Alla Reggia di Caserta la mostra dell’artista Marco Bagnoli sui meccanismi della natura e dell’universo

Riprende le parole scritte da Luigi Vanvitelli sulla prima pietra del palazzo reale la mostra “La pietra il sol riveggia” del pittore e scultore Marco Bagnoli allestita nel cortile e nella Gran Galleria

È un artista scienziato Marco Bagnoli (Empoli, 1949) che con una laurea in chimica è una presenza singolare e significativa nel panorama artistico internazionale, tanto che la sua ultima mostra La pietra il sol riveggia, in corso fino al 23 settembre 2024 nel cortile e nella Gran Galleria della Reggia di Caserta, “è una sorta di viaggio, delle idee, delle visioni, nel tempo e nello spazio, verso una maggiore comprensione dei meccanismi della natura e dell’universo”, racconta la curatrice Marina Guida. 

Marco Bagnoli in mostra alla Reggia di Caserta

La scelta del titolo richiama le esatte parole che Luigi Vanvitelli nel XVIII Secolo scrisse sulla prima pietra del palazzo reale, un auspicio di persistenza, memoria e rinnovamento. L’esposizione, organizzata dalla galleria Giorgio Persano e da Studio Trisorio nell’ambito del bando di valorizzazione partecipata della Reggia di Caserta, presenta il progetto site-specific Locus Solis, un’installazione alta quasi cinque metri composta da un vaso che ruota su se stesso e il cui titolo è un’assonanza all’opera letteraria Locus Solus di Raymond Roussel. Nelle sale espositive della Gran Galleria, invece, sono esposte undici sculture tra cui Nel Paesaggio di Xvarnah del 2019, Aleph del 1997 e Origine del 1992, composte da fili d’oro, ceramiche, alabastro e vetro.

Marco Bagnoli in mostra alla Reggia di Caserta. L’artista

Marco Bagnoli ha partecipato alla Biennale di Venezia nel 1982, 1986 e 1997 e a documenta Kassel nel 1982 e nel 1992, oltre al Sonsbeek di Arnhem nel 1986. Alle personali presentate presso prestigiose istituzioni quali De Appel di Amsterdam (1980 e 1984), il Centre d’Art Contemporain Genève (1985), il Musée Saint-Pierre Art contemporain di Lione (1987), il Magasin di Grenoble (1991), il Castello di Rivoli (1992), il Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato (1995), il Madre di Napoli (2015) e il Museo del Novecento di Milano (2022), si sono anche intervallati passaggi in altrettanti grandi musei, dalla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma al Centre Georges Pompidou di Parigi.

Marco Bagnoli in mostra alla Reggia di CasertaMarco Bagnoli in mostra alla Reggia di Caserta. Parola alla curatrice

L’approccio che compie l’artista, e che denota l’interezza del suo lavoro, è certamente di stampo filosofico, nonché scientifico, connotato per un simbolismo molto forte che poggia sulla riflessione attorno ai concetti di luce, di pietra e della reciproca contaminazione”. continua Guida. “La mostra è un auspicio di persistenza, memoria e rinnovamento. Nel tempo e nello spazio. Un invito al visitatore sia della Reggia, sia della mostra a sostare, ma anche ad avanzare, sull’arco di un movimento che per paradosso è anche stasi. Necessario star nella memoria per potersi sporgere sul futuro”.

Caterina Angelucci 

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Caterina Angelucci

Caterina Angelucci

Caterina Angelucci (Urbino, 1995). Laureata in Lettere Moderne con specializzazione magistrale in Archeologia e Storia dell’arte presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Dal 2018 al 2023 si è occupata per ArtsLife di contenuti e approfondimenti per la sezione…

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