L’assessore alla Cultura di Roma si dimette: “nulla contro la Giunta ma voglio stare con le mie figlie”
Una scelta a lungo meditata e non facile come la definisce lo stesso Miguel Gotor che lascia il Campidoglio con un lungo post su Facebook sia per ragioni personali che professionali
Arriva il rimpasto a Roma con le dimissioni dell’ormai ex assessore alla Cultura Miguel Gotor (Roma, 1971) che indica come suo successore Massimiliano Smeriglio (Roma, 1966). Cambiano così le cariche all’interno del Campidoglio secondo le scelte del sindaco Gualtieri che nomina Andrea Catarci come direttore del nuovo Ufficio di scopo all’interno del Gabinetto – ora denominato Giubileo delle persone e Partecipazione – e scegliendo come assessore al Personale Giulio Bugarini che lascia il suo incarico di capo della segreteria ad Albino Ruberti a lungo uomo forte della cultura capitolina grazie al suo ruolo in Zètema.
Le dimissioni di Miguel Gotor. Ragioni personali
“Desidero subito liberare il campo da ogni possibile equivoco: arrivo a questa decisione non per ragioni politiche, che non sussistono dal momento che è pieno e convinto il mio sostegno a questa Amministrazione e continuerà a esserlo, ma di carattere personale e professionale. La motivazione riguarda il fatto che in questi tre anni mi sono dedicato anima e corpo all’incarico che ho avuto l’onore di ricevere dal sindaco Gualtieri. Come è noto, è un impegno assai gravoso, che sempre più ho sentito stridere con il fatto che ho due figlie di 8 e 13 anni le quali, trovandosi in un’età preziosa della crescita che sia per loro sia per me non tornerà, hanno bisogno di una presenza più assidua del padre. E non basta l’alibi autoassolutorio di dire, quante volte me lo sono ripetuto in questi anni, che conta di più la qualità che non la quantità del tempo che si trascorre con i figli. Dopo tre anni di indefesso impegno credo di fare la cosa più giusta e lungimirante scegliendo di dedicare maggiore tempo a loro”, scrive Gotor con un lungo post su Facebook la sera di lunedì 14 ottobre 2024.
Le dimissioni di Miguel Gotor. Gli impegni professionali
Aggiunge, poi, anche altre motivazioni, questa volta di carattere professionale, spiegando che quando ebbe l’incarico di Assessore alla Cultura nell’ottobre del 2021 fu costretto a lasciare la docenza universitaria e vari obblighi editoriali. “Insomma, questi impegni dopo tre anni bussano alla porta e richiedono un’assunzione di responsabilità da parte mia perché sento l’esigenza di riprendere il mio percorso di professore e di studioso, partendo dall’atto di umiltà che nessuno è indispensabile né insostituibile”, prosegue.
Le dimissioni di Miguel Gotor. Chi è il nuovo assessore alla Cultura Smeriglio
Al suo posto il politico, scrittore e docente universitario Massimiliano Smeriglio, indicato dallo stesso Gotor. Già eletto nel 2019 alle Europee nelle liste del Pd, il neo assessore alla Cultura a gennaio di quest’anno aveva lasciato la delegazione dem per ricandidarsi alle successive elezioni per Avs ma senza successo. All’Europarlamento è stato coordinatore dei Socialisti e Democratici nella Commissione Cultura e Istruzione, oltre Special Rapporteur del dossier Europa Creativa dal 2019 al 2024 e Deputato nella XV e XVII legislatura. Tra il 2013 e il 2019 ha, inoltre, rivestito la carica di vicepresidente e assessore alla Formazione, Ricerca, Università e Attuazione del programma della Regione Lazio. Tra i progetti che ha sviluppato durante la sua attività l’Hub culturale Moby Dick, l’Officina delle Arti cinematografiche Gian Maria Volonté e l’Officina delle Arti e dello spettacolo Pier Paolo Pasolini.
Caterina Angelucci
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