Arte e sostenibilità al Water Light Festival di Bressanone che illumina l’Alto Adige
Creatività e nuove tecnologie mostrano attraverso la luce e l’acqua le urgenze del cambiamento climatico. Numerosi sono gli artisti che presentano le loro installazioni luminose per l’edizione 2024, dal compianto Pietro Gilardi ad Anish Kapoor e François Morellet
Puntuale come ogni primavera, la rassegna di light art che illumina il centro storico di Bressanone promette di essere uno degli eventi più affascinanti dell’arco alpino. La cittadina altoatesina è sede dal 2017 dell’annuale Water Light Festival, non solo celebrazione dell’arte visiva, ma anche piattaforma per riflettere sulla sostenibilità ambientale e sulla necessità di preservare la natura (da quest’anno in partnership con Luci d’Artista di Torino, Copenhagen Light Festival e il nuovo RE.LIGHT di Ratisbona). A partire dalla valorizzazione di luce e acqua, elementi essenziali per la vita, qui utilizzati come mezzo di espressione artistica, grazie all’intervento di numerosi artisti internazionali.
L’edizione 2024 del Water Light Festival. Gli artisti
A Bressanone – ma anche nella “cittadella” dell’Abbazia di Novacella, dal 2022 sede attiva del festival – le luci si accenderanno il prossimo 24 aprile. La manifestazione si protrarrà fino al 12 maggio, rischiarando le serate della città vescovile, dalle 21 alla mezzanotte. Quindici sono le installazioni da scoprire nel centro storico, tra proiezioni, opere interattive, spettacoli audiovisivi allestiti all’aperto e all’interno di alcuni edifici simbolo di Bressanone (le opere saranno accessibili gratuitamente, fatta eccezione per tre stazioni). Tra gli autori coinvolti, l’Italia è rappresentata da Pietro Gilardi (con un omaggio postumo), mentre arrivano da tutta Europa gli altri protagonisti dell’edizione 2024: Philipp Artus, Tom Groll, e RaumZeitPiraten dalla Germania, Ocubo dal Portogallo, Onionlab, Studio Toer e Xavi Bové dalla Spagna, Tokyo Blue dalla Danimarca, Julia Dantonnet dalla Francia e Matej Bizovičar e Tilen Sepič dalla Slovenia; giocano in casa gli altoatesini Esther Stocker, Georg Ladurner, Moritz Brunner e Fabian Feichter.
A loro si aggiungono gli artisti che hanno lavorato sulle installazioni allestite all’Abbazia di Novacella, dove il focus è centrato sulla relazione tra luce e media digitali, e la mostra – dal titolo NOTAZIONI, a cura di Bettina Pelz – si prolungherà oltre la chiusura del festival, fino al 29 giugno 2024. Diciotto i nomi riuniti da tutto il mondo: Laurence Bonvin (Svizzera), Martina Dal Brollo (Italia), Sara Förster (Germania), Dorra Hichri (Tunisia), Annika Hippler (Germania), Julian Hölscher (Germania), Anish Kapoor (India-Gran Bretagna), Brigitte Kowanz (Austria), Heinz Mack (Germania), Atelier Mejia Wälz (Germania), François Morellet (Francia), Jakub Nepraš (Repubblica Ceca), Charly Nijensohn (Argentina), Juan Francisco Rodriguez (Colombia), Jazmin Rojas Forero (Colombia), Nicolás Rupcich (Cile), Keith Sonnier (USA), Rosmarie Weinlich (Germania).
Water Light Festival 2024. Le installazioni
Nel centro di Bressanone, il percorso potrà essere fruito liberamente, seguendo la mappa online del festival, o tramite visita guidata, in programma ogni giorno alle 21.30, con partenza da piazza Palazzo Vescovile (previa prenotazione online). Tra le installazioni più attese, lo studio multidisciplinare d’arte e design spagnolo Onionlab ha lavorato sulla facciata del Duomo di Bressanone per presentare l’opera audiovisiva Climate, che interrogherà il pubblico sul futuro che vuole abitare. Il tedesco Tom Groll del collettivo TENTAKULUM presenta invece Green Washing (il titolo non è casuale), a partire da due lavatrici e due serbatoi d’acqua IBC. Mentre l’omaggio a Piero Gilardi, scomparso nel marzo 2023, passa dall’installazione Migration (Climate Change), ideata dall’artista nel 2015, allestita in piazza Hartwig. Presso la Biblioteca Civica si scopre Human Tiles, installazione dello studio portoghese OCUBO, che consentirà al pubblico di interagire con il motivo grafico sulla facciata utilizzando i colori dei propri abiti. E ancora, al Giardino dei Signori sarà suggestivo il percorso tra le lucciole “artificiali” create dallo Studio Toer (Firefly Field).
A Novacella, le installazioni potranno essere apprezzate anche durante il giorno, negli orari di apertura dell’abbazia. Tra i lavori presentati, la riflessione sulla percezione di Anish Kapoor, ospitata nel Castel Sant’Angelo; il viaggio all’interno del ghiacciaio Aletsch proposto da Laurence Bonvin; la Recréation No. 7 (1994) di François Morellet; Chacahoula (1997) di Keith Sonnier; l’installazione Archipelago Archive (2022) di Nicolás Rupcich, che registra i cambiamenti dovuti alla crisi climatica nell’Oceano Artico.
La sostenibilità ambientale: un tema che diventa pratica
Il fil rouge che riconduce le opere d’arte al medesimo tema è la sostenibilità, perseguita anche sul piano operativo: per garantire che tutte le installazioni del festival abbiano un impatto sostenibile, viene utilizzata esclusivamente energia verde; e per i pochi materiali stampati viene utilizzata una stampa a emissioni zero di CO2. Con il medesimo obiettivo, durante la manifestazione sarà incrementata la mobilità pubblica, con autobus urbani aggiuntivi e una cooperazione con ÖBB e DB per gli ospiti provenienti dalla Germania e dal resto dell’Italia.
Livia Montagnoli
Scopri qui il Water Light Festival 2024
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