A Milano la mostra che porta in scena l’arte contemporanea dell’Asia Centrale
Riflette sul significato di identità “YOU ARE HERE. Central Asia” offrendo una panoramica sulla produzione artistica di Kirghizistan, Kazakistan, Tagikistan e Uzbekistan grazie all’attività di ricerca di Fondazione Elpis
Manifestano consapevolezza di se’ e riconoscimento della propria presenza le ventisette artiste e artisti – appartenenti a più generazioni, dagli Anni Quaranta ai primi Duemila, e provenienti da Kirghizistan, Kazakistan, Tagikistan e Uzbekistan – presentati nella mostra YOU ARE HERE. Central Asia, in programma dal 24 ottobre 2024 al 13 aprile 2025 da Fondazione Elpis a Milano.
Arte contemporanea dall’Asia Centrale a Milano
Continua l’intensa e approfondita attività di ricerca della fondazione della signora Marina Nissim, non solo focalizzata sul panorama italiano dell’arte contemporanea ma anche su quello internazionale. Non è un caso, infatti, che proprio nell’ottobre di due anni fa gli spazi della fondazione furono inaugurati da una collettiva di artisti provenienti dall’Asia meridionale. E per l’occasione la curatela è stata affidata a Dilda Ramazan e Aida Sulova – rispettivamente provenienti da Kazakistan e Kirghizistan e con numerose esperienze internazionali, dall’America all’Europa, oltre all’Asia Centrale – in collaborazione con Bruno Barsanti e Sofia Schubert di Fondazione Elpis.
“YOU ARE HERE. Central Asia”. La mostra
“La mostra prende le mosse dalla frase ‘You Are Here’, universalmente utilizzata per indicare la presenza fisica in un determinato luogo, di solito accompagnata da un pin grafico che contrassegna la posizione e aiuta a orientarsi nello spazio fisico: una strada, una città, una regione, un Paese. In senso metaforico, questa frase manifesta la consapevolezza di sé e il riconoscimento del singolo all’interno di vari livelli esistenziali. Oggi più che mai, in un mondo caratterizzato da costanti migrazioni e spostamenti alla ricerca di nuovi luoghi da chiamare “casa”, i concetti di identità e appartenenza risultano rilevanti per la rivendicazione dei diritti al riconoscimento individuale e all’autodeterminazione”, spiegano le curatrici.
“YOU ARE HERE. Central Asia”. Gli artisti
Così, gli artisti – Munara Abdukakharova, Aïda Adilbek, Chyngyz Aidarov, Aika Akhmetova, Vyacheslav Akhunov, Said Atabekov, Medina Bazargali, Azadbek Bekchanov, Bakhyt Bubikanova, Ulan Djaparov, Saodat Ismailova, Anna Ivanova, Kasiet Jolchu, Daria Kim, Jazgul Madazimova, Yerbossyn Meldibekov, Gulnur Mukazhanova, Nurbol Nurakhmet, Rashid Nurekeyev, Qizlar, Marat Raiymkulov, Sonata Raiymkulova, Alexey Rumyantsev, Zhanel Shakhan, Temur Shardemetov, Ester Sheynfeld ed Emil Tilekov – (tra pratiche emergenti e consolidate) sono stati invitati a riflettere sul significato di identità, autoidentificazione e autodeterminazione, distaccandosi dall’idea di appartenenza geografica e manifestandosi, invece, attraverso le proprie sensazioni, esperienze, visioni e memorie. Tra pittura, scultura, video, fotografia, performance, opere tessili e installazioni site-specific, le opere disseminate sui tre piani della fondazione costituiscono una “vibrante costellazione” di visioni artistiche, che vanno dal rapporto tra essere umano e natura al tema della memoria collettiva e dal dialogo intergenerazionale alle riflessioni sulla situazione dei migranti per lavoro.
Caterina Angelucci
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