Le fessure di Zè Tepedino in mostra a Milano
Il giovane artista brasiliano, alla sua prima grande mostra italiana, propone le sue opere nate dalla rievocazione della tradizione e della quotidianità di Rio e della sua terra
ABC-ARTE presenta Fresta, la prima mostra personale in Italia del giovane brasiliano Zé Tepedino (Rio de Janeiro, 1990). Un artista dalla pratica unica, profondamente radicata nelle tradizioni e nelle esperienze culturali del suo Paese d’origine.
Chi è Zè Tepedino
Zè Tepedino è un fervente sostenitore della poetica autoctona del Brasile: un’espressione culturale che cerca di riflettere in modo autentico e significativo le tradizioni, le credenze e le esperienze di un popolo. La sua arte è caratterizzata da una pratica vera, volutamente priva di orpelli, che mira a trasmettere un profondo senso di connessione con la terra e la storia del Paese. Attraverso un’attenta osservazione della sua vita quotidiana a Rio de Janeiro, raccoglie materiali di origine comune e situazioni prosaiche, per trasformarli poeticamente in delle opere d’arte che offrono nuove percezioni e significati.
La mostra di Zè Tepedino da ABC-ARTE a Milano e Genova
La mostra, il cui titolo significa “fessura” in portoghese, si sviluppa in due spazi espositivi differenti, le due sedi della galleria, quella di Genova e quella di Milano, e presenta una serie di opere caratterizzate da tagli precisi e fenditure attraverso cui si possono scorgere paesaggi fantastici. Tepedino utilizza una varietà di tecniche diverse, tra cui il cucito, l’assemblaggio, la pittura e la scultura, per dare vita ad arrangiamenti innovativi che combinano elementi disparati. Il suo lavoro si muove agilmente tra la calma delle spiagge e il caos del fervido centro cittadino di Rio, cercando di stabilire relazioni plausibili tra materiali e situazioni apparentemente inconciliabili. In Fresta, l’artista esplora il potenziale poetico degli oggetti quando perdono la loro funzione pratica.
Gli oggetti sperduti di Zè Tepedino da ABC-ARTE
Per Tepedino è centrale la raccolta di oggetti sperduti, trovati a ciglio strada o in luoghi inosservati, focalizzando l’attenzione su ciò che è invisibile e spesso rischia di scomparire. Seleziona volumi, forme e tonalità e gioca con la densità di questi materiali, annullando progressivamente la tensione tra duro e morbido, geometria e organicità, urbano e naturale, e generando nuovi significati che invitano lo spettatore a esplorare nuovi orizzonti.
Il processo creativo di Zè Tepedino
Il processo artistico di Tepedino è segnato da un’elaborazione gestuale che cerca di riorganizzare materiali, colori e forme all’interno dello spazio espositivo. Questo approccio mira a formalizzare idee variabili sull’eterogeneità dei tempi e delle tradizioni, esplorando infinite possibilità del vedere, leggere e vivere il mondo che ci circonda. Ogni opera è un tentativo di offrire una nuova percezione della realtà, attraverso una ricomposizione poetica che sfida le convenzioni e propone nuove dimensioni di significato.
Tutta la mostra è un viaggio attraverso linee rette, tagli e sovrapposizioni che trasporta in una dimensione indefinita, dove forma e dimensione acquisiscono autonomia, generando nuove configurazioni del mondo che ci circonda.
Emma De Gaspari
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