Su un grattacielo di Genova l’installazione d’artista per esplorare la biodiversità mediterranea

Tra tecnologia, architettura e paesaggio Debora Hirsch trasforma temporaneamente il panorama urbano della città con un’installazione video ospitata sulla Terrazza Colombo in collaborazione con la piattaforma dedicata all’arte digitale NEXUS

Con una vista che fonde e confonde con l’orizzonte marino del capoluogo ligure Terrazza Colombo si trasforma in un giardino sospeso, dove la macchia mediterranea dialoga con l’arte e la tecnologia, grazie alla ricerca dall’artista brasiliana (e residente a Milano) Debora Hirsch (San Paolo, 1967).

L’installazione di Debora Hirsch che indaga la biodiversità mediterranea

Infatti, in occasione della seconda edizione del programma culturale della piattaforma dedicata all’arte digitale NEXUS – dal titolo Echoes of the Mediterranean e a cura di Pietro Battarra e Pietro Cattai – è presentata (fino al 20 ottobre 2024) Plantalia, un’imponente installazione video di 150 metri quadrati, posizionata a 120 metri di altezza. “Plantalia non è solo un’installazione artistica, è un’esperienza immersiva che si integra nel cuore della città, alterandone momentaneamente il volto. L’opera sfida i confini di ciò che arte e tecnologia possono realizzare insieme, ma è solo attraverso lo sguardo attento dei visitatori che il mondo di Debora Hirsch può realmente vivere. Chi osserva con attenzione potrà cogliere l’opera tra i vicoli, lasciandosi trasportare in un universo dove arte, scienza e innovazione convivono in perfetta armonia”, raccontano i curatori.

maxischermo eom 8 Su un grattacielo di Genova l’installazione d’artista per esplorare la biodiversità mediterranea
Debora Hirsch, Nexus

I mondi immaginari di Debora Hirsch

Così l’artista internazionale – con un background in ingegneria industriale e un MBA SDA Bocconi – reinterpreta le specie vegetali liguri portandole in mondi immaginari dove la natura diventa protagonista di un dialogo tra reale e virtuale. Infatti, le piante rappresentate sono restituite in modo tale da far risaltare la loro bellezza intrinseca e, soprattutto, la loro rilevanza ecologica.

Le opere multisensoriali di Debora Hirsch

In mostra, inoltre, si aggiunge una serie di opere sempre video che riprendono il percorso di Plantalia e portano l’attenzione su tre fiori del territorio, l’Anacamptis Palustris, l’Aquilegia barbaricina e il Marcus-kochia triloba: il risultato è “un’esperienza multisensoriale che invita i visitatori a riflettere sull’ecologia e sulla conservazione delle specie endemiche, attraverso un approccio innovativo che combina pittura tradizionale, disegno, intelligenza artificiale e animazione, Debora Hirsch crea un “archivio vivente” che celebra la ricchezza e l’importanza ecologica di queste piante. Il progetto utilizza anche la tecnologia blockchain per creare un ecosistema digitale in cui le specie vegetali possano vivere in eterno, preservate dalla distruzione e dal passare del tempo”, concludono i curatori.

Caterina Angelucci

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Caterina Angelucci

Caterina Angelucci

Caterina Angelucci (Urbino, 1995). Laureata in Lettere Moderne con specializzazione magistrale in Archeologia e Storia dell’arte presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Dal 2018 al 2023 si è occupata per ArtsLife di contenuti e approfondimenti per la sezione…

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