La Casa degli Artisti di Milano apre i suoi 11 atelier al pubblico: happening e open studio
Si aprono giorni ricchi di performance, talk e happening, con studi aperti per tutti gli artisti residenti nel centro culturale milanese nel quartiere di Brera
Dopo la pausa estiva, Casa degli Artisti di Milano ricomincia la stagione artistica con la nuova iniziativa Open House, che consiste nell’apertura di tutti i suoi 11 atelier al pubblico dal 10 al 15 settembre. Saranno giorni ricchi di performance, talk, happening e open studio di tutti gli artisti residenti che potranno, così, mostrare il frutto del proprio lavoro che si conclude proprio in quei giorni all’interno del centro culturale meneghino.
Come funziona Casa degli Artisti
Casa degli Artisti è un edificio progettato ai primi del Novecento che, in origine, ospitava il lavoro dei pittori di Brera. Ora è un centro di residenza artistica internazionale con spazi espositivi, atelier e bistrot che dal 2020 offre spazi di lavoro individuali e collettivi, supporto produttivo, tecnico e organizzativo per lo sviluppo e la realizzazione di progetti. Ogni anno il centro avvia percorsi residenziali, ai quali si può accedere su invito o attraverso open call, senza vincoli di età, nazionalità e disciplina: una doppia modalità di accesso che permette di mettere insieme artisti di generazioni diverse, e di favorirne il confronto.
Gli Atelier aperti al piano terra
Proprio la modalità su invito è quella che sarà visibile al pubblico, mostrando in ogni piano della casa il lavoro di ogni artista, focalizzato su una specifica disciplina o interdisciplinare, con particolare attenzione a nuove modalità di interazione con i pubblici delle arti e delle culture contemporanee. Con una programmazione che sarà ogni giorno diversa. Si comincia al piano terra dove è allestita la mostra La memoria delle cose di Luca Coser che ruota intorno a un polittico di cinque dipinti di grandi dimensioni, più un ciclo di carte/studio direttamente collegate alle opere su tela: qui, durante l’opening di martedì 10 a partire dalle 20, Dario Buccino presenterà una performance di arte sonora, frutto delle sue prove aperte di composizione e improvvisazione con il pubblico.
Gli Atelier aperti al primo piano
Al primo piano, Martina Mura, vincitrice della Coppa Luigi del Premio Nocivelli, presenterà il suo progetto Bancadati: un archivio di semi raccolti negli anni durante i cammini, che si propone di creare una piccola mappatura delle aree verdi di Milano. Sullo stesso piano, Roberto Rup Paolini – artista con background nel cinema, che combina video e pittura – svilupperà un’installazione immersiva multidisciplinare sul tema del dormiveglia. Ancora al primo piano, Isabella Nazzarri e Anna Caruso che parteciperanno alla prossima edizione di Festival Maestrale, presenteranno Paesaggi Liquidi, un’esperienza immersiva con installazioni su diversi livelli che coinvolgeranno lo spettatore in un’interazione di movimento. L’atelier recentemente intitolato a Hidetoshi Nagasawa, sempre al primo piano, ospiterà la residenza di Margherita Morgantin che per l’Open House realizzerà un’installazione di accoglienza/trasformazione che mette insieme elementi del paesaggio e segnali tecnici raccolti nei sopralluoghi di manutenzione e riparazione dei treni.
Gli atelier aperti al secondo piano della Casa degli Artisti di Milano
L’atelier al secondo piano è diventato una fucina creativa di opere realizzate con varie tecniche artistiche dei linguaggi della street art: dalla stencil art al paste-up, sticker, poster art, graffiti writing, installazioni. Tre artisti urbani (Marco Teatro, Luca Di Maggio, Pablo Pinxit) collaboreranno con i producer e compositori Mamakass in una residenza artistica, creando un racconto evolutivo di musica e immagini radicato nelle culture urbane degli anni ’90, che culminerà nell’happening di urban art e musica denominato Under the 2nd floor. Infine, sempre al secondo piano, Gino Lucente, artista visuale sperimentatore di diversi media, compositore e performer musicale, offrirà al pubblico una performance musicale del gruppo art/rock da lui fondato King Tongue.
Claudia Giraud
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