Monolite: a Milano l’opera realizzata con gli alberi abbattuti dal nubifragio del 2023

Gli alberi abbattuti dal nubifragio che colpì Milano lo scorso anno trovano nuova vita nell'opera "Monolite" di Sebastiano Branca. Un documentario racconta il progetto

I milanesi e non solo ricorderanno la drammatiche giornate del 24 e 25 luglio 2023, quando la città fu colpita da un violento temporale, la cui furia travolse anche tanti alberi secolari.

A distanza di un paio di mesi dall’accaduto, il Comune di Milano indisse un bando per riutilizzare gli arbusti abbattuti dal nubifragio ed ecco ora che uno dei progetti vincitori vedrà la luce.

Il progetto “Monolite” di Sebastiano Branca

Si tratta di Monolite, un’opera scultorea site-specific eretta nel cuore verde di Milano Sud, nel parco di Cascina Bianca. Presentata da kobose studio e dal Comune di Milano il 24 settembre, in occasione della Green Week 2024, l’opera è un grande cubo rosso realizzato con differenti legnami: pioppi, larici, faggi americani e abeti, frutto del recupero degli alberi abbattuti.

Firmata dall’artista Sebastiano Branca, Monolite vuole essere una “denuncia della violenza che l’uomo esercita sulla natura, trasformandola in un oggetto inerte e privo di senso”.

La scelta del cubo

“Il cubo platonico, per me, è un punto di partenza, un archetipo rivisitato in chiave contemporanea”, aggiunge ancora Branca, “La sua perfezione geometrica si scontra con la materialità del legno e la violenza del colore, creando una tensione che rispecchia la complessità dell’esistenza”.

Se il solido richiama dunque elementi di ordine e razionalità, la presenza del colore rosso, materico che penetra nelle imperfezioni della superficie legnosa, rompe il concetto di equilibrio per innescare il dubbio, il caos e l’imprevedibilità della natura.

Monolite, un’opera di Sebastiano Branca
Monolite, un’opera di Sebastiano Branca

L’esperienza multisensoriale offerta da “Monolite”

A rendere unica l’installazione è non solo la materia utilizzata, ancora viva e tangibile, come testimoniano le venature ben visibili in superficie, ma anche la presenza dell’elemento sonoro, che la trasforma in un’esperienza multisensoriale.

Il pubblico ha così la possibilità di meditare ascoltando la traccia originale Monolite: Soundscapes, dove i suoni della natura come frammenti di tempeste, legname, ruscelli, diventano protagonisti di una sinfonia profonda che vuole ricordare l’impatto delle nostre azioni sul pianeta.

Il documentario che racconta “Monolite”

Ad avvalorare il progetto è un documentario diretto da Marco Mazzoni, dal titolo Monolite: materia e memoria. La macchina da presa ha così testimoniato le diverse fasi che hanno impegnato Sebastiano Branca nella realizzazione del grande cubo: dalla scelta dei legnami alla loro lavorazione, dall’assemblaggio alla stesura del colore, fino alla selezione delle tracce sonore.

La sensibilità con cui lo sguardo di Mazzoni ha ripreso il tutto, consente di cogliere appieno l’essenza dell’opera in ogni sua venatura.

Roberta Pisa


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Roberta Pisa

Roberta Pisa

Vive a Roma dove si è laureata in Scienze politiche e Relazioni internazionali. Da sempre si occupa di cultura e comunicazione digitale. Dal 2015 è pubblicista e per Artribune segue le attività social.

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