro gli infissi, l’imbiancatura dell’intero stabile, il recupero della Limonaia e la valorizzazione del parco, per renderlo accessibile anche a persone con disabilità. E il 21 aprile Villa Vertua Masolo ha inaugurato con l’intenzione di proporsi come nuova attrattiva culturale del territorio, ma ancor prima come centro di valorizzazione di una storia cittadina legata a doppio filo, a partire dal Dopoguerra, alla promozione dell’arte.
La collezione del museo di Villa Vertua Masolo
Articolato su due piani, il museo dedica il primo all’esposizione permanente, con l’allestimento – accanto alle opere vincitrici dei premi di cui sopra – di un corpus di dipinti e disegni donati nel 1978 da Viviani e della collezione di pittura e scultura su porcellana, ceramica e terracotta, vetro e smalti degli artisti vincitori del concorso nazionale Arti del fuoco, ideato 14 anni fa dall’associazione Impronte Aps (la collezione raccoglie nel complesso 350 opere, da 22 Paesi). Ennesima dimostrazione dell’impegno locale per la promozione dell’arte. Al secondo piano, invece, sono allestite le mostre temporanee, sotto la supervisione di un comitato scientifico composto da Martina Corgnati, Franco Marrocco, Alessandro Savelli, Laura Piccoli (presidente Aps) e Luigi Rossi (presidente LAP). Si comincia con la mostra che propone una selezione tematica delle opere appartenenti alle varie collezioni di proprietà comunale.
Livia Montagnoli
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