A Roma lo storico palazzo di San Lorenzo pieno di studi d’artista
Emiliano Maggi, Quayola e Paolo William Tamburella sono solo alcuni degli artisti che animano gli spazi del famoso “palazzo decorato” con i loro studi. Per conoscerli e visitare i loro atelier è stata organizzata una serata open studio
Conosciuto anche come “palazzo decorato”, Palazzo Sartorio sorge nel quartiere di San Lorenzo, all’incrocio tra Via Tiburtina e Via dei Reti. Lo storico immobile prende il nome dal suo proprietario, lo scultore piemontese Giuseppe Maria Sartorio che lo acquistò nella seconda metà dell’Ottocento e lo trasformò con numerose sculture sulla facciata.Tra queste spiccano delle figure ridenti che, secondo la leggenda, sono state pietrificate perché si prendevano gioco di un defunto durante il suo funerale. La verità è che si tratta di personaggi vestiti con i tradizionali costumi piemontesi, sardi e romani, tutti posti attraversati e cari all’artista.
Con la scomparsa (misteriosa) dello scultore negli Anni Venti, Villino Sartorio fu attraversato da diversi personaggi, tra cui la famiglia Calizza – artigiani specializzati nella lavorazione dei metalli – che vi stanziò per oltre sessant’anni. Tra momenti di abbandono e altri di attività, l’immobile ha trovato una nuova vita con l’arrivo dell’artista Paolo William Tamburella che, dal 2009, abita l’ex atelier dello scultore ottocentesco.
Gli studi d’artista di Palazzo Sartorio a San Lorenzo
“Io sono stato il primo ad arrivare a Villino Sartorio e ho preso quello che originariamente era lo studio di Giuseppe Maria Sartorio”, spiega ad Artribune Paolo William Tamburella. “Da allora tutti gli altri spazi e i depositi sono diventati studi d’artista. Dopo di me, è arrivato Emiliano Maggi, Davide Quayola, Cyril De Commarque e adesso ci sono anche Tommaso Fagioli e Costanza Chia”.
La serata open studio a Palazzo Sartorio a San Lorenzo
Quello che costruì Giuseppe Maria Sartorio non era solo una dimora, ma una residenza adibita anche a studio aperta a colleghi e studenti. Un’eredità che i nuovi “inquilini” hanno deciso di riprendere aprendo (una tantum) i loro studi in occasione di serate evento, come quella ad esempio lunedì 24 giugno 2024 a partire dalle 18, dove saranno presenti gli Tommaso Fagioli, Costanza Chia, Cyril De Commarque, Emiliano Maggi, Quayola e Paolo William Tamburella, intenti ad accompagnare il pubblico ad approfondire le ricerche e gli studi di ognuno nei propri atelier.
La vita dello scultore Giuseppe Maria Sartorio
Il palazzo di San Lorenzo prende il nome dallo scultore Giuseppe Maria Sartorio, nato a Boccioleto in Valsesia nel 1854, e famoso per aver eseguito numerose opere d’arte, specialmente statue cimiteriali. Lavorò tra il Piemonte e la Sardegna per poi spostarsi a Roma dove frequentò l’Accademia Nazionale di San Luca. Durante il soggiorno romano, l’artista acquistò un terreno su via Tiburtina e fece costruire la propria dimora, adibita sia a residenza che a studio, aperta anche ad altri artisti e ai suoi allievi, fino alla sua morte nel 1922.
Valentina Muzi
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