Ad Ancona nasce Piano C. Il nuovo spazio culturale per il quartiere Capodimonte
Istituito da Nicoletta Carnevali e Alessandro Moscatelli, lo spazio espositivo e laboratoriale sarà anche la sede di Similitudini Festival, la rassegna di poesia e arti visive
“Vorremmo trasformare Capodimonte in una piccola Montmartre”, esordisce Nicoletta Carnevali, architetta e curatrice che insieme ad Alessandro Moscatelli (anche lui curatore e organizzatore di eventi) ha fondato Piano C, un nuovo spazio espositivo e laboratoriale in via Podesti 33 nel quartiere Capodimonte di Ancona. Ma non solo, Piano C – la cui inaugurazione è in programma sabato 25 maggio 2024 – sarà anche la sede operativa di Similitudini Festival, la rassegna che dal 2017 a Jesi indaga i diversi e possibili legami tra la poesia e le arti visive.
Piano C. La storia del quartiere Capodimonte ad Ancona
“Capodimonte è un luogo in cui la storia e la contemporaneità si fondono e in questo terreno fertile abbiamo messo radici e vogliamo crescere e contribuire alle proposte culturali della città”, continua Carnevali augurandosi che Piano C diventi un punto di riferimento culturale per il capoluogo marchigiano. Capodimonte, infatti, è uno dei rioni più antichi di Ancona – qui, per esempio, si trova la Chiesa del SS. Sacramento, costruita nel tra il 1539 e il 1548, in cui sono conservate opere del Bellini – ed ex ghetto ebraico – istituito nel 1555 e dove, in via Astagno, dal 1876 si trova la Sinagoga –, noto anche per aver dato i natali all’attrice Virna Lisi nel 1936. Qui, negli ultimi anni, gli abitanti hanno manifestato l’esigenza di eventi culturali e aperture di nuovi locali per far fronte alla dilagante incuria, tra bivacchi e discariche improvvisate. “Abbiamo scelto non a caso questo quartiere dove la street art ha colorato vicoli antichi che si inerpicano per schiudersi dall’alto su Ancona ed abbracciarla con lo sguardo e dove la memoria non teme il futuro e le nuove prospettive”, spiega la curatrice.
Piano C. La mostra inaugurale ad Ancona
La programmazione espositiva di Piano C Inizia con la mostra De Trilogia dell’artista di origine albanese Anjeza Rama (1985) che, con bozzetti, schizzi e fogli-studio a china, indaga attraverso un racconto per immagini oltre 20 anni di ricerca sul corpo umano e in particolare sulle forme espressive del volto. L’esposizione, a cura di Nicoletta Carnevali e visitabile fino al 30 giugno 2024, sarà la prima di tre personali distinte che intendono approfondire la carriera e l’opera di Rama.
Caterina Angelucci
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