Nella galleria di Hauser & Wirth nel Somerset è spuntato un bar d’artista firmato da Dieter Roth
Il bar d’artista ideato da Dieter Roth rinasce nella campagna inglese grazie a suo nipote Oddur, per celebrare i dieci anni dall’arrivo di Hauser & Wirth nella ex fattoria di Durslade
Un bar d’artista nella campagna inglese, da scoprire nella tenuta di Hauser & Wirth, nel Somerset. La galleria fondata nel 1992 a Zurigo da Iwan e Manuela Wirth e Ursula Hauser (a loro si è aggiunto nel 2000 il socio e co-presidente Marc Payot), oggi potenza del mercato dell’arte che presidia con diverse sedi internazionali, inaugurava il suo spazio presso la Durslade Farm nel 2014, recuperando i locali di un ex caseificio del XVIII Secolo sulle colline del sud-ovest dell’Inghilterra.
La galleria di Hauser & Wirth nel Somerset
Da subito, l’insolita “galleria” si popolò di interventi d’arte contemporanea, opere site-specific realizzate, tra gli altri, da Subodh Gupta, Paul McCarthy, Paul McCarthy. A circa tre ore di macchina da Londra, Hauser & Wirth proponeva quindi un progetto ambizioso nel coniugare arte e natura rurale, con la collaborazione di paesaggisti, artisti e dell’architetto argentino Louis Laplace. Si pensò allora di dotare la tenuta di un ristorante con bar e di un centro di formazione per le arti e il giardinaggio, a “corredo” degli spazi espositivi.
Dieci anni di Hauser & Wirth Somerset. La mostra di Phyllida Barlow
Dieci anni dopo, la galleria festeggia l’anniversario del progetto con la mostra Phyllida Barlow. unscripted (fino a gennaio 2025), a cura di Francis Morris, che ripercorre in parte la storia del luogo: fu proprio una mostra (GIG) dell’artista scomparsa nel 2023 a inaugurare nel 2014 lo spazio nel Somerset. L’esposizione del decennale mette insieme diverse sculture di Barlow, allestite tra interni e giardini, utilizzando per la prima volta anche il granaio della vecchia fattoria.
Ma non è tutto. In concomitanza con l’apertura della mostra, Hauser & Wirth ha voluto recuperare anche un altro pezzo della sua storia.
Il Roth Bar di Dieter Roth
Nasce così l’idea di riproporre nel Somerset una versione aggiornata del Roth Bar presentato per la prima volta nel 1997 a Zurigo dall’artista svizzero Dieter Roth, in occasione della sua prima mostra nella sede d’origine della galleria. Roth propose allora l’installazione di un bar perfettamente funzionante, componente essenziale di una performance che traeva origine dalla registrazione delle conversazioni degli spettatori/avventori. Da allora, il Roth Bar è diventato un’opera itinerante, con la complicità del figlio Bjorn e dei nipoti – Oddur ed Einar – dell’artista, scomparso nel 1998.
Già tra il 2022 e il ’23, Hauser & Wirth ne aveva ospitato una rivisitazione effimera a St. Moritz.
Il nuovo Roth Bar nel Somerset, firmato Oddur Roth
Ma nel Somerset, dove il primo ristorante della struttura (Roth Bar and Grill) ha omaggiato l’esperimento sin dal 2014 (per realizzarlo, già allora, furono chiamati Bjorn e Oddur Roth), il progetto si trasforma ora in un’esperienza permanente, a beneficio dei visitatori della galleria. Il vecchio ristorante è stato ripensato negli ultimi mesi da Oddur Roth, durante una residenza artistica alla Durslade Farm, protrattasi da gennaio ad aprile 2024. Con il suo team di lavoro, Roth ha preso spunto dalla storia della fattoria per realizzare un’installazione che includesse materiali e oggetti legati al luogo, come da filosofia che ispirò l’intuizione del nonno. Lo spazio, quindi, incorpora monitor che mostrano video di bar precedenti, strumenti musicali e scarti di falegnameria. “È un luogo in cui l’arte si fonde con la vita, mettendo in discussione il rapporto tra la sua funzione e il suo status di opera d’arte”, spiega Roth. Accanto, una seconda installazione interattiva, concepita come una porta girevole ispirata all’opera Allerweltsbild Dieter Roth di Björn Roth (oggi nella Brasserie della stazione centrale di Basilea).
Livia Montagnoli
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