La nuova installazione della Fondazione No Man’s Land in Abruzzo 

In occasione della seconda edizione di “Cantiere Aperto”, la fondazione d'arte degli galleristi Mario Pieroni e Dora Stiefelmeier si arricchisce di un'opera sensoriale realizzata a quattro mani da Michelangelo Lupone e Licia Galizia 

In Abruzzo, nella località contrada Rotacesta di Loreto Aprutino, ha preso forma per il secondo anno la rassegna d’arte contemporanea, musica e poesia Cantiere Aperto. Questo è l’evento più rappresentativo di un’intensa programmazione annuale messa a punto dalla Fondazione No Man’s Land, nata a maggio del 2016 da un’idea dall’architetto Yona Friedman ed i galleristi Mario Pieroni e Dora  Stiefelmeier, e che si sviluppa tra ulivi e vigneti.
Ad inaugurare la rassegna lo scorso sabato 14 settembre 2024 è stata Al vento, la nuova installazione di Michelangelo Lupone e Licia Galizia che entrerà a far parte della ricca collezione di opere ambientali della Fondazione No Man’s Land.

Inaugurazione Cantiere Aperto 2024 a No Man_s Land, da sx Miriam Di Francesco, Bruna Esposito, Dora Stefelmeier, Mario Pieroni, Nicola Mattoscio, Renato Mariotti, ph Gino Di Paolotif
Inaugurazione Cantiere Aperto 2024 a No Man_s Land, da sx Miriam Di Francesco, Bruna Esposito, Dora Stefelmeier, Mario Pieroni, Nicola Mattoscio, Renato Mariotti, ph Gino Di Paolotif

L’installazione di Michelangelo Lupone e Licia Galizia per la Fondazione No Man’s Land in Abruzzo

L’installazione tattile e sonora,Al vento, nasce dall’osservazione del luogo come “terra di tutti” e dai particolari tronchi segnati sulla corteccia che rimandano al Dictionnaire di Yona Friedman. “L’obiettivo è la realizzazione di un intervento che si inserisce con estrema delicatezza nell’impianto naturalistico offrendo al visitatore la possibilità di dialogare intimamente e con discrezione con l’albero e la natura circostante”, spiegano gli artisti Lupone e Galizia. 

La struttura lignea che viene utilizzata per direzionare correttamente la crescita del tronco dell’albero, verrà sostituita dagli artisti con due strutture cilindriche sulle quali si svilupperanno due lastre di alluminio corten. Con l’aiuto della tecnologia alimentata da un piccolo pannello solare (e con la collaborazione del Centro Ricerche Musicali CR), il visitatore azionerà con il solo tatto una particolare melodia. 

Installation Views, Cantiere Aperto 2024 a No Man_s Land. ph Gindo Di Paolo
Installation Views, Cantiere Aperto 2024 a No Man_s Land. ph Gindo Di Paolo

Gli interventi site – specific della Fondazione No Man’s Land 

La Fondazione No Man’s Land è un progetto che riunisce interventi site-specific in dialogo con la natura realizzati dai grandi nomi dell’arte contemporanea, tra cui: Alvin Curran, Gianfranco Baruchello, Jimmie Durham, Yona Friedman con Jean-Baptiste Decavèle (a cui si aggiungono “Stone tapestry” e “Museum without walls” realizzate nel 2015 con il contributo della Fondazione ARIA), Alberto Garutti, Donatella Spaziani, Fabrice Hyber, Leonid Tishkov, Honoré d’O e Gülsün Karamustafa. 

Parola al presidente della Fondazione No Man’s Land Mario Pieroni

“Arrivando a No Man’s Land siamo accolti da una targa posata sul prato di Alberto Garutti  con scritto ‘Tutti i passi  che ho fatto nella mia vita mi hanno portato qui, ora’”, spiega ad Artribune il presidente della Fondazione No Man’s Land Mario Pieroni. Ecco, abbiamo scelto di essere qui in questo luogo aperto a tutti, giorno e notte, senza padroni né controlli di videocamere o altro genere. Solo parole e musica che si intrecciano  con i suoni della natura e con gli uccelli che volano liberi nel cielo”. 

Valentina Muzi 

Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati

Valentina Muzi

Valentina Muzi

Valentina Muzi (Roma, 1991) è diplomata in lingue presso il liceo G.V. Catullo, matura esperienze all’estero e si specializza in lingua francese e spagnola con corsi di approfondimento DELF e DELE. La passione per l’arte l’ha portata a iscriversi alla…

Scopri di più