In un’importante galleria di New York la mostra tutta dedicata ai cani
L'esposizione della galleria Timothy Taylor, aperta fino alla fine dell'estate, include più di sessanta opere dedicate al migliore amico dell'uomo (e della donna). Inclusi pezzi di Picasso, Rego e Mapplethorpe
Simbolo di fedeltà, protezione e amore incondizionato, i cani sono sempre stati un soggetto molto popolare nella storia dell’arte: compaiono, tra gli altri, nei dipinti di Tiziano Vecellio, Diego Velázquez, John Singer Sargent e Gustave Courbet. È tutta dedicata a loro la variopinta mostra collettiva aperta a fine giugno nella galleria newyorchese Timothy Taylor, Dog Days of Summer. Con oltre sessanta opere – realizzate da artisti e artiste anche famosi, da Pablo Picasso a Trisha Baga, da Kiki Smith a Paula Rego e Robert Mapplethorpe –, il percorso negli spazi di Leonard Street esplora l’evoluzione della figura del cane nella cultura visiva, e i suoi diversi ruoli.
I cani nella storia dell’arte
Le prime illustrazioni di cani risalgono all’età del bronzo, tra pitture murali, statue, giocattoli e ceramiche ritrovati in tutto il mondo, dall’India all’Europa. Gli antichi Greci, e poi soprattutto i Romani, favorirono dunque i cani come animali domestici, guardiani e compagni in guerra e a caccia: molte le raffigurazioni del cane di Ulisse, Argo (l’unico a riconoscerlo una volta tornato a casa), oltre a mosaici e rilievi di uso comune, come nel caso del Cave Canem di Pompei o delle numerose epigrafi funerarie dedicate ai cani giunte fino a noi. Durante il Medioevo, i cani simboleggiavano fede e lealtà, anche coniugale, come nel Ritratto dei coniugi Arnolfini di Jan van Eyck, e spesso venivano ritratti in ambito aristocratico in contesti venatori (comparendo anche nell’araldica di mezza Europa). Dal Rinascimento all’Età Moderna i cani sono stati omaggiati a ogni latitudine – con esempi che vanno dai seicenteschi Netsuke giapponesi ai buffi Dogs Playing Poker, realizzati in undici varianti dall’americano Cassius Marcellus Coolidge a fine Ottocento –, fino a diversi esempi anche nel contemporaneo, come nel caso del famoso bassotto Lump di Picasso.
La mostra Dog Days of Summer a New York
Con dipinti, sculture, disegni, stampe e fotografie dal 1915 a oggi, Dog Days of Summer offre (fino al 23 agosto 2024) un viaggio attraverso le interpretazioni canine di 47 artisti tra affermati ed emergenti, con toni ora umoristici, ora formali, ora introspettivi e commoventi: ne emerge un grande ritratto collettivo, che restituisce un rapporto spesso divertente e affettuoso. Che si ritrova in galleria: tra condizionatore, ciotole d’acqua e biscottini, i cani sono i benvenuti, ovviamente assieme ai loro accompagnatori.
Giulia Giaume
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