Le mostre e gli eventi al Mattatoio di Roma per l’estate 2024
Si intitola “Riverberi” la programmazione artistica di SPAZIO GRIOT che per il terzo anno anima la Pelanda con videoinstallazioni, performance e dj set. Dopo aver indagato la memoria e la rappresentazione, quest'anno il tema si concentra sul potere e sulle strategie per sconfiggerlo
Era il 2022 quando SPAZIO GRIOT invase i Padiglioni 9a e 9b del Mattatoio di Roma con l’obiettivo di dare voce alle realtà marginalizzate della scena artistica contemporanea con programmazioni ad hoc. Un’iniziativa che giunge al suo terzo anno con il palinsesto Riverberi, a cura di Johanne Affricot, curatrice indipendente romana di origini haitiana e ghanese (nonché fondatrice di SPAZIO GRIOT) e Eric Otieno Sumba.
Dopo aver approfondito il tema della memoria e della rappresentazione, quest’anno l’argomento designato è quello del potere, concentrandosi sulle strutture egemoniche e sulle strategie impiegate per minimizzare e indebolire la loro influenza. Un concetto ampio che prenderà forma nelle tre videoinstallazioni di Candice Breitz, Ligia Lewis e Monica de Miranda,ospitate presso la Pelanda a partire dal 20 giugno.
Le videoinstallazioni per Riverberi di SPAZIO GRIOT al Mattatoio di Roma
A inaugurare il nuovo palinsesto di SPAZIO GRIOT al Mattatoio di Roma è Whiteface di Candice Breitz (Johannesburg, 1972), in prima italiana dal 20 giugno al 2 luglio.
L’artista ha rappresentato nel 2017 il Sud Africa alla Biennale di Venezia ed è nota al grande pubblico per le sue opere di denuncia contro il regime sudafricano, caduto nel 1994.
In linea con Riverberi e la tematica del potere, Whiteface esamina il funzionamento della supremazia bianca attingendo a un ricco archivio dove figure politiche di spicco, giornalisti e Youtuber parlano del concetto di razza, indagando come il linguaggio applicato inquadra, normalizza e sfrutta il potere.
In prima europea, dal 3 al 16 luglio, sarà visibile A Plot A Scandal di Ligia Lewis (Santo Domingo, 1983), l’adattamento visivo dell’omonima performance che intreccia narrazioni storiche, aneddotiche, politiche e mitiche che hanno portato alla ribellione contro i tiranni. L’opera (protagonista del programma Whitney Biennial 2024: Even Better than the Real Thing, al Whitney Museum of American Art di New York) è stata girata nei quartieri storici e naturalistici di Santarcangelo di Romagna, un luogo che secondo la regista “sostiene gli ideali eurocentrici del dominio dell’uomo bianco sulla terra”. Infine, dal 17 al 28 luglio, l’artista Mònica de Miranda (Portogallo, 1976) presenterà Path To The Stars, il viaggio di un’eroina sul Kwanza, il fiume più lungo dell’Angola, in cui si confronta con la propria ombra e con una moltitudine di temporalità e narrazioni.
Riverberi: il programma pubblico di SPAZIO GRIOT al Mattatoio di Roma
Oltre a prendere forma in tre videoinstallazioni che si alterneranno per tutta l’estate al Mattatoio, Riverberi offre anche un programma di eventi e talk che inaugurerà il 21 giugno con l’incontro dei curatori Johanne Affricot ed Eric Otieno Sumba, con l’artista Candice Breitz. Il 4 luglio sarà la volta di Chris Cyrille, critico, narratore di mostre ed esperto di letteratura anticoloniale e caraibica che incontrerà Ligia Lewis, mentre il 29 giugno gli artisti e i protagonisti della performance Lhal–الحال- Grido di una Generazione in Tranceche, dialogheranno con il pubblico dopo lo spettacolo. Il programma prosegue l’11 luglio con Tezeta Abraham che presenterà il suo libro Nostalgia, un memoir intimo che racconta il viaggio di una donna alla ricerca del proprio posto nel mondo.
La residenza d’artista e di ricerca di SPAZIO GRIOT
In concomitanza con Riverberi, SPAZIO GRIOT lancerà la sua terza residenza d’artista e di ricerca che, quest’anno, trae ispirazione dal Secondo Congresso degli Artisti e Scrittori Neri che si tenne a Roma nel 1959. Sono Brianda Carreras, Immaculate Ruèmu e Damiano Tata gli artisti e i creativi invitati a partecipare, guidati dal critico, poeta e scrittore Chris Cyrille, assieme aJohanne Affricot ed Eric Otiene Sumba, che divulgheranno l’invito anche agli addetti ai lavori partecipanti alla programmazione di Riverberi presenti su Roma e in Italia.
Spazio Griot: la storia
Lanciato nel 2021, SPAZIO GRIOT è una piattaforma curatoriale e spazio nomade indipendente, estensione fisica della rivista GRIOTmag (nata nel 2015) fondata dalla direttrice artistica e curatrice Johanne Affricot, assieme a Eric Otieno Sumba e Celine Angbeletchy. Una realtà che sin dalla nascita si è spesa per amplificare le voci marginalizzate nel panorama artistico e culturale internazionale attraverso l’organizzazione di mostre e talk.
Valentina Muzi
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati