A Milano inaugura in un appartamento lo studio d’artista PLATZ tra pittura, scultura e musica
Sono Stefano Ferrari, Giorgio Mattia e Matteo Vettorello ad aprire la loro casa e spazio di lavoro che per l’occasione ospita anche altri artisti per una serata con installazioni partecipative e live set
È in Via degli Scipioni 7 a Milano tra Porta Venezia e Città Studi PLATZ, la casa-studio condivisa degli artisti Stefano Ferrari (Ferno, 1996), Giorgio Mattia (Frosinone, 1997) e Matteo Vettorello (Venezia, 1986) che giovedì 13 giugno 2024 apre le proprie porte al pubblico invitando anche altri artisti a viverla e abitarla. Tra questi, Marzio Zorio (Moncalieri, 1985) che presenterà l’installazione partecipativa Bosco e Francesca Bruna, pianista e compositrice che sempre insieme a Zorio proporrà un live set caratterizzato da suoni techno, industriali e ambient.
A Milano nasce lo studio d’artista PLATZ di Stefano Ferrari, Giorgio Mattia e Matteo Vettorello
“PLATZ è la nostra casa e il luogo dove facciamo nascere e riscaldiamo le nostre intuizioni. Qui esponiamo la nostra ricerca, sperimentando lo spazio che viviamo quotidianamente”, racconta ad Artribune Matteo Vettorello. L’obiettivo dei tre artisti, infatti, è quello di offrire, a loro stessi come ad altri artisti che vengono invitati tramite passaparola, una dimensione in cui incontrarsi e condividere stimoli e idee, una casa-studio che non si esaurisce nella sua funzione abitativa e lavorativa ma si allarga e abbraccia il contesto in cui si trova: “Gli artisti che invitiamo si confrontano di volta in volta anche con gli spazi esterni agli studi e quelli comuni a tutti i condomini, ovvero la corte interna del condominio via degli Scipioni 7, in un tentativo di riappropriazione gentile di questo luogo privato”, continua Vettorello.
A Milano nasce lo studio d’artista PLATZ. Ecco chi sono gli artisti
Ha un approccio multidisciplinare Stefano Ferrari che con sculture e installazioni realizza luoghi di ascolto e connessione “invitando ad assistere a un momento magico in cui l’artificio si pone come sostituto della presenza umana, mantenendone comunque caratteristiche e sensibilità”, spiega l’artista che ha esposto con mostre personali a Palazzo Martinengo a Brescia, allo SpreadMuseum di Entraveaux e all’University of Agronomy and Botany di Piacenza. Riflette, invece, su natura e funzione dell’archivio Giorgio Mattia indagandone la funzione politica con l’intenzione di scardinare con la sua pratica “le narrazioni egemoni del nostro contemporaneo”, interviene Mattia le cui opere sono state ultimamente presentate alla Galleria San Fedele e alla Triennale di Milano e a Palazzo Monti a Brescia. Matteo Vettorello, infine, da poco reduce dalla Biennale di Malta e da una mostra all’Istituto Italiano di Cultura di Madrid, realizza sculture con cui interagire, costituite da sistemi biometrici capaci di quantificare stati d’animo per definizione non misurabili: “sono dispositivi elettromeccanici progettati per risolvere un algoritmo paradossale, una sintesi dei meccanismi utilitaristici delle macchine e delle abitudini comportamentali dell’essere umano contemporaneo”, conclude l’artista.
A Milano nasce lo studio d’artista PLATZ. L’evento inaugurale
In occasione dell’evento inaugurale sono stati invitati Marzio Zorio e Francesca Bruna, che insieme presenteranno il progetto musicale Bruma, mentre Zorio proporrà un’installazione sonora ambientale interattiva che bisognerà attraversare per accedere al cortile che ospita gli studi. La prima sarà un’improvvisazione, tra ecodoppler cardiaci, nastri magnetici, grammofoni preparati e drum machine sviluppata con l’obiettivo di far perdere il senso del tempo e dello spazio, “un live di densa e solida nebbia sonora tra sensazioni di field recording e techno senza poter vederne i confini”, racconta il duo.
Caterina Angelucci
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