Tutte le mostre da vedere a Capri nell’estate 2024 tra arte contemporanea e design da collezione

Dalla fiera Nomad ospitata nella suggestiva Certosa di San Giacomo alle mostre in galleria con la personale di Carla Chiusano da Liquid Art System e una collettiva da Studio Trisorio. Tutti gli occhi sull’isola più bella del Golfo di Napoli

L’estate è iniziata già da tempo a Capri e oltre ai panorami mozzafiato tinti di sole e di mare l’isola offre una programmazione estiva all’insegna della cultura. Infatti, mostre e fiere d’arte, ma anche concerti e spettacoli teatrali, sono occasione per scoprirne e visitarne i luoghi più iconici.

Le mostre da non perdere a Capri. Tra antichi monasteri e ville storiche

Tra queste, la Certosa San Giacomo – il monastero più antico di Capri costruito nel 1371 per volere del conte Giacomo Arcucci su un terreno donato dalla Regina Giovanna I D’Angiò –, dove dal 4 al 7 luglio 2024 si tiene la quarta edizione (sull’isola) della fiera itinerante Nomad, fondata da Nicholas Bellavalance-Lecompte e Giorgio Pace nel 2017. Dedicata all’arte contemporanea e al design da collezione, la rassegna non convenzionale che sceglie location uniche e vibranti di storia, accoglierà collezionisti e galleristi in settemila metri quadrati, a pochi passi dalla famosa Piazzetta di Capri. Invece, a Villa San Michele, ex dimora del medico e scrittore Axel Munthe e tra i musei più visitati della Campania, è stata prorogata fino al 7 luglio il progetto espositivo Dioranimalia, che trasforma (tra arte e design) il padiglione Olivetum in una giungla contemporanea, grazie all’intervento di Andrea Anastasio e Fernando e Humberto Campana, dell’omonimo studio brasiliano. Sempre qui, fino al 9 agosto, tutti i venerdì sono in programma concerti in giardino, per poi lasciare spazio, dal 7 settembre, al Festival del Paesaggio, la rassegna d’arte contemporanea a cura di Arianna Rosica e Gianluca Riccio. Mentre a Villa Lysis, la dimora voluta dal conte Jacques d’Adelswärd-Fersen nel 1905, è in corso (fino al 31 luglio 2024) la mostra Di mare e il suo orlo, dell’artista Roberto Maria Lino a cura di Collettivo Zero. 

Carwan Gallery Nomad Capri
Carwan Gallery, Nomad Capri 2022

Le mostre da non perdere a Capri in galleria 

Si intitola Art Eaters, la collettiva presentata da Studio Trisorio con gli artisti Francesco Vezzoli, Francesco Arena, Fabrizio Corneli, Christiane Löhr, Umberto Manzo, Luciano Romano, Roxy in the Box e Louise Bourgeois, che è anche protagonista della mostra Rare Language in corso nella sede di Napoli. Celebra, invece, i luoghi più iconici di Capri La Dolce Vita di Carla Chiusano, artista torinese che, dopo aver vissuto tra Londra, Ginevra e Rio de Janeiro, ha scelto la più bella isola del Golfo di Napoli come casa. Qui, infatti, dal 6 luglio 2024, la galleria d’arte contemporanea Liquid Art System presenta il racconto pittorico di un mondo immaginario e fiabesco, a cura di Ermanno Tedeschi, dove quattro pupazzi scoprono “una nuova vita al di fuori del loro baule, che rappresenta un porto sicuro, il nido, la casa”, spiega Chiusano.

Carla Chiusano presenta a Capri “La Dolce Vita”. L’intervista 

Come nasce la storia figurativa dei quattro personaggi?
La scelta dei quattro personaggi nasce dal mio desiderio di esprimere sentimenti ed emozioni in modo autentico, proiettandoli all’esterno attraverso voci diverse dalla mia. Ho scelto i peluche perché sono la mia passione fin da quando ero piccolissima. Ricordo ancora il mio letto pieno di 30 pupazzi, mentre io dormivo per terra. Quei peluche erano i miei amici più cari, compagni della mia fanciullezza. Uno di loro, un ippopotamo di nome Placido, è ancora con noi, ora sul letto di mia figlia, con la sua bocca che una volta nascondeva le mie caramelle. Attraverso queste quattro simpatiche figure, desidero comunicare qualcosa di molto serio, mantenendo però l’ironia che da sempre caratterizza la mia personalità e la mia arte. Quando dipingo, racconto la mia intimità e la mia vera essenza, senza mai mettermi su un piedistallo. I peluche, “buffi e coccolosi”, sono perfetti per questo intento.

Che significato assumono nella sua vita i luoghi che dipinge nelle opere in mostra?
Durante la mia infanzia ho viaggiato spesso, cambiando città e paese. Questo mi ha insegnato a rendere “casa” ogni nuovo luogo e ad ambientarmi velocemente. La scelta di Capri, e più precisamente di Via Tragara, non è stata casuale come pensavo inizialmente, ma inevitabile. Mi sono sentita attratta dall’isola da una forza impressionante e irresistibile, un richiamo istintivo simile a una calamita. La prima volta che ho camminato per Via Tragara, la strada più bella del mondo, ho sentito di appartenerle. Non è un caso che questa irrefrenabile attrazione abbia colpito tanti artisti e creativi prima di me, come Pablo Neruda, Letizia Cerio, Camille du Locle e Monika Mann. Capri è un’isola che attira liberi pensatori e personalità che sentono la necessità di una vita libera da vincoli imposti. Nei secoli è stato così e oggi questo fenomeno culturale e sociale continua a vivere. È così che ho deciso di prendere casa qui.

Quali sono i suoi preferiti?
Tra i posti più iconici e tra i miei preferiti c’è sicuramente il Piccolo Bar nella mitica Piazzetta, che io chiamo “ufficio”. Qui lavoro mattina e sera, incontro amici e conoscenti: tutti, almeno una volta al giorno, passano di qui. Impossibile non citare i faraglioni, che ogni volta che li vedo, indipendentemente dal tempo, dall’orario e dalla stagione, mi incantano e mi lasciano estasiata con la loro bellezza commovente. Infine, la Grotta Azzurra, unica al mondo, che continua a stupirmi ogni volta.

Quali sono i suoi progetti futuri?
Dal punto di vista della produzione artistica, sto già lavorando al mio prossimo progetto intitolato Tribute, ma di questo parlerò più avanti. Intanto, sono felice di annunciare che la città di Ravenna, in particolare il Museo Nazionale di Ravenna e altre istituzioni, accoglieranno nella loro collezione permanente le opere del progetto Una Città Quattro Regine, che avevo realizzato per il museo nel 2020. Sono molto orgogliosa e contenta che le mie regine possano tornare nella loro città natale, per essere ammirate ancora una volta da cittadini e turisti.

Caterina Angelucci

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Caterina Angelucci

Caterina Angelucci

Caterina Angelucci (Urbino, 1995). Laureata in Lettere Moderne con specializzazione magistrale in Archeologia e Storia dell’arte presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Dal 2018 al 2023 si è occupata per ArtsLife di contenuti e approfondimenti per la sezione…

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