Nelle Marche una chiesa del Settecento si trasforma in uno spazio culturale
Si chiama “Fluido” e sarà inaugurato con una grande installazione realizzata dall'artista Angelo Bellobono assieme alla comunità di Pergola. L'iniziativa si inserisce nel progetto diffuso ideato da Casa Sponge per Pesaro Capitale Italiana della Cultura 2024
Mostre, concerti, residenze d’artista, passeggiate alla scoperta del territorio, laboratori e spettacoli di teatro animano la città di Pesaro, incoronata Capitale Italiana della Cultura 2024 lo scorso gennaio. Tra i numerosi eventi in programma nella cittadina marchigiana, c’è anche Blu: il colore della cuccagna, progetto d’arte diffuso pensato da Casa Sponge, artist run space attivo nella città di Pergola, diretto dall’artista Giovanni Gaggia (Pergola, 1977), e costruito attorno al tema del blu, con particolare riferimento alla pianta Isatis tinctoria tipica dell’area conosciuta come “guado”.
Il progetto “Blu: il colore della cuccagna” per Pesaro Capitale Italiana della Cultura 2024
Il progetto si compone di diverse iniziative, prima fra tutte la mostra L’Oro Blu, a cura di Leonardo Regano, attraverso la quale opere della collezione d’arte del Museo dei Bronzi Dorati e della Città di Pergola sono messe a confronto con i lavori di 40 artisti contemporanei. A questa si aggiungono residenze artistiche, workshop e attività diffuse nel borgo, creando un legame forte con il territorio e la sua comunità. A dare una forma concreta a questa unione è Il corpo nel paesaggio/il corpo del paesaggio di Angelo Bellobono (Nettuno, 1964) realizzato in collaborazione con la comunità di Pergola. Si tratta di una grande installazione collettiva con cui verrà inaugurato il 16 maggio Fluido, il nuovo spazio culturale marchigiano nato in un’ex chiesa del Settecento, intitolata a San Filippo Neri.
L’opera di Angelo Bellobono per spazio “Fluido” nella frazione marchigiana di Mezzanotte
Il corpo nel paesaggio/il corpo del paesaggio è l’ultima fase del progetto Blu: il colore della cuccagna, e vede protagonista l’artista romano e la sua pittura relazionale. Un processo artistico attraverso il quale Bellobono indaga il territorio e la sua comunità con attività laboratoriali, condotte per l’occasione con gli studenti e gli insegnanti dell’Istituto Comprensivo G. Binotti di Pergola. Un’esperienza importante in cui i ragazzi si sono interfacciati con l’arte (leggendo il confronto tra le opere storiche e contemporanee nella mostra L’Oro Blu) e gli elementi del paesaggio. “Partiti da alcune idee progettuali iniziali, il continuo scambio, la frequentazione e l’incontro con il territorio e le persone che lo abitano, ha indicato le strade da percorrere e le deviazioni necessarie”, spiega Angelo Bellobono. “Trattandosi di un progetto legato a Pesaro Città Italiana della Cultura 2024, con il blu del guano e con l’oro dei bronzi dorati protagonisti, si è scelto di costruire con questi elementi un ponte che unisse la scuola, la natura e il museo dei bronzi dorati. La frequentazione di un breve sentiero adiacente alla scuola ha permesso di raccogliere sensazioni ed elementi attraverso l’esperienza del cammino, della fatica e della scoperta, di abitare un luogo di prossimità poco frequentato, ma che si è rivelato ricco di stimoli necessari e fondamentali. Questo ha permesso di abitare e costruire un’idea di pittura poi realizzata su vari supporti e con varie modalità”. Ecco allora che grandi tele lavorate con fango e colore, disegni, e macchie di intonaco riempite con la tinta oro donano una nuova vita all’ex Chiesa di San Filippo Neri, restituendo alla comunità uno spazio culturale aperto al dialogo e al confronto.
Nasce spazio “Fluido” a Mezzanotte nelle Marche. Parola all’artista Giovanni Gaggia di Casa Sponge
“Siamo a un punto nodale del progetto ‘BLU: il colore della cuccagna’”, spiega ad Artribune Giovanni Gaggia. “Stiamo oltrepassando la metà del cammino stabilito e lo facciamo dimostrando che le sinergie sono fondamentali in particolare in un territorio di provincia come quello in cui ci troviamo a operare. Una nuova realtà, una chiesa del Settecento, restaurata con i fondi del PNRR, di proprietà dell’imprenditore Luca Angelucci, apre le porte e lo fa con il contemporaneo. Un progetto di impronta relazionale condiviso con la comunità, realizzato insieme ad Angelo Bellobono seguendo la filosofia d’azione di Casa Sponge, da 16 anni sul territorio e proiettata verso nuovi futuri sulla collina di Mezzanotte”.
Valentina Muzi
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