La Crespo Foundation inaugura una nuova sede a Francoforte con la mostra dei suoi artisti in residenza 

Aprirà le porte con “The Glenkeen Variations - ArtNature/NatureArt” il nuovo polo culturale per l’arte, l’educazione artistica e i progetti sociali dell’istituzione che conta altre sedi in Germania e Irlanda

Sono dodici gli artisti che con le loro opere presenteranno a Francoforte gli spazi della Crespo House, la nuova sede della Crespo Foundation, l’istituzione fondata (sempre a Francoforte) nel 1990 dalla psicologa, fotografa e filantropa Ulrike Crespo (Fulda, 1950 – Francoforte, 2019). Dedicata alla promozione dell’arte, con un focus particolare sul legame tra questa e la natura, il polo culturale – con altre sedi in Germania e Irlanda – consente l’accesso all’istruzione a chi parte da situazioni svantaggiate, attraverso programmi e progetti a sostegno degli artisti.

L’apertura della nuova Crespo House a Francoforte 

Così la nuova Crespo House inaugurerà giovedì 10 ottobre 2024 in un edificio modernista degli Anni Cinquanta, interamente ristrutturato e collegato al vicino monastero medievale. Gli interni sono stati progettati dall’exhibition designer Michael Mueller che, in particolare, ha pensato ad una sala adatta a qualsiasi tipo di media, al fine di accogliere le diverse discipline creative degli artisti ospitati.

Moritz Fehr, Series Plant Stress. Installation photo, Goethe Institut, Dublin. Photo Moritz Fehr
Moritz Fehr, Series Plant Stress. Installation photo, Goethe Institut, Dublin. Photo Moritz Fehr

La mostra di inaugurazione della Crespo House a Francoforte 

The Glenkeen Variations – ArtNature/NatureArt è la prima esposizione – curata da Ben Livne Weitzman, coordinatore del programma Glenkeen Garden Residencies, e da Christiane Riedel, presidente della Crespo Foundation – ospitata nei locali della Crespo House e vede la partecipazione degli artisti che hanno preso parte al programma di residenza della fondazione a Glenkeen Graden, sulla costa di West Cork (una regione rurale e selvaggia dell’Irlanda), dal 2021 al 2023. Tra questi Markus Huemer. Tania Rubio, Carolin Liebl, Nikolas Schmid-Pfähler, Marcus Maeder, Moritz Fehr, Christina Chiranagnostaki, Konstanza Kapsali, Kristin Reiman, Filippa Pettersson, Jan Wagner, Julia Carolin Kothe, Katerina Sidorova, Max Brück, STRWÜÜ, Lukas Fütterer, Lorenzo Rebediani, Vera Scaccabarozzi, Luca Trevisani, Francesca Verga, Doireann O’Malley, Elisa T. Bertuzzo.

Il programma di residenza della Crespo Foundation

“Dalle esplorazioni sonore alle indagini materiali, dalla ricerca scientifica all’immaginario poetico, gli artisti e i collettivi presentano un’ampia gamma di incontri creativi. Attraverso terre paludose e foreste di alghe, su per i muretti a secco e giù fino al pub locale, le opere esposte portano con sé le tracce di questi percorsi e le conversazioni tenute lungo il cammino”, spiegano dalla fondazione che conta il supporto del Senckenberg Research Institute di Francoforte, l’University College Cork con la sua Glucksman Art Gallery, molte istituzioni artistiche regionali irlandesi e la comunità locale di Ballydehob. Infatti, due volte all’anno, da marzo a giugno e da agosto a novembre, la Crespo Foundation invita singoli artisti e collettivi a vivere e lavorare per tre mesi a Glenkeen Garden, supportati da una rete locale di studiosi di scienze umane e naturali. 

Markus Huemer, The Pumpkin Is the Largest Berry, 2021. Installation Goethe Institut, Dublin. Photo Simon Vogel. Marc O'Sullivan
Markus Huemer, The Pumpkin Is the Largest Berry, 2021. Installation Goethe Institut, Dublin. Photo Simon Vogel. Marc O’Sullivan

La collezione di Ulrike Crespo

E in occasione dell’inaugurazione della nuova Crespo House sarà anche presentata parte della collezione di Ulrike Crespo con un’esposizione curata da Mario Kramer, ex della MMK di Francoforte: “Per la prima volta un grande gruppo di oltre quaranta opere della collezione viene mostrato al pubblico fornendo un’ampia visione degli interessi creativi e collezionistici di Crespo, in particolare il suo sostegno alle donne e agli artisti emergenti e sottorappresentati”, racconta Kramer. Tra le opere presenti figurano, per esempio, quelle di Thomas Bayrle, Herbert Brandl, Ralph Fleck, Franz Graf, Iryna Kalenyk, Thomas Kilpper, Sun-Rae Kim, Imi Knoebel, Sigrid Kopfermann, Marie Joe Lafontaine, Rosa Loy, David Nash, Joan Hernández Pijuan, Anke Röhrscheid e Herman de Vries.

Caterina Angelucci 

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Caterina Angelucci

Caterina Angelucci

Caterina Angelucci (Urbino, 1995). Laureata in Lettere Moderne con specializzazione magistrale in Archeologia e Storia dell’arte presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Dal 2018 al 2023 si è occupata per ArtsLife di contenuti e approfondimenti per la sezione…

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