A Gedda il nuovo grande museo dedicato alla videoarte di teamLab
Il collettivo giapponese apre un nuovo spazio a Gedda. Dal 10 giugno il pubblico saudita può così immergersi nelle meraviglie di Borderless. Il video
TeamLab, il collettivo artistico giapponese, ci ha abituati a grandi sorprese. Dopo l’apertura di TeamLab Borderless a Tokyo, nel nuovo quartiere di Azabudai Hills, gli artisti valicano i confini dell’Oriente per approdare in Arabia Saudita.
Il nuovo museo permanente ha aperto le porte il 10 giugno nel centro storico di Gedda sul Mar Rosso.
TeamLab a Gedda
Esteso su 10 mila metri quadrati, il nuovo spazio volto ad ospitare le installazioni interattiva di teamLab, rientra nel programma del ministero saudita per rivitalizzare il quartiere storico di Gedda, patrimonio UNESCO, tra gli obiettivi del Regno per il 2030.
Dopo aver segnato a Tokyo il record mondiale del museo di un singolo gruppo artistico più visitato, con oltre 2,3 milioni di ingressi, temLab Borderless promette di conquistare anche il pubblico saudita.
Nell’immenso spazio permanente le videoinstallazione invitano all’interazione, uscendo dagli spazi canonici e comunicando tra loro. La sensazione è che non vi siano barriere – come lascia intuire il nome Borderless – e così, esplorando le 80 attrazioni, sarà difficile prendere la via d’uscita.
Le opere di teamLab mettono le persone al centro
Borderless World, Athletics Forest, Future Park, Forest of Lamps e En Tea House sono solo alcune delle installazioni presenti e capaci di stimolare il pubblico a interagire, giocare, mettersi alla prova: e in fin dei conti, in teamLab Borderless, con luci, suoni, effetti speciali, è la persona a diventare vera opera d’arte.
“Il Mondo Senza Confini si trasforma in base alla nostra presenza e, mentre ci immergiamo e ci fondiamo in questo mondo unificato, esploriamo una continuità tra le persone, così come una nuova comprensione della continuità tra noi stessi e il mondo”.
Il nuovo museo presenta anche una sezione propriamente dedicata ai bambini e focalizzata sull’educazione scientifica e artistica.
Info qui
Roberta Pisa
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