Al MAXXI una mostra con le opere dai depositi degli altri musei di Roma con allestimento spettacolare
Si chiama “Passeggiate Romane” il nuovo progetto espositivo sperimentale inaugurato al museo d'arte contemporanea. Il percorso porta alla luce tutte le meraviglie nascoste di Roma con un allestimento firmato da uno scenografo italiano tre volte premio Oscar
Dopo aver inaugurato la retrospettiva su Giovanni Anselmo e aver annunciato la collaborazione con l’azienda di trasporti ATAC per la rinnovata stazione della Metro A Vittorio Emanuele che porta la firma di Esther Stocker (artista presente anche nella mostra record Ambienti 1956 – 2010), il Museo MAXXI di Roma annuncia l’apertura di un nuovo – e sperimentale – progetto espositivo dal titolo Passeggiate Romane, visibile sino al 10 novembre 2024. Il titolo è preso in prestito dall’omonimo libro di Stendhal del 1829 e si ispira ai Racconti romani di Alberto Moravia e di Jhumpa Lahiri e intende portare alla luce tutte le meraviglie nascoste di Roma con un allestimento scenografico firmato dal tre volte premio Oscar Dante Ferretti (Macerata, 1943),ospitando opere e reperti dei depositi di Galleria Borghese, Musei Capitolini e La Galleria Nazionale.
La mostra “Passeggiate Romane” al Museo MAXXI di Roma
Strade, piazze e viottoli avvolti dalla tipica atmosfera della Città Eterna prendono forma nella Galleria 1 del museo, restituendo al pubblico la bellezza antica e la complessità contemporanea in un eclettico tableau vivant. La passeggiata inizia con il Natale di Roma di Franco Angeli a cui segono tavolini di una tipica trattoria affiancati dall’opera Intermittenze di Toti Scialoja. Scene urbane con tanto di graffiti, lampioni, serrande e macchine parcheggiate fanno da sfondo a opere al neon come Antinebbia di Laura Grisi e a presenze come il Ritratto di Papa Giulio II – copia da Raffaello Sanzio –, a cui si aggiungono meravigliose vedute del Colosseo e della Basilica di Massenzio realizzate dal Canaletto, una scena di battaglia del Cavalier d’Arpino e il Ponte Sant’Angelo Wrapped di Christo. C’è spazio anche per i miti e le leggende come: Il Giudizio di Paride attribuito a Francesco Crescenzi, Giuditta con la testa di Oloferne di Fede Galizia, Lucrezia di Giovanni Andrea Sirani (tutti prestiti della Galleria Borghese), che entrano in dialogo con la Meditazione d’après de La Tour di Luigi Ontani, l’Autoritratto con testa di Minerva di Giorgio de Chirico e Tromp di Valerio Adami, provenienti da La Galleria Nazionale. La mostra si chiude con delle vetrine di una Galleria d’arte dove è esposto il Rapporto sulla paura di Achille Perilli, mentre in una grande piazza su cui si affacciano i tavolini di un caffè, tra un’apecar e dei cassonetti, si incontrano la grande sfera di Luca Patella e tre monumentali sculture in pietra di Lorenzo Guerrini, contrapposte ai resti di un tempio romano.
La città di Roma in mostra al MAXXI: tra racconti e sperimentazioni espositive
“‘Passeggiate Romane’ è un formato di mostra inedito, un set cinematografico come allestimento per celebrare un dialogo universale tra le arti”, spiega il direttore artistico del MAXXI Francesco Stocchi. “Il progetto espositivo presenta una prospettiva sovrastorica così caratteristica della città di Roma attraverso una lettura dinamica degli spazi”. Ad affiancare la mostra un ricco programma di appuntamenti, iniziative e incontri di approfondimento che verrà inaugurato il 16 luglio con il suggestivo racconto della Roma contemporanea di Michele Masneri che presenterà il suo ultimo romanzo Paradiso, a cui seguiranno visite guidate gratuite e aperture serali (consultabili sul sito).
Parola allo scenografo Dante Ferretti
“Quando sono stato contattato dal MAXXI per scenografare la mostra ‘Passeggiate Romane’ ho capito subito che, finalmente, avrei avuto la possibilità di realizzare un’idea su Roma che ho in mente da molto tempo”, spiega lo scenografo Dante Ferretti. “Roma – Arte: questo connubio è uno dei miei pensieri ricorrenti degli ultimi anni tanto che gli ho anche dedicato una serie di quadri che sono nel mio studio a Cinecittà. Roma è arte, Roma e l’arte, l’arte a Roma. Da qui l’idea che le ‘Passeggiate Romane’ non siano necessariamente percorsi l’interno di un museo ma che siano passeggiate in una via, una piazza, uno scorcio caratteristico di quell’opera d’arte a cielo aperto che è la nostra Capitale”. Ne consegue un viaggio veritiero che rispecchia tanto le bellezze quanto le pecche della Città Eterna, tra opere d’arte e macchine posteggiate dove non dovrebbero, secchioni dell’immondizia stracolmi e scritte variopinte che imbrattano parte della galleria espositiva del museo.
Valentina Muzi
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