A Venezia c’è una mostra che si visita in galleria ma anche in barca 

Si tratta del progetto espositivo di Gregor Hildebrandt, proposto alla nuova Wentrup Gallery, che comprende anche una serie di tour per i canali su barche con le vele create dallo stesso artista con i nastri delle videocassette

Negli ultimi vent’anni, sempre più gallerie internazionali hanno fatto della Laguna veneziana il proprio luogo d’elezione, aprendo svariate sedi “satellite”: è il caso di Victoria Miro, Alberta Pane e, più recentemente, della Wentrup Gallery, fondata nel 2004 a Berlino da Jan e Tina Wentrup. Che sia per il ritmo lento della città, la bellezza della sua architettura e la ricchezza della sua storia, o per il viavai di collezionisti e addetti ai lavori messo in moto dalla Biennale, non c’è dubbio: Venezia è ormai una tappa imprescindibile per i galleristi internazionali. Jan e Tina Wentrup, ad esempio, hanno inaugurato il loro nuovo spazio – con la direzione di Lucia Longhi – nei pressi dell’Ospedale SS. Giovanni e Paolo proprio durante la Mostra Internazionale d’Arte 2024. Dopo l’esposizione inaugurale Capriccio – un progetto collettivo che ha riunito i lavori di Mary Ramsden, Anastasia Samoylova, Marion Verboom ed Enzo Cucchi – la galleria passa alla sfida successiva con la retrospettiva monografica dedicata all’artista berlinese Gregor Hildebrandt (Bad Homburg, 1974). 

La mostra di Gregor Hildebrandt alla Wentrup Gallery di Venezia 

Nel suggestivo spazio dell’ex-studio della stilista Giuliana di Camerino, una serra nel cuore del Sestiere Castello, immersa nel verde e caratterizzata da ampie vetrate che lasciano filtrare la luce naturale, ha luogo l’esposizione Stern und schwärzliche Fahrt (Star and Blackish Journey). Pensata in dialogo con la storica location, la mostra mette a confronto le opere dell’artista con un ambiente che per lungo tempo è stato lo scenario di creazione artistica della designer veneziana.  

Musica e arte nella mostra di Gregor Hildebrandt alla Wentrup Gallery 

In esposizione ritroviamo una selezione di oggetti ricavati da cassette VHS, altre composizioni tridimensionali tratte da dischi in vinile e dipinti di grandi dimensioni: l’atmosfera che si respira è volutamente nostalgica, generata da una sapiente commistione tra musica e arti visive, ma anche da un utilizzo alternativo di media ormai desueti.  
Tra le opere, spicca We are sad to say (Carny), eseguita nel 2021, che mostra la facciata del cimitero sull’isola di San Michele, a Venezia. Anche in questo caso torna il legame con la musica, con un riferimento alla canzone di Nick Cave The Carny, pubblicata nel 1986 nell’album Your Funeral… my Trial.  

I tour per i canali di Venezia delle vele di Gregor Hildebrandt 

Vinili, audiocassette, audiotapes, feltrini delle cassette e polvere magnetica diventano la materia prima per la creazione dei dipinti, delle sculture e delle installazioni in mostra. Il titolo, invece, è tratto da un componimento del poeta austriaco Georg Trakl, che sublima le suggestioni malinconiche che l’artista trasmette attraverso il suo lavoro: dalle tinte scure dell’autunno e del crepuscolo, fino all’immobilità della notte, ma anche l’antitetica natura transitoria della musica e della memoria. In questo contesto, l’acqua è un elemento che riunisce sia i versi di Trakl (“Le notti di mare immobile. Viaggio stellare e nerastro. Scomparso lungo il canale”, scrive il poeta) sia la città stessa. E infatti,  il 21 settembre la mostra “salpa” sull’acqua, uscendo dai confini della galleria. Nel pomeriggio, le vele realizzate dall’artista nel 2017 con i nastri delle cassette prenderanno il largo nel Bacino di San Marco, nel Canale della Giudecca e a sud della Laguna grazie a dei tour aperti al pubblico (su prenotazione), issate su un Grand Soleil 40. Parte del ricavato andrà alla Fondazione Tara Ocean, una spedizione scientifica che naviga gli oceani con l’obiettivo di far ricerca e sensibilizzare sui temi degli ecosistemi marini fragili.  

Laura Cocciolillo 



Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati

Laura Cocciolillo

Laura Cocciolillo

Laura Cocciolillo (Roma, 1997), consegue la laurea triennale in Studi Storico-Artistici presso la Sapienza di Roma. Si trasferisce poi a Venezia, dove consegue la laurea magistrale in Storia delle Arti, curriculum in Arte Contemporanea. Specializzata in arte e nuove tecnologie…

Scopri di più