L’installazione di Yayoi Kusama per la metro di Londra. A Liverpool Street i suoi pois diventano sfere in acciaio

L’artista giapponese è l’ultima di una serie di grandi artisti coinvolti nel progetto Crossrail Art, che ha portato l’arte pubblica nelle stazioni della “nuova” Elizabeth Line. “Infinite Accumulation” è il titolo dell’opera monumentale che ora introduce all’ingresso di Liverpool Street

L’ultimo traguardo raggiunto dalla Crossrail Art Foundation di Londra era probabilmente anche il più atteso. Nella città percorsa da innumerevoli linee della metropolitana e ferroviarie, la “viola” Elizabeth Line ha inaugurato nel 2022, con quasi quattro anni di ritardo rispetto al piano originale e una spesa di 19 miliardi di sterline. Dedicata alla (compianta) Regina Elisabetta per il suo giubileo di platino, la Crossrail Est-Ovest arrivava così a connettere con oltre cento chilometri di binari l’aeroporto di Heathrow e Reading (a ovest) ad Abbey Wood (nel sud-est) e Shenfield (a est), tagliando il centro urbano e aggiungendo dieci nuove stazioni alla già fittissima rete di trasporti pubblici londinese.

L’arte pubblica nelle stazioni dell’Elizabeth Line di Londra

Un progetto che sin dall’inizio ha contemplato il coinvolgimento di artisti britannici e internazionali con l’intenzione di portare l’arte pubblica all’interno e intorno alle principali stazioni della capitale inglese, secondo un modello sempre più diffuso nelle più grandi città del mondo (si pensi all’impegno decennale di Napoli – ultima inaugurata è la stazione sottomarina San Pasquale – o ai reiterati interventi nelle stazioni della tentacolare rete newyorkese).
Tra i nomi coinvolti a Londra, Spencer Finch (a Paddington), Darren Almond (a Bond Street), Douglas Gordon (a Tottenham Court Road), Richard Wright (a Tottenham Court Road), Simon Periton (a Farringdon), Conrad Shawcross (a Liverpool Street), Chantal Joffe (a Whitechapel) Michal Rovner (a Canary Wharf) e Yayoi Kusama (a Liverpool Street).

yayoi kusama infinite accumulation 2017 rendering courtesy yayoi kusama L’installazione di Yayoi Kusama per la metro di Londra. A Liverpool Street i suoi pois diventano sfere in acciaio
Yayoi Kusama, Infinite Accumulation, 2017, rendering. Courtesy Yayoi Kusama

L’installazione di Yayoi Kusama a Liverpool Street

Proprio l’artista giapponese, classe 1929, mancava all’appello con l’installazione disegnata per “accompagnare” il tragitto verso l’ingresso della stazione di Liverpool Street, inaugurata – come tappa conclusiva dell’ambizioso progetto – nella mattinata del 7 agosto 2024. Con Infinite Accumulation, come si intitola l’opera, Kusama ha scelto di tradurre i suoi peculiari “polka dots” in sfere scultoree in acciaio inossidabile, che “fluttuano” in aria collegate tra loro da un filo anch’esso in acciaio, a coprire un’area estesa per un centinaio di metri. L’effetto è quello di una scenografica serpentina che incornicia l’ingresso della più frequentata stazione della metropolitana di Londra, con le sfere – lucidissime – che riflettono quanto succede intorno. L’installazione, che raggiunge i 10 metri d’altezza, è la prima opera d’arte pubblica permanente di Yayoi Kusama nel Regno Unito, e la più grande che abbia mai realizzato. Nell’idea dell’artista, che trova nel processo grafico di accumulazione (di pois, innanzitutto) la migliore traduzione visiva dell’infinito, nel lavoro di Londra “le sfere simboleggiano l’unicità delle personalità individuali, mentre il supporto curvilineo che le collega ci permette di immaginare la struttura sociale sottostante”.

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Yayoi Kusama, Pumpkin, 2024 © YAYOI KUSAMA. Courtesy Ota Fine Arts, Victoria Miro, and David Zwirner. Photo George Darrell

Yayoi Kusama alle Serpentine Galleries

In città, l’artista giapponese è protagonista per tutta l’estate (e fino al 3 novembre) anche negli spazi all’aperto delle Serpentine Galleries, dove lo scorso 9 luglio è stata svelata una grande scultura raffigurante la sua caratteristica zucca giapponese decorata a pois. Pumpkin, alta 6 metri e larga 5,5 metri, è stata installata temporaneamente presso il Round Pond dei Kensington Gardens, per dialogare con la natura circostante. Si tratta della scultura in bronzo più alta mai realizzata dall’artista, che a Londra, evidentemente, non ha timore di osare con le misure.

Livia Montagnoli

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