Il grande artista Carsten Höller realizza una scala a chiocciola per Palazzo Diedo a Venezia

Il settecentesco edificio veneziano, sede della Berggruen Arts & Culture, ospita un nuovo intervento artistico che è anche un elemento architettonico funzionale. Carsten Höller ha ideato una scala a chiocciola che collega i piani nobili del palazzo, ma con gli elementi tipici della sua poetica…

È un’opera d’arte “funzionale” quella realizzata da Carsten Höller per Palazzo Diedo a Venezia, centro culturale inaugurato ufficialmente in occasione della 60. Mostra Internazionale d’arte per volontà di Nicolas Berggruen (filantropo, intellettuale, ideatore e presidente del Berggruen Institute) con la mostra Janus (curata da Mario Codognato e Adriana Rispoli, rispettivamente direttore e curatrice della Berggruen Arts & Culture), contraddistinta da interventi site specific degli artisti Urs Fischer, Piero Golia, Ibrahim Mahama, Mariko Mori, Sterling Ruby, Jim Shaw, Hiroshi Sugimoto, Aya Takano, Lee Ufan, Liu Wei e lo stesso Höller, creando dialoghi e connessioni inusuali e originali con l’edificio settecentesco situato nel sestiere di Cannaregio. Doubt Staircase (Scala del Dubbio) è il titolo dell’opera di Höller inaugurata lo scorso 22 giugno nell’ambito di Art Night Venezia 2024, una scala a chiocciola con balaustre in metallo, pietra di Vicenza e marmorino, che collega i piani nobili di Palazzo Diedo.

A Palazzo Diedo a Venezia la “Scala del Dubbio” di Carsten Höller

L’opera di Höller nasce dunque da un’esigenza pratica: nel Settecento, la costruzione di Palazzo Diedo rimase incompiuta a causa della morte del suo proprietario e del suo architetto, Andrea Tirali. Rimase così incompiuta la scala di collegamento dei due piani nobili, ripresa nel recente progetto di ristrutturazione e restauro dell’edificio condotto dallo studio di architettura Silvio Fassi, Maddalena Gallamini e Sebastiano Roveroni: un completamento che ha assunto la forma di un’opera artistica, una scala a chiocciola appunto che Höller ha ideato con una inclinazione di 5 gradi, in teoria irrilevante da chi fruisce della struttura, ma percettibile quanto basta per provocare in chi la attraversa un senso di ambiguità e di incertezza, tutte caratteristiche tipiche della poetica dell’artista. Un esperimento psicologico, che mette alla prova le capacità percettive dei visitatori, recandogli sensazioni di dubbio dalla difficile risoluzione.

Carsten Höller a Palazzo Diedo a Venezia. La scala inclinata nella città inclinata

Carsten Höller è famoso per gli scivoli che ha costruito, ma ora si cimenta nella costruzione di una scala ovale”, spiega Baldo Hauser. “Deve aver avuto in mente le scale veneziane di Palazzo Contarini del Bovolo e di Palladio, ma questa è inclinata, come forse la città nel suo complesso, o la mente umana: come facciamo a gestire la verticalità, e l’ordine in generale, quando il mondo in cui viviamo è tutto fuorché dritto?”.

Palazzo Diedo a Venezia

Prima dell’opera di Höller e della mostra Janus, la programmazione artistica di Palazzo Diedo ha avuto inizio nel 2022, con una residenza che ha visto protagonista Sterling Ruby, con la realizzazione di un intervento pensato per la facciata del palazzo intitolato HEX. Quella di luogo deputato a residenza e a produzione artistica è una delle principali missioni di Palazzo Diedo che, con le diverse commissioni, darà vita a una sua collezione, caratterizzata così dall’essere costituita di opere commissionate e realizzate ad hoc per il palazzo stesso.

Desirée Maida

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Desirée Maida

Desirée Maida

Desirée Maida (Palermo, 1985) ha studiato presso l’Università degli Studi di Palermo, dove nel 2012 ha conseguito la laurea specialistica in Storia dell’Arte. Palermitana doc, appassionata di alchimia e cultura giapponese, approda al mondo dell’arte contemporanea dopo aver condotto studi…

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