Effetto grandi mostre: Palazzo Strozzi genererebbe benefici per 70 milioni sul territorio
Nel rapporto annuale 2023 della Fondazione fiorentina si registrano oltre 220mila visitatori, di cui un terzo under35, e un positivo impatto economico sul capoluogo toscano
Annus Mirabilis per la Fondazione Palazzo Strozzi di Firenze: oltre 220mila i visitatori delle tre grandi mostre offerte, e un impatto economico sul territorio per 71 milioni di euro. È quello che emerge dal rapporto annuale 2023 della Fondazione (consultabile per intero a questo link), che raccoglie e analizza i risultati dell’anno passato, dai tipi di pubblico all’impatto economico sul territorio fiorentino e toscano.
Il rapporto annuale 2023 della Fondazione Palazzo Strozzi
Non è una sorpresa l’apprezzamento del pubblico per le mostre Reaching for the Stars, collettiva dedicata ai grandi dell’arte di oggi, con opere dalla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo;Yan Pei-Ming. Pittore di storie, retrospettiva dedicata alle tele “storiche” dell’artista franco-cinese; e Anish Kapoor. Untrue Unreal, un percorso tra monumentali installazioni, ambienti intimi e forme conturbanti. Sorprende già di più il fatto che Palazzo Strozzi abbia registrato oltre 110mila visitatori “esclusivi”, cioè persone che hanno dichiarato di essere venute a Firenze per visitare in primo luogo le mostre del museo toscano: da qui il dato sull’impatto economico globale che, per la Fondazione, conferma il suo ruolo di “volano per l’economia del territorio” e di “catalizzatore per il turismo culturale sostenibile a Firenze e in Toscana”.
Interessanti, poi, le 58mila persone (un quarto del pubblico) che hanno partecipato ad attività educative, eventi e iniziative collaterali alle mostre, e il fatto che il pubblico under 35 rappresenti oltre il 30% dei visitatori totali delle mostre, il dato più alto dell’ultimo triennio.
La sostenibilità economica di Palazzo Strozzi
“Il 2023 ha segnato un rilancio in particolare nel valorizzare Firenze come meta culturale non solo legata alla sua storia ma anche alla contemporaneità”, ha commentato il direttore Arturo Galansino. “Nel suo vivace dialogo fra tradizione e innovazione, Palazzo Strozzi è una piattaforma unica in Italia per l’arte e la cultura, che sempre sperimenta nuove opportunità e forme di coinvolgimento del pubblico nel segno dell’accessibilità, dell’inclusività e della qualità”. A confermarlo è il bilancio del museo, in pareggio grazie agli otto milioni di proventi, di cui il 49% da sponsor e donazioni da soggetti privati, il 33% da ricavi propri e il 18% da risorse pubbliche.
A dimostrazione del successo della comunicazione digitale, oltre 8,8 milioni di utenti sono stati raggiunti tramite social, dove il museo vanta una community mista di 250mila persone, mentre il sito web palazzostrozzi.org ha registrato in un anno 634mila utenti e 1,8 milioni di pagine visualizzate.
La prossima grande mostra di Palazzo Strozzi
Guardando al futuro, Palazzo Strozzi ospiterà da settembre a gennaio la grande mostra Helen Frankenthaler: Dipingere senza regole, dedicata a una delle più importanti artiste americane del Novecento. Grazie a un’ampia selezione di opere del cinquantennio 1953-2002 (dalla Helen Frankenthaler Foundation e importanti musei e collezioni private), la mostra permetterà di scoprire connessioni, influenze e amicizie di Helen Frankenthaler, figura chiave nella seconda generazione di pittori astratti americani del dopoguerra, ponendo i suoi lavori a confronto con quelli di contemporanei come Robert Motherwell, Jackson Pollock, Mark Rothko e Anne Truitt. L’artista verrà riconosciuta anche per il suo ruolo fondamentale nel passaggio dall’Espressionismo astratto alla cosiddetta Color Field Painting, e al suo approccio di sfida alle tecniche pittoriche e alle aspettative di genere dell’epoca.
Giulia Giaume
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