Record per Palazzo Magnani a Reggio Emilia: i successi del 2023 e le prossime mostre
Dopo un’annata di grandi soddisfazioni, la Fondazione Palazzo Magnani si prepara a un autunno caldissimo, con la sfida futura di incentivare il turismo culturale commissionando ad artisti internazionali grandi opere per il territorio
Dopo il successo della stagione appena conclusa, Palazzo Magnani è pronto a ripartire, forte di una grande spinta e dell’appoggio di una nuova amministrazione volenterosa. “La contemporaneità è al centro della programmazione” spiega in conferenza stampa il neo sindaco Marco Massari “in particolare la contaminazione tra arte e spazi rigenerati. Le mostre di Palazzo Magnani sono collocate nel tessuto produttivo della nostra città”. Proprio questo collegamento ha fatto sì che la Fondazione sia divenuta ormai un marchio solido per l’arte contemporanea emiliana e non solo. “Merito del grande lavoro di questi anni che si è nutrito di una sinergia ottimale tra Comune e Provincia” sottolinea il Presidente della Provincia Giorgio Zanni “La Fondazione ha ottenuto risultati evidenti con un bilancio che sfiora i 3 milioni di euro”.
Il 2023 della Fondazione Palazzo Magnani: il report
“Sono Presidente della Fondazione da circa un anno” ha continuato Maurizio Corradini “annata straordinaria, con una reputazione che ha valicato i limiti territoriali e ci ha consentito di chiudere il bilancio con un piccolo utile di 10.578 euro, incrementando ulteriormente il patrimonio netto, che raggiunge i 162.515 euro“. Numerosi gli elementi positivi riscontrati dal report 2023: oltre alla crescita complessiva delle presenze, l’attenzione delle fasce più giovani e l’adesione ad Art Bonus che ha segnato un cambio di passo, come sostiene il direttore Davide Zanichelli: “La mostra “Felicitazioni! CCCP. Fedeli alla Linea. 1984-2024”, curata direttamente dalla band e allestita ai Chiostri di San Pietro, è stata una scommessa vinta, poiché non è mai stata fatta prima un’esposizione del genere a livello quantitativo. Grazie ad Art Bonus poi dal 2023 le imprese possono affiancare Palazzo Magnani ricevendo un incentivo fiscale. Basti pensare che ogni euro di Fotografia Europea ne ha generati quattro.” Il report del bilancio consuntivo cita infatti “un 30% in più sul 2022 sia per visitatori che per introiti“.
I progetti per l’autunno 2024 di Palazzo Magnani
Per l’autunno sarà mantenuto un alto profilo su cui il comitato scientifico sta già lavorando, con un’attenzione particolare ai Chiostri di San Pietro, vero e proprio spazio-gioiello nel cuore della città: nei prossimi tre anni, grazie ai fondi ATUSS, a partire da qui si ambisce a posizionare Reggio Emilia come Città della Cultura contemporanea, invitando artisti internazionali. Ma a inaugurare le esposizioni autunnali è lo storico Palazzo da Mosto con una retrospettiva di Luciano Bertoli (Reggio Emilia, 1940) – Frattempo. La curva di Mandelot, dal 21 settembre–uno dei pittori più significativi del secolo scorso, a cura di Martina Corgnati, che segna un legame tra arte e scienza matematica attraverso i frattali. Proprio questa sede espositiva sarà protagonista della stagione, con l’appoggio della Fondazione Manodori che vi risiede, con una personale di Davide Benati (Reggio Emilia, 1949), Encantadas, a cura di Walter Guadagnini, in cui saranno esposti materiali a partire dagli Anni ’80 e taccuini di viaggio.
David Tremlett ai Chiostri di San Pietro
Il 22 ottobre 2024 si prosegue con David Tremlett (Dartford, 1945), con opere inedite ai Chiostri per la mostra Another step a cura di Marina Dacci, e un lavoro site-specific in un ex mangimificio, The organ pipes, per portare l’arte contemporanea in un luogo recentemente restituito alla collettività, a segnare l’inizio di un progetto triennale che ospiterà nel capoluogo emiliano grandi nomi contemporanei.
Francesca Baboni
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