In vacanza a Montecarlo? Sul lungomare c’è la mostra che racconta l’oasi culturale saudita di AlUla
È sulla promenade du Larvotto “AlUla: A tapestry of Creativity” che attraverso gli scatti di fotografi internazionali rivela i tesori geologici, archeologici e artistici della città di AlUla in Arabia Saudita
Sono Moath Alofi, Huda Beydoun, Lance Gerber, Catherine Gfeller, M’hammed Kilito, Prince Michel de Yougoslavie, Matthieu Paley e Robert Polidori i protagonisti dell’ultimo progetto presentato da Arts AlUla per promuovere l’oasi paesaggistica e culturale di AlUla per cui, dal 2017, il regno saudita investe pesantemente affinché sia meta turistica internazionale: tra le varie attività comprese nel programma Saudi Vision 2030 (il piano strategico che mira a ridurre la dipendenza dal petrolio e diversificare l’economia del Paese sviluppando i settori di servizio pubblico, come l’istruzione, l’intrattenimento e, appunto, il turismo), l’AlUla Arts Festival e l’AlUla Design Gallery, mentre per quanto riguarda rassegne di Land Art il più celebre Desert X e il Wadi Al Fann (che comprendendo tutta una serie di canyon desertici per oltre dieci chilometri per sei mira a diventare appuntamento imprescindibile della Land Art a livello globale, non a caso nel progetto è stata coinvolta l’ex storica direttrice della Whitechapel di Londra Iwona Blazwick). Ma i progetti promossi escono anche dall’Arabia Saudita e dal 3 agosto al 3 settembre 2024 sulla Promenade du Larvotto del Principato di Monaco è possibile visitare AlUla: A tapestry of Creativity, tutti i giorni e a tutte le ore.
AlUla e il racconto di otto fotografi internazionali
Si tratta di una mostra di fotografia contemporanea, ideata con l’obiettivo di raccontare attraverso lo sguardo di otto fotografi internazionali i tesori geologici, archeologici e artistici di AlUla, città (o meglio oasi) situata a nord-ovest del regno saudita, lungo quella che fu la Via dell’Incenso, per millenni crocevia di civiltà e scambi culturali. “AlUla: A Tapestry of Creativity è una perfetta testimonianza della capacità che AlUla ha di ispirare nuove generazioni di artisti locali e internazionali, nonché di essere veicolo per portare l’arte e gli artisti sauditi sul palcoscenico internazionale. Il Principato di Monaco è sempre stato un luogo in cui l’arte prospera e che sostiene i nuovi talenti, risultando il punto di partenza ideale per la prima mostra fotografica pubblica di Arts AlUla fuori dal Regno dell’Arabia Saudita”, commenta Nora Aldabal, Executive Director of Arts and Creative Industries, Royal Commission for AlUla.
AlUla e la mostra nel Principato di Monaco
Così, sulla Promenade du Larvotto, l’esposizione a cielo aperto riunisce artisti sauditi e non che hanno avuto la possibilità di vivere esperienze di residenza, progetti commissionati e anche visite indipendenti ad AlUla, di cui hanno catturato e ora restituiscono al pubblico l’atmosfera, fatta di storia, meraviglie geologiche e calde luci desertiche. Sono ventiquattro gli scatti realizzati, esposti su pannelli da 3×2 metri, che grazie a tripodi posti nei punti di accesso alla mostra sono introdotti ai visitatori mediante QR code, con anche accesso al catalogo digitale.
Parola alla curatrice Nora Aldabal
“Gli artisti intendono evocare la bellezza stratificata di una regione in cui patrimonio culturale, tradizione e modernità coesistono armoniosamente. La mostra mette in evidenza le diverse espressioni artistiche e gli approcci tecnici, riflettendo il passato, il presente e il futuro di AlUla. In questo modo Arts AlUla si impegna nel sostegno e nella promozione delle comunità creative per portare l’arte saudita sul palcoscenico internazionale, contribuendo parallelamente a far conoscere AlUla nel mondo e a sviluppare nuove opportunità di lavoro a lungo termine per la prossima generazione di artisti, dove le donne ricopriranno un ruolo di grande importanza”, conclude Nora Aldabal.
Caterina Angelucci
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