Riquadrare la storia. La mostra di Enrico Accatino a Roma
Il progetto espositivo incentrato sui lasciti d'artista promosso dalla galleria Sala 1 giunge alla sua terza edizione e dedica una mini retrospettiva al Maestro genovese, allievo di Felice Casorati
Nato con l’obiettivo di restituire il giusto peso al delicato (nonché spinoso) tema del lascito d’artista, la galleria romana Sala 1 – Centro per l’Arte Contemporanea di Roma ha dato forma a Riquadrare la storia, un ciclo di mostre dedicate alla cura e alla salvaguardia della memoria artistica di alcuni protagonisti della storia dell’arte italiana. Dopo aver ospitato le opere di Renato Fascetti e Giovanni Pizzo, ora lo spazio romano dedica una mini retrospettiva ad Enrico Accatino (Genova, 1920 – Roma, 2007), artista fondamentale per Sala 1 perché con la sua mostra Arazzi della Passione inaugurò la galleria nel 1970. Dopo oltre cinquant’anni, arazzi, dipinti e sculture realizzate dal Maestro genovese tra gli anni ’50 e ’60 tornano ad animare la galleria, accompagnando il pubblico alla scoperta dello stato delle avaguardie italiane nel dopoguerra.
La mostra di Enrico Accatino da Sala 1 a Roma
Allievo nello studio di Felice Casorati, Enrico Accatino ha vissuto e studiato all’estero prima di diplomarsi all’Accademia di Belle Arti di Roma, per poi vivere e lavorare nella Capitale fino alla sua morte nel 2007.
Potremmo definire Accatino uno degli artisti più prolifici della sua epoca, e lo si nota anche dal cospicuo numero di opere esposte da Sala 1. La mostra, a cura del figlio Alfredo Accatino e Mary Angela Schroth, trasforma lo spazio in un atelier d’artista in piena fermento. Le sculture al centro della stanza – poste su piedistalli composti da tavole e cavalletti – dividono lo spazio in due, dando modo al pubblico di soffermarsi e apprezzarle con la dovuta attenzione, assieme alle pitture e agli arazzi, contraddistinte da tonalità grigio-scure.
Colori che ben si sposano con i toni caldi dei mattoni a vista che ricoprono le pareti della galleria, facendo risaltare forme e simboli che emergono dalla materia e dai tessuti.
Sala 1 a Roma: la storia
Fondata in un’ex basilica alle spalle del Santuario della Scala Santa, nel 1970 dall’artista Tito Amodei, Sala 1 è uno degli storici spazi dedicati all’arte contemporanea sperimentale che sono nati a Roma. Dalla scultura alla pittura, passando per installazioni, performance, videoarte e musica, la galleria ha sempre promosso e presentato le ricerche di artisti maturi ed emergenti grazie anache alla collaborazione di enti locali ed internazionale.
Tra i numerosi progetti in archivio spiccano A notion of cosmic teleology di Aljoscha, allestito negli spazi di Sala Santa Rita a Roma, la rassegna Videozoom che riunisce opere di artisti provenienti dalla Danimarca, Indonesia e Bahia, e Under the Same Roof progettata e realizzata dalle artiste Marina Buening, Kristien De Neve, Anita Guerra e Maria Korporal, per citarne solo alcuni.
Valentina Muzi
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