L’artista Cesare Pietroiusti incide un disco con tutti i suoni prodotti dalle cadute di oggetti
Si intitola “Newton” l'opera sonora realizzata dal performer romano per XONG collection – dischi d'artista, e raccoglie tutti i rumori causati dalla caduta di oggetti (accidentali o meno), accompagnati da un racconto dell'accaduto
Un’epopea della caduta: così potremmo definire Newton, il disco inciso da Cesare Pietroiusti (Roma, 1955) per XONGcollection – dischi d’artista. Da sempre interessato alle piccole situazioni che animano la nostra quotidianità (come pensieri e piccole ossessioni), l’artista si è focalizzato per la realizzazione di questo lp sugli effetti collaterali, gli errori, i fallimenti, le cadute (accidentali o meno) di oggetti comuni, definendoli dei micro-traumi che “pur nella loro disarmante e ordinaria banalità”, spiega Pietroiusti, “ci rammentano la nostra soggezione – che è al tempo stesso adattamento e contrasto, utilizzo e fallimento – alla forza di gravità”.
“Newton” di Cesare Pietroiusti per XONG collection – dischi d’artista
Per circa due mesi, Cesare Pietroiusti ha registrato con un microfono collegato a un piccolo registratore portatile – per lo più tenuto attaccato alla cintura dei pantaloni – il suono prodotto da tutte le cadute di oggetti provocate, direttamente o indirettamente, dall’artista, coinvolgendo monete, capi di vestiario, utensili, chiavi e tappi di bottiglie. Una raccolta di rumori, scivolate e tonfi che sono raccolti sul lato A del disco Newton, mentre sul lato B sono riuniti i racconti dettagliati degli eventi, una cronaca fatta ‘sul posto’ coinvolgendo chi ascolta in un’esperienza nota e ineludibile quanto la legge di gravitazione universale newtoniana.
Il disco di Cesare Pietroiusti: tra opera sonora e “mail art”
L’uscita di Newton è su vinile bianco, in edizione limitata e numerata di 150 copie, assieme a una tiratura di 30 collector’s edition ciascuna delle quali sarà spedita direttamente dall’artista, come un’opera di mail art, imbustata in un packaging unico per ogni copia e realizzato specificamente per questa occasione.
XONG collection: il progetto
Si chiama Xong la collana di dischi d’artista prodotta da Xing, che raccoglie le ricerche artistiche legate al variegato mondo della performatività. La collana esplora e traccia una geografia di artisti transmediali, i quali trattano il campo sonico come una delle piattaforme in cui sperimentare la loro immaginazione. Ad inaugurare la nuova etichetta nel 2021 è stato Once More del raggruppamento performativo Kinkaleri con l’artista e fotografo Jacopo Benassi, a cui poi si è aggiunto Martellate. Scritti fighi 1990 – 2020, la raccolta di Marcello Maloberti lette da Lydia Mancinelli, compagna di scena e di vita di Carmelo Bene. Ogni disco prodotto è in edizione numerata e il vinile diventa uno spazio dove prende forma il gesto attraverso la ricerca sonora.
Valentina Muzi
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