Una galleria di Milano si trasforma in una Wunderkammer gastronomica
Con il suo stile ironico e acuto, Serena Vestrucci presenta da Renata Fabbri un progetto che gioca con il tema del cibo e lo reinterpreta attraverso sculture, disegni e libri d’artista
Di fronte a ogni lavoro di Serena Vestrucci (Milano, 1986) la proposta è una sorta di scoperta. La galleria milanese di Renata Fabbri, che ospita la seconda mostra interamente dedicata all’artista, diventa per l’occasione una sorta di Wunderkammer dove lo spettatore è chiamato a fare particolare attenzione nei confronti di quanto lo circonda.
La mostra di Serena Vestrucci da Renata Fabbri a Milano
La mostra, in cui sono esposti libri d’artista, piccole sculture di ceramica, di bronzo, disegni e collage, ruota attorno a un progetto dedicato al cibo. Questo è trattato con l’intelligenza e l’ironia che connotano il lavoro dell’artista, nata nel 1986 e formatasi tra le lezioni di Alberto Garutti all’Accademia di Brera e lo IAV di Venezia. Così vale per l’installazione fatta di scatole di fiammiferi o per i due libri dedicati alla cucina scavati da Vestrucci nei momenti di cosiddetta pausa.
Il percorso espositivo della mostra di Serena Vestrucci da Renata Fabbri a Milano
A terra, nella seconda stanza della galleria, compare l’installazione Ex (eggs) di ceramica in cui vi sono tante uova divise a metà. Qui, l’iconica mezza mela, diviene mezzo uovo con esibizione del tuorlo.
Alcuni ortaggi sono invece ricoperti da una maschera di bronzo con il naso lungo di Pinocchio. Bugia? Forse il riferimento dell’artista è a quella che segna il nostro tempo storico dalle fake news, di cui è infarcita la rete, alle bugie della politica, della società, per illudere l’uomo di essere libero. Del resto, la mostra esplora la complessità delle relazioni umane, trattandole come intricate tessiture di tempo, di esperienze, di affetti e ferite, di dichiarazioni e non detti, capaci di unire e allontanare le persone.
Quanto è difficile essere se stessi? È la difficoltà di affrontare l’altro, il suo giudizio. È la paura che ci accompagna durante tutta la nostra esistenza, la paura di non essere all’altezza di vincere la sfida con l’altrui giudizio.
L’indagine sull’amore di Serena Vestrucci nella mostra a Milano
Poniamo infine attenzione a quello che è il titolo della mostra: Contorno. Contorno è un’indagine sul significato dell’amore e sulle sue molteplici sfaccettature. Contorno è un invito a pensare le nostre esistenze guardando i sottili margini che delimitano e definiscono le relazioni. Contorno è quel piatto che accompagna la portata principale, arricchendone la sua essenza e rendendola completa. Interessanti i disegni realizzati con entrambe le mani, non creati appositamente per la rassegna, ma scelti in base al suo tema, quello del cibo, appunto.
Angela Madesani
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