Recanati dedica una mostra omaggio all’artista Alberto Garutti dopo un anno dalla morte
Si intitola “Caro Alberto” e riunisce centinaia di cartoline d'artista realizzate da ex studenti e dai visitatori. Parole, immagini e poesie vestono le pareti di Spazio Tempesta, salutando ancora una volta l'“artista infinito del paesaggio e delle relazioni”
Nato a Galbiate (in provincia di Lecco) nel 1948, Alberto Garutti è scomparso a giugno del 2023 a Milano. Noto per i suoi progetti di arte pubblica, intesa come azione per mettere in relazione linguaggi artistici, comunità e istituzioni del territorio, Garutti ha sempre creduto nel dialogo e nel confronto, applicandoli sia nella sua ricerca artistica sia nel suo metodo di insegnamento in accademia forgiando molti degli autori che oggi sono protagonisti delle dinamiche del mondo dell’arte italiano.
A poco più di un anno dalla sua morte, parte dei suoi ex studenti e altri colleghi tornano a rendere omaggio a Garutti con Caro Alberto, mostra ospitata nelle sale di Spazio Tempesta a Recanati sino al 29 settembre. Il progetto espositivo porta la firma del curatore Giacinto di Pietrantonio e riunisce centinaia di cartoline d’artista che dedicano parole, poesie, immagini e fotografie al professore e amico Albero Garutti.
La mostra “Caro Alberto” da Spazio Tempesta a Recanati
La mostra di cartoline nasce dal confronto che Garutti instaurava con gli artisti con cui entrava in contatto, molti dei quali erano suoi studenti. Questi, dopo la sua morte, si sono ritrovati a disquisire dell’artista nella chat WhatsApp Condominio Garutti, attiva ancora oggi per ricordarlo e omaggiarlo. Pensieri che da uno scambio digitale passano a quello “reale” riprendendo l’antica pratica di scrivere e inviare cartoline postali raccogliendo quelle realizzate da Ettore Favini, Francesco Fossati, Paola Gaggiotti, Stefania Galegati, Alberto Guidato, Giovanni Kronenberg, Claudia Losi, Lorenzo Lotto, Micol Magni, Gian Maria Marcaccini, Beatrice Marchi, Franco Marconi, Melinda Mauri, Carmen Mazza, Sabrina Mezzaqui, Mattia Montemezzani, Sabrina Muzi, Gabriele Negro, Nessy1, Alessandra Occa, Leonarda Pagnamenta, Sabrina Pecci, Diego Perrone, Luca Pozzi e molti altri ancora.
Anche il pubblico omaggia Alberto Garutti nella mostra a Recanati
Oltre a ospitare cartoline d’autore, per tutta la durata della mostra Caro Alberto saranno messe a disposizione anche cartoline in bianco e nero per coloro che vogliono scrivere e dedicare un pensiero al Garutti. A conclusione della mostra, tutte saranno riunite in una collettiva scatola – opera e donata all’Archivio Alberto Garutti.
La mostra “Caro Alberto” da Spazio Tempesta a Recanati. Parola al curatore Giacinto di Pietrantonio
“Alberto Garutti è stato un artista significativo non solo per l’arte, ma anche per l’insegnamento dell’arte, cosa di cui però diceva che non si può insegnare”, spiega il curatore Giacinto di Pietrantonio nel suo testo di accompagnamento alla mostra. “La discussione dell’arte era al centro della sua poetica nelle scuole in cui ha insegnato, o meglio militato. La sua era una militanza che non faceva nessuna differenza tra il dentro e il fuori e difatti la discussione era al centro della sua arte pubblica fatta di installazioni, opere nate da e con le discussioni con i cittadini a cui l’opera era destinata”.
Valentina Muzi
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