A Milano una mostra sul kintsugi che invita a riflettere sulla vulnerabilità e sull’arte del ricomporre ciò che si è rotto
Eric Tacchini, Marco Bertani, Fumatto e Francesco Buonfino sono i quattro protagonisti della mostra da Colla Super dedicata alla tensione tra vulnerabilità dei materiali e riparazione
In occasione della XX Giornata del Contemporaneo organizzata da AMACI – Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea, la giovane e dinamica galleria milanese Colla Super, situata nel quartiere di Nolo, presenta fino al 20 ottobre Refectionem: una mostra collettiva, curata da Mariacristina Ferraioli, che invita alla contemplazione e alla meditazione sulla trasformazione, il ripristino e la bellezza insita nella vulnerabilità.
Refectionem, la mostra alla galleria Colla Super di Milano
A sfidare le convenzioni tradizionali dell’arte e soprattutto, del consumo, è l’antica arte giapponese del kintsugi. Si tratta di una tecnica di riparazione della ceramica che, lungi dall’occultare le fratture, le esalta attraverso l’uso di materiali preziosi, come l’oro ad esempio. In questo modo, gli oggetti non solo riacquistano la loro iniziale funzionalità, ma acquisiscono una nuova identità e un nuovo valore di opera d’arte: unica e inimitabile. Ogni artista propone un’interpretazione personale del tema della riparazione, ma la totalità di queste visioni poliedriche compone un complesso arazzo di materiali, di messaggi, di riflessioni e di infinite possibilità di scelta. In cui il “triste”, il “solo”, il “desolato”, il “rotto”, il “brutto” non sono la negazione di qualcosa, ma sfaccettature di esistenza possibile.
I quattro artisti di Colla Super
La galleria, nota nel quartiere per la sua capacità di riunire le persone, inondando via Pietro Crespi di giovani, creativi e artisti, deve il suo nome anche a questo. Colla infatti, rappresenta la volontà di appiccicare, di avvicinare, di riunire le persone in uno scambio culturale in cui l’arte è il fulcro, ma anche il pretesto. Così anche la mostra riunisce. Riunisce i suoi quattro fondatori, invitandoli ad esporre insieme, affrontando una ricerca profonda verso un obiettivo comune: quello di rappresentare la Riparazione. Eric Tacchini, specializzato in fotografia di moda e di design di interni, rivela la bellezza nascosta nelle crepe dell’esistenza umana e nei particolari inosservati. Marco Bertani, con minuziosa sensibilità visiva, ci trasporta in paesaggi desolati, in mondi altri, alla scoperta di una bellezza non convenzionale e che a volte scuote un po’. Poi Fumatto, poliedrico e versatile, unisce diverse tecniche artistiche con l’obiettivo di enfatizzare l’importanza della manualità e dell’intervento diretto sull’oggetto. Infine, Francesco Buonfino prende la realtà, la ribalta, ci gioca e la declina in qualcosa di similmente “mostruoso”, invitandoci a riconsiderare i principi precostituiti.
Vulnerabilità e riparazione in mostra a Milano
Una mostra che non si limita a celebrare il concetto di riparazione come atto meccanico, ma lo eleva a una riflessione profonda sull’estetica della vulnerabilità. In un’epoca caratterizzata da un consumo sfrenato e da un’immediata obsolescenza degli oggetti, “Refectionem” costituisce un invito a riconsiderare il nostro rapporto con il mondo materiale.
Emma De Gaspari
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