Italian Council 2024: la lista dei 67 progetti vincitori del programma che sostiene l’arte italiana all’estero

Dall’acquisizione di opere di artisti italiani in musei esteri al supporto per guest curator connazionali in mostre straniere: sono 67 i vincitori totali del programma ministeriale giunto alla tredicesima edizione, che stanzia oltre 2 milioni e mezzo di euro

Con un finanziamento pari a 2.700.000 euro da spartirsi, sono stati annunciati i 67 progetti vincitori (a fronte delle 240 candidature pervenute) della tredicesima edizione di Italian Council 2024, ovvero quello strumento di sostegno e produzione dell’arte italiana nel Belpaese e all’estero, di cui il Ministero della Cultura si è dotato nel 2016.

La storia del Bando Italian Council

L’iniziativa, lanciata dalla DGAAP – Direzione Generale Arte e Architettura Contemporanee e Periferie Urbane del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo (ora evoluta in DGCC –Direzione Generale Creatività Contemporanea), da allora finanzia progetti presentati da artisti italiani, curatori, critici, musei, enti pubblici e privati senza scopo di lucro, istituti universitari, fondazioni e associazioni culturali non profit provenienti da tutto il mondo: lo scopo è la produzione d’opere d’arte che andranno ad incrementare le pubbliche collezioni dei musei nazionali, la realizzazione di iniziative come mostre e progetti editoriali, e la partecipazione a manifestazioni internazionali o residenze all’estero.

La tredicesima edizione dell’italian Council

Dal 2020, Italian Council ha ampliato ulteriormente le tipologie di intervento, includendo il supporto per Guest Curator italiani in mostre all’estero, il sostegno ad azioni collaterali all’acquisizione di opere di artisti italiani in musei stranieri e l’erogazione di un’unica borsa di ricerca per talenti italiani, destinata a sostenere l’attività dei lavoratori delle arti visive in senso più ampio.  Si tratta, essenzialmente, di finanziamenti per il sostegno a progetti internazionali di ricerca e residenza rivolti ad artisti, curatori e altri professionisti dell’arte visiva, con lo scopo di “sviluppare professionalmente i talenti italiani, finanziando borse di ricerca presso istituzioni internazionali”. Attualmente, dunque, si sviluppa su tre ambiti di intervento, purché supportati da istituzioni straniere; e musei, enti pubblici e privati, istituti universitari, fondazioni, associazioni culturali, comitati formalmente costituiti, italiani e stranieri, purché tutti senza scopo di lucro.  

Italian Council 2024: i vincitori Ambito 1 per committenza e acquisizione

Sono 12 i progetti selezionati dalla Commissione per l’Ambito 1 (Committenza internazionale e acquisizione di opere) dell’Italian Council 2024: Museo de Arte Moderno de Bogotá (Colombia), con il progetto She Flickered in and out of History di Elisa Giardina Papa destinato al Madre – Museo d’arte contemporanea Donnaregina, Napoli. Sharjah Art Foundation (Emirati Arabi Uniti), con il progetto Adaptability (Like a Flood) di Adelita Husni-Bey destinato al Museo delle Civiltà, Roma. Stiftung Haus der Kunst (Germania), con il progetto Triton di Invernomuto destinato al Museion, Museo di arte moderna e contemporanea di Bolzano. Associazione culturale Motus (Italia) con Kampnagel Internationale Kulturfabrik GmbH (Germania), per il progetto [ÒDIO] di Motus, destinato al MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna. Obalne galerije Piran-Gallerie Costiere di Pirano (Slovenia) con il progetto Breaking The Circuit of Control di Francesco Bertocco destinato al Mart – Museo d’arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto. Museo Castromediano, Dipartimento Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio – Regione Puglia (Italia) con Samdani Art Foundation (Bangladesh) per il progetto The Six Seasons of the White Peacock di Driant Zeneli destinato al Museo Civico di Castelbuono, Castelbuono (PA). Le Cicale dell’Arconte (Italia) con Bratislava City Gallery (Slovacchia) con il progetto Never Ground di Natália Trejbalová destinato al Museion, Museo di arte moderna e contemporanea di Bolzano. Blu Breeding and Learning Unit (Italia) con Museo di Arte Contemporanea di Zagabria (Croazia), per il progetto Kotikeye di Luca Trevisani destinato al Madre – Museo d’arte contemporanea Donnaregina, Napoli. Mare Memoria Viva (Italia) con Gudskul Studi Kolektif Foundation (Indonesia) e Nafasi Art Space (Tanzania) con il progetto Isola delle femmine di Stefania Galegati, destinato all’Ecomuseo Mare Memoria Viva, Palermo. BAR project (Spagna) con Hangar (Spagna) e Eurac Research (Italia) con il progetto Cloud Catchers di Ingrid Hora destinato al MACTE – Museo di Arte Contemporanea di Termoli. Karussell APS (Italia) con Re-Act Contemporary Art Laboratory per Geração de Amanhã (Portogallo) con il progetto Anime di cristallo di Silvia Mariotti destinato al museo MACTE – Museo di Arte Contemporanea di Termoli. The Museum for Contemporary Art, Roskilde (Danimarca) con ESAD, École supérieure d’Art de Grenoble, EPCC (Francia), per il progetto The Oracular Eavesdropper di Francesco Fonassi destinato al Museion, Museo di arte moderna e contemporanea di Bolzano.

Italian Council 2024: i vincitori Ambito 2 per promozione internazionale

Sono 26 i progetti selezionati dalla Commissione per l’Ambito 2, Promozione internazionale di artisti, curatori e critici. Di cui cinque mostre monografiche presso istituzioni internazionali: Portikus / Staedelschule Hochschule fuer Bildende Kuenste (Francoforte, Germania) per la mostra Nathalie du Pasquier / Portikus Artist Book Fair presso Kunsthalle Portikus, Francoforte. Fonderia 20.9 (Italia) con ISSP (Riga, Lettonia) per la mostra SINESTESIA di Eleonora Agostini presso ISSP Gallery, Riga. Ramdom Aps (Italia) con Power Station of Art (Shanghai, Cina) per la mostra Flatform. Concert for films and works presso PSA, Shanghai. Kunstverein Gartenhaus (Vienna, Austria) per la mostra Nights Out di Anna Franceschini. Joint Cultural Initiatives (Italia) con De Appel (Amsterdam, Paesi Bassi) e Viaindustriae (Italia) per la mostra Sensing Interdependence – Arts for the Commons (A4C) presso De Appel, Amsterdam.

Artisti e guest curator a mostre e manifestazioni internazionali

Due partecipazioni di artisti a importanti manifestazioni internazionali e mostre collettive: Landescape (Italia) per la mostra di Nicola Baratto, Sea of Fog, presso LE 18 (Marrakech, Marocco), parte della programmazione ufficiale della Fiera d’arte contemporanea 1-54 di Marrakech. Singapore International Photography Festival (DECK Photography Art Centre Ltd. Singapore) per la partecipazione di Pierfrancesco Celada al 9th Singapore International Photography Festival 2024 (Singapore) con il progetto The Happy Valley. Quattro guest curator per importanti manifestazioni internazionali: Onomatopee (Eindhoven, Paesi Bassi) per l’invito a Silvia Franceschini a curare la mostra Tekla Aslanishvili. Sketched by the River presso Onomatopee, Eindhoven. Labin Art Express XXI (L.A.E. XXI) (Labin, Croazia) per l’’invito a Giulia Coletti a curare la 5th Industrial Art Biennial (IAB 05), che si terrà tra Labin, Raša, Rijeka e Pula (Croazia). Cultural Centre of Belgrade (Belgrado, Serbia) per l’invito a Lorenzo Balbi a curare il 60th October Salon / What’s Left (Biennale di Belgrado). Kunst-Werke Berlin e. V. // Berlin Biennale for Contemporary Art (Berlino, Germania) per l’invito a Zasha Colah a curare la 13a Biennale di Berlino 2025.

Le 15 pubblicazioni internazionali

Tra i vincitori ci sono anche 15 pubblicazioni internazionali: Stadt Wien Kunst GmbH / Kunsthalle Wien (Austria) per il progetto Diego Marcon. La Gola, a cura di Michelle Cotton. Fondazione Costantino Nivola (Italia) per il progetto Armin Linke, Corrado Calvo. Paparazzi, a cura di Antonella Camarda e Luca Cheri. OHT Office for a Human Theatre (Italia) per il progetto Little Fun Palace Nomadic, a cura di Filippo Andreatta e Sarah Messerschmidt. Comune di Locarno – Museo Casa Rusca (Svizzera) per il progetto monografico dedicato a Monia Ben Hamouda, a cura di Gioia Dal Molin. Marea Art Project APS (Italia) per il progetto Le Nemesiache: Conjuring Art and Feminism to Reclaim Mythological Rituals, a cura di Sonia D’Alto. Université de Liège (Belgio) con Archivio Nanda Vigo aps (Italia), per il progetto The Metaphysics of Everyday Life. Nanda Vigo’s Interiors/ La metafisica del quotidiano. Gli interni di Nanda Vigo, a cura di Silvia Groaz. Azienda Speciale Palaexpo (Italia) // MACRO per il progetto …E Prini, a cura di Luca Lo Pinto. IUNO APS (Italia) per il progetto Alessandra Spranzi, a cura di Ilaria Gianni e Lisa Andreani. Castello di Rivoli – Museo d’Arte Contemporanea (Italia), per il progetto Rossella Biscotti. Titolo primo, Ho sognato, Clara e altre storie, a cura di Marianna Vecellio. Laboratoire des Arts pour les Sciences EPFL ENAC IA LAPIS (Svizzera) con École nationale supérieure d’architecture de Saint-Étienne – ENSASE (Francia), Florence 1968-1978: When Education Turned Radical. Avant-garde Pedagogies Between Architecture, Arts and Life, a cura di Nicola Braghieri, Boris Hamzeian e Filippo Fanciotti. Musagetes Foundation (Canada), per il progetto 10 More Questions on Art and Learning with Community of Struggle, Free Home University, Southern Italy, 2014-2024 (working title), a cura di Alessandra Pomarico e Nikolay Oleynikov. Fondazione Museion – Museo di arte moderna e contemporanea (Italia) con ar/ge kunst (Italia), per il progetto Lucia Marcucci. Tutto qui?, a cura di Frida Carazzato e Francesca Verga. Landscape Choreography (Italia), Archiviare l’ingovernabile, a cura del collettivo MACAO. Associazione Marche Arte Viva (Italia), Hill of Desires, a cura di Matteo Binci, Bianca Schröder, Pietro Consolandi, Giacomo Pigliapoco. Shoqata MEWE (Albania), per il progetto Concrete Albania di Fabrizio Bellomo, a cura di Elton Koritari.

Italian Council 2024: i vincitori Ambito 3 per lo sviluppo dei talenti

Sono 29 i progetti selezionati dalla Commissione per l’Ambito 3, Sviluppo dei talenti: Gerolamore (artista) per il progetto di ricerca How to build intertwining food narratives. Ginevra Ludovici (ricercatrice) per il progetto di ricerca Self-initiated institutions: artists-run educational platforms. Silvia Bottiroli (curatrice) per il progetto di ricerca Ripetere, interrompere, sospendere: il ritmo come principio curatoriale (working title). Ana Victoria Bruno (curatrice) per il progetto di ricerca Norrbotten: una ricerca decoloniale nel nord della Svezia. Valentina Vetturi (artista) per il progetto di ricerca Mimosa Pudica. Vasco Forconi (curatore) per il progetto di ricerca Agencia de labor espiritual itinerante. Giulia Currà (artista) per il progetto di ricerca If you move something happens. Angelo Leonardo (artista) per il progetto di ricerca O’Tama tales. Viviana Peretti (artista) per il progetto di ricerca Searching for Lost Lives. Rachele Maistrello (artista) per il progetto di ricerca The Diamond Project. Chapter III. Donatella Della Ratta (ricercatrice) Intelligenza Artificiale e Nuove Forme di Violenza: Etica, Estetica, e Politica nell’Epoca del Realismo Sintetico. Caterina Molteni (curatrice) per il progetto di ricerca From Poetry to Performance and Vice Versa: When Body and Language Become Political. A comparative study of Valeria Magli, Yvonne Rainer, Cecilia Vicuña. Carolina Cappelli (artista) per il progetto di ricerca B-MOVIES. Anna Castelli (ricercatrice) per il progetto di ricerca In Betweens of Things: A Journey into Artistic Practices of Indigenous Artists from New Zealand. Manuela Nebuloni (artista) per il progetto di ricerca Hotel Archive. Simone Rossi (ricercatore) per il progetto di ricerca Scrapscapes of Resistance. Giulia Cauti (artista) per il progetto di ricerca TRAUM (dream) + RAUM (space) = TRAUMA. Fabio Perletta (artista) per il progetto di ricerca The superorganism: a model for a new performative language. Cecilia Canziani (curatrice) per il progetto di ricerca A Splendid Isolation: American Women Artists and the Reimagining of Home, Studio and Kinship. Giuditta Vendrame (artista) per il progetto di ricerca RIVER CHANTS. Andreco (artista) per il progetto di ricerca Future Environments. Anna Cuomo (ricercatrice) per il progetto di ricerca Mosaici identitari per ecosistemi comunitari. Niccolò Masini (artista) per il progetto di ricerca Expanded Echoes. Chiara Calgaro (artista) per il progetto di ricerca Changing Room. Alice Martina Visentin (artista) per il progetto di ricerca Gossip Divination: Storie inventate, storie che si biforcano e mille altre storie. Rica Cerbarano (curatrice) per il progetto di ricerca Photography and Public Space – How we read images in the shared environment. Alice Labor (curatrice) per il progetto di ricerca Ecologie rituali / Ritual ecologies. Massimo Ricciardo (artista) per il progetto di ricerca Culinaria: pratiche all’aria aperta. Louis De Belle (artista) per il progetto di ricerca Miroirs.

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