Alla scoperta del meraviglioso museo-giardino di Barbara Hepworth in Cornovaglia

La scultrice inglese Barbara Hepworth, tra le maggiori esponenti del modernismo, è stata resa immortale non solo dalle sue opere, ma anche dallo straordinario studio e giardino in cui lavorò in Cornovaglia. Un video svela questo luogo magico

L’ambiente circostante è per qualsiasi artista fonte fondamentale di ispirazione e lo è stato anche per l’inglese Barbara Hepworth (Wakefield, 1903 – St Ives, 1975).

Tra le maggiori esponenti della scultura moderna, la sua dimora a St Ives in Cornovaglia è una testimonianza importante del legame che la Hepworth ebbe con la natura, i suoi cicli e la sua materia.

Nel video diffuso dalla Tate che vi proponiamo è possibile ammirare questo splendido museo, che include lo studio e il giardino dell’artista, vera e propria oasi in cui arte e flora convivono armoniosamente

Barbara Hepworth e la sua arte scultorea

Sin da subito Barbara Hepwroth cominciò gli studi in scultura, dapprima presso la Leeds School of Art e poi il Royal College of Art, dove ebbe modo di conoscere lo scultore Henry Moore, i pittori Raymond Coxon ed Edna Ginesi. Si sposò a Firenze con lo scultore John Skeaping nel 1925, durante un soggiorno in Italia, che la condusse a studiare a Roma.

La coppia fece poi ritorno a Londra, negli Hampstead, dove entrò a far parte con Henry Moore e Richard Bedford del movimento artistico denominato “direct carving”. Dopo aver avuto il primo figlio Paul dal marito John, una crisi matrimoniale portò i due al divorzio, mentre Barbara cominciò ad intrattenere una relazione con il pittore Ben Nicholson, che sposò e con cui ebbe tre gemelli.

Con il nuovo partner, la Hepworth frequentò gli artisti avant-garde Hans Arp, Constantin Brâncuși, Mondrian, Braque e Picasso, aprendosi all’astrattismo. Dopo un breve periodo di allontanamento dalla scultura, nel 1937 partecipò alla pubblicazione del manifesto Circle: International Survey of Constructive Art, a cura del marito Nicholson, Naum Gabo, Leslie Martin, realizzandone il progetto grafico insieme a Sadie Martin.

Allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale avvenne il trasferimento a St Ives, dove Barbara e il marito fondarono la Penwith Society of Arts. Qui realizzò anche il progetto per l’opera Forma Unica, memoriale per il Segretario generale delle Nazioni Unite, posto nel palazzo dell’ONU a New York.

L’incendio che il 20 maggio 1975 travolse il suo studio, la portò alla morte all’età di 72 anni.

Barbara Hepworth
Barbara Hepworth

Il museo di Barbara Hepworth a St Ives, in Cornovaglia

Questo luogo in cui l’artista visse e creò alcune delle sue maggiori opere è ora il Barbara Hepworth Museum. Seguendo il desiderio della stessa Hepworth di trasformare la sua casa e il suo studio in un museo, il Trewyn Studio e gran parte del lavoro dell’artista furono donati alla nazione e affidati nel 1980 alla Tate Gallery.

In uno dei suoi diari lei stessa ammise: “Trovare il Trewyn Studio è stata una sorta di magia. Qui c’era uno studio, un cortile e un giardino dove potevo lavorare all’aria aperta e nello spazio”.

Oggi, a quasi cinquant’anni dal quel fatale incendio, lo studio e giardino di St Ives raccontano ancora il lavoro di questa grande artista, che dalle onde del mare, dalle scogliere a picco della Cornovaglia trasse ispirazione: “Tutta la mia scultura nasce dal paesaggio”.

Roberta Pisa

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Roberta Pisa

Roberta Pisa

Vive a Roma dove si è laureata in Scienze politiche e Relazioni internazionali. Da sempre si occupa di cultura e comunicazione digitale. Dal 2015 è pubblicista e per Artribune segue le attività social.

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