In una mostra a Venezia artisti cechi e slovacchi esplorano l’ecosistema della Laguna  

La Laguna all’interno di un vaso, l’antica storia della sottoveste veneziana e una riflessione sull’Antropocene svelano la potente collaborazione tra arte, scienza e filosofia nella mostra nella galleria Marignana Arte

Nel cuore di Venezia si inaugura Confluence — la mostra di artisti della Repubblica Ceca e della Slovacchia che esplorano la città sotto la lente di ingrandimento, donandole un senso completamente nuovo. Gli spazi della galleria Marignana Arte si trasformano in un laboratorio di microbiologia a cura di Lucie Drdová e Mária Gálová, per una mostra aperta al pubblico fino al 30 ottobre 2024.  

Daniel Vlcek. Doom Doom, Microbica Zoom. Dettaglio 2. Foto Aleksandra Vajd
Daniel Vlcek. Doom Doom, Microbica Zoom. Dettaglio 2. Foto Aleksandra Vajd

L’evidenza del mondo invisibile nella mostra da Marignana 

Ancora prima di entrare in galleria, un battito irregolare e onirico ci accoglie, un suono prodotto da piccoli martelli che colpiscono lunghe bacchette di vetro, premonitore di eventi invisibili e affascinanti. Questo suono è prodotto da uno strumento che si trova al centro dell’opera Doom Doom, Microbica Zoom di Daniel Vlček, un’imponente struttura di acciaio e vetro, attraversata da un centinaia di cavi e tubi. Qui, sei contenitori di vetro ospitano alcuni esemplari di Salicornia fruticosa, pianta autoctona della Laguna veneziana. Il continuo ricambio dell’acqua nei vasi, imita il cambiamento della marea, creando un habitat confortevole per esse. I sensori misurano i livelli microbiologici all’interno dei contenitori, segnalando ogni cambiamento con un battito del martello sul vetro, e creando una sinfonia del mondo invisibile e fragile.  

Matyas Pavlik. La Magia delle Palafitte, dettaglio (2024), vetro, 40 x80 x 20cm. Aleksandra Vajd
Matyas Pavlik. La Magia delle Palafitte, dettaglio (2024), vetro, 40 x80 x 20cm. Aleksandra Vajd

L’inimitabile fascino del vetro nella mostra Confluence 

Il vetro è il medium dominante del progetto Confluence che porta avanti la narrativa della relazione tra gli artisti e la città di Venezia. In La Magia delle Palafitte Matyas Pavlik, svela l’intrigo e il dramma del mondo al di sotto della città costruita sull’acqua. Al centro della sua riflessione c’è il legno, materiale che sostiene l’antiche architetture, subendo tutti i cambiamenti che si ritrovano nell’ecosistema acquatico, legando la sorte della vita umana direttamente alle forze di natura più fugaci e potenti. La relazione diretta tra il corpo umano e l’ambiente circostante si rivela, invece, nell’opera di Romana Drdová L’isola del corpo. I cinque pezzi di vetro trasparente sono i calchi del corpo dell’artista, disposti sul tessuto di velluto ricamato usato per i riti della chiesa cristiana. Questa immagine quasi sacra racconta il dogma, il pregiudizio e il mito che avvolgono da sempre il corpo femminile. La trasparenza del materiale richiama alla mente il ghiaccio, evocando l’idea di un corpo che sembra destinato a svanire davanti agli occhi dello spettatore. 

Confluence: l’arte armata di scienza e filosofia 

Il progetto Confluence gode della collaborazione stretta e significativa tra scienza e filosofia, che si uniscono per raccontare Venezia come un perfetto ecotono — area di transizione tra l’ecosistema unico della laguna e l’incredibile creazione del genio umano, dove entrambi i mondi si arricchiscono grazie a questa coesistenza. Lo ritroviamo nell’opera di Lukáš Likavčan Micromessaggi I-III, cuore ed essenza del progetto espositivo. La lente di ingrandimento svela i concetti filosofici, provenienti dagli autori preferiti dell’artista e filosofo, incapsulando i principi della relazione tra natura e progresso dell’Antropocene.  La preziosa collaborazione dell’ingegnere marino Giovanni Cecconi ha portato un piccolo pezzo della natura autentica all’interno delle mura bianche di una galleria d’arte.   

Valeria Radkevych 



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Valeria Radkevych

Valeria Radkevych

Valeria Radkevych è nata a Lugansk (regione del Donbas, Ucraina) nel 1995. Dopo la laurea in Gestione e critica d’arte all’Accademia Nazionale di Belle Arti di Lviv, si trasferisce in Italia, dove collabora con la società di distribuzione cinematografica Premiere…

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