In Sardegna l’opera d’arte pubblica di Marta Fontana in memoria dei galanzieri di Carloforte

Recupera la memoria e la storia della figura del “galanziere” – ovvero il marinaio carlofortino – l’opera che l’artista Marta Fontana ha realizzato per il piccolo centro dell’isola di San Pietro, in Sardegna. Tra arte pubblica e tradizione

Un’opera d’arte contemporanea per l’antico Molo San Carlo di Carloforte: domenica 30 giugno, a compimento di un lavoro durato quasi quattro anni, l’opera d’arte pubblica Formiche di mare di Marta Fontana (Este – Padova, 1971) vedrà la sua inaugurazione, con la consegna ufficiale dell’installazione alla città e ai suoi abitanti. Marta Fontana ha trasferito ormai vent’anni fa residenza e studio nell’Isola di San Pietro, a poche miglia dalla costa sudoccidentale della Sardegna, e la sua ricerca artistica ha risentito fortemente tanto del carattere verace e intenso dell’isola quanto del suo prezioso patrimonio intangibile, ricco di memoria storica e desiderio di tramandare le tradizioni rendendole ancora attuali.

Marta Fontana, Formiche di mare, Carloforte. Photo Marta Fontana
Marta Fontana, Formiche di mare, Carloforte. Photo Marta Fontana

L’opera “Formiche di mare” di Marta Fontana dedicata ai galanzieri dell’Isola di San Pietro in Sardegna

Formiche di mare. Ai galanzieri, alla loro fatica di mare e di piombo, al nostro orizzonte, questo il titolo completo dell’opera di Fontana, ènata nel 2020, commissionata all’artista proprio dal Comune di Carloforte. Un’opera che non è “soltanto” una poetica installazione ma un’opera relazionale, il compendio di un lavoro fatto da moltissime mani e voci le quali – guidate sapientemente dall’artista – hanno collaborato per mantenere viva la memoria di un sapere che ha forgiato la storia del luogo.
La figura del galanziere rappresenta l’emblema stesso dell’Isola di San Pietro: uomini dal viso solcato dal sole e le spalle incrinate dal peso delle coffe – le tradizionali ceste intrecciate – caricate a braccio sulle schiene piegate di queste “formiche di mare” che, giorno dopo giorno, per decenni, conducevano per mare le barche da Carloforte alle coste minerarie nel territorio del Sulcis Iglesiente e Guspinese, colme del prezioso minerale. La galena, o galanza, nel dialetto carlofortino è un minerale ricco di piombo, che veniva estratto dai numerosi siti minerari che costellavano le terre a sud ovest della Sardegna, e portato in capienti stive fino ai depositi sull’isola di San Pietro, in attesa dei bastimenti che l’avrebbero condotto ad altre lontane destinazioni.

Marta Fontana, Formiche di mare, Carloforte. Photo Marta Fontana
Marta Fontana, Formiche di mare, Carloforte. Photo Marta Fontana

“Formiche di mare” di Marta Fontana. Il significato dell’opera

Per la realizzazione dell’opera, Marta Fontana si è ispirata poeticamente alla bilancella, l’elegante e veloce imbarcazione utilizzata dai galanzieri per il trasporto del minerale che solcava le acque del canale di Sardegna. Le ordinate della struttura, realizzate in acciaio Corten e poste a nudo sull’antico Molo San Carlo senza il vincolo di un piedistallo, permettono a chi visita l’installazione di attraversarla, di avere la sensazione di ritrovarsi per un attimo nel ventre della barca. La prua punta significativamente al mare aperto, mentre la poppa guarda al Cineteatro Cavallera, in onore dell’uomo che per tutta la vita lottò per la tutela dei minatori sardi, dando vita, a Carloforte, alla Lega dei Battellieri.

Marta Fontana, Formiche di mare, Carloforte. Photo Marta Fontana
Marta Fontana, Formiche di mare, Carloforte. Photo Marta Fontana

“Formiche di mare” di Marta Fontana. Come è fatta la scultura

Nella pavimentazione è stato scavato un sottile implivium, che dall’installazione corre lungo i basoli fino al margine del molo, consentendo all’acqua piovana di raggiungere il mare, e che ricorda il solco che lascia l’imbarcazione condotta in secca sulla spiaggia. I frammenti di galena pura e calcare grezzo che riempiono l’impluvium richiamano il lungo nastro delle cernitrici, dedite in passato all’epurazione del minerale raccolto. A fianco dell’installazione principale, due importanti elementi di raccordo. Da un lato una panchina realizzata con assi di iroko (il resistente legno africano usato dai galanzieri dalla metà dell’Ottocento) e una rampa in acciaio Corten, attraversabile, permette di provare l’esperienza della camminata in bilico tra la terraferma e il mare che compivano i galanzieri; sul lato opposto, un elemento scultoreo, composto da un frammento di galena pura, poggiante a terra unicamente in uno spigolo di cubo, scolpito da un blocco di calcare grezzo, ricorda le pesanti coffe sorrette a fatica sulle spalle dei galanzieri.

L’inaugurazione dell’opera di Marta Fontana a Carloforte

Domenica 30 giugno a partire dalle ore 11, dal Molo San Carlo verrà consegnato alla cittadinanza di Carloforte l’esito di questo imponente lavoro corale, coadiuvato dalla curatela di Efisio Carbone (Direttore del Museo MACC di Calasetta). Un’occasione per valorizzare il prezioso network di relazioni tra cittadini, maestri d’ascia, storici, cultori della tradizione, istituzioni pubbliche, università e fondazioni private che, assieme all’artista, ha contribuito alla realizzazione dell’opera e alla documentazione di ogni singola fase del progetto (a disposizione del pubblico tramite QR code presso l’opera): una raccolta delle numerose esperienze, a tutela e salvaguardia di una memoria collettiva in grado di unire e suggellare nel tempo la storia di una comunità.

Petra Cason

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Petra Cason

Petra Cason

Laureata in Conservazione dei Beni Culturali e in Storia delle Arti – indirizzo contemporaneo, con una tesi sul design per l’arte interattiva – presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia, ha conseguito un master in Conservazione, Gestione e Valorizzazione del Patrimonio…

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