A Roma apre Fondazione D’ARC. Tutte le foto del nuovo grande centro per l’arte contemporanea
È nata dalla riqualificazione di un’area ex industriale di oltre 6000 metri quadrati l’istituzione promossa da Giovanni e Clara Floridi tra mostre, residenze d’artista, attività didattiche e di ricerca
Si trova in zona Tiburtina a Roma, e più precisamente in Via dei Cluniacensi 128, il nuovo centro per l’arte contemporanea della Capitale che sorge in un’area ex industriale di oltre 6000 metri quadrati totalmente riqualificata. Tra mostre, residenze d’artista e attività didattiche Fondazione D’ARC nasce dall’iniziativa dei collezionisti Giovanni e Clara Floridi, che ci avevano svelato in anteprima l’ambizioso progetto, la cui direzione artistica è affidata alla curatrice Giuliana Benassi.
Fondazione D’ARC. La mostra inaugurale
In occasione dell’inaugurazione ufficiale di sabato 26 ottobre 2024 la fondazione presenterà una mostra con le opere della collezione dei Floridi, in un accostamento di linguaggi, periodi storici e generi guidato dal gusto e dalle ossessioni. Tra gli artisti in mostra, per esempio, Giulio Turcato, Jannis Kounellis, Alighiero Boetti, Anselm Kiefer, Christo, Joseph Kosuth, Peter Halley, Nanda Vigo, Bice Lazzari. Tra gli artisti più coevi Paolo Canevari, Vanessa Beecroft, Loris Cecchini, Emma Talbot, Bosco Sodi, Chiara Camoni, Eva Jospin, Giorgio Andreotta Calò. Tra i giovani Giulia Cenci, Mateusz Choróbsk, Fabrizio Prevedello, Bea Bonafini e Guillermo García Cruz.
Fondazione D’ARC. Progetti futuri
Dal 2025, invece, Fondazione D’ARC svilupperà un programma di residenze per artisti stranieri, con l’obiettivo di stimolare ricerche emergenti e affermate nel territorio romano. Si aggiungeranno poi le mostre temporanee, dedicate agli artisti italiani che saranno chiamati a dialogare con le opere della collezione, ed eventi dedicati alle arti performative, editoria, poesia, teatro e cinema, oltre a progetti di carattere didattico che accoglieranno scuole e accademie per contribuire alla divulgazione dell’arte contemporanea in ambito formativo, di studio e di ricerca.
Fondazione D’ARC. Lo spazio
La scelta dei collezionisti è stata quella di mantenere intatte le caratteristiche originarie della fabbrica che un tempo ospitava manufatti in cemento e che era collocata ai piedi di una parete di tufo il cui terrapienonasconde una vasta domus romana abitata tra il I e III Secolo d. C. (identificata come il mausoleo di Aquilio Regolo) e oggi parzialmente visitabile. Il percorso, tra interni ed esterni, studiato da 3C+t Capolei Cavalli architetti associati secondo criteri di sostenibilità ambientale, da vita a un centro polifunzionale dedicato all’esposizione, alla ricerca e alla didattica, oltre a presentare anche una falegnameria e un bistrot.
Caterina Angelucci
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