La Galleria Monti8 di Latina apre un nuovo project space a Roma nel quartiere San Lorenzo
A poco più di quattro anni dalla sua apertura, la galleria Monti8 di Latina arricchisce il suo programma con un nuovo spazio in uno dei quartieri più dinamici e creativi della Capitale
San Lorenzo è uno dei quartieri più vivi di Roma per l’arte negli ultimi tempi, contraddistinto da un proliferare di gallerie, tra cui spiccano Matèria, Monitor e Gilda Lavia, studi d’artista e fondazioni d’arte come il Pastificio Cerere, reduce dai festeggiamenti del primo ventennale e l’apertura dei nuovi spazi. Un fermento creativo che ha attirato nella sua orbita anche la galleria Monti8 di Latina, nata alla fine del 2019, e che ha deciso di aprire una nuova sede in Via dei Reti 1/A per affiancare l’attività dello spazio espositivo esistente con un project space dedicato alla ricerca e al dialogo con la Capitale, con uno sguardo sempre rivolto alla scena internazionale. Ad inaugare lo spazio romano, il 18 ottobre 2024, è Reverse Universe, la mostra dell’artista coreano – americana Kiwha Lee, a cura di Lorenzo Madaro.
Il project space di Monti8 a San Lorenzo a Roma
Lo spazio di Monti8 a San Lorenzo, contraddistinto dalle piccole dimensioni, avrà il carattere di una project room e saranno presentate principalmente personali. Queste, appositamente pensate per il luogo e per la città, faranno da trait d’union con la sede principale di Latina, condividendone – in chiave differente – i progetti espositivi.
Incanti, il settimanale sul mercato dell'arte Informazioni, numeri, tendenze, strategie, investimenti, gallerie e molto altro.
Render, il bisettimanale sulla rigenerazione urbana Nuovi progetti, tendenze, strategie virtuose, storie da tutto il mondo, interviste e molto altro.
La mostra inaugurale di Kiwha Lee da Monti8 a Roma
E nasce da una condivisione Reverse Universe, il progetto espositivo con cui la pittrice Kiwha Lee debutta in europa presentando a Roma una selezione di opere a parete che saranno in continuità con la mostra più grande e articolata allestita nella sede di Latina. Una pittura intima e riflessiva animata da netti contrasti cromatici da cui emergono le antiche tradizioni orientali.
Parola al curatore Lorenzo Madaro
“La pittura di Kiwha Lee sorveglia al proprio interno strati di memorie antiche, rimeditate attraverso nuove consapevolezze, sia formali che concettuali”, così scrive nel suo testo critico Lorenzo Madaro, curatore e docente di Storia dell’arte all’Accademia di Belle Arti di Brera di Milano. “Conscia della cultura millenaria di un Oriente sognato e vissuto, tramandato e poi osservato anche a distanza dal suo attuale osservatorio di New York, oggi l’artista ha portato a una fase ulteriore il proprio percorso di investigazione nell’ambito dell’astrazione, inglobando in maniera compiuta all’interno della superficie dei suoi dipinti specifiche stratificazioni di segni che restituiscono geometrie, giochi dialettici tra pieni e vuoti e riferimenti all’estetica dei tessuti e delle antiche stampe orientali”.
Valentina Muzi
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati
Lettera, la newsletter quotidiana Non perdetevi il meglio di Artribune! Ricevi ogni giorno un'e-mail con gli articoli del giorno e partecipa alla discussione sul mondo dell'arte.
