Il parco d’arte contemporanea tra le montagne della Valsugana continua a inaugurare nuove opere
Il parco d'arte e architettura Arte Sella di Borgo Valsugana presenta una serie di quattro sculture site specific firmate da Davide Quayola che reinterpretano il celebre capolavoro di Gian Lorenzo Bernini con variazioni algoritmiche
Ad animare la Val di Sella, in Trentino Alto Adige, è Borgo Valsugana, un piccolo centro che oltre ad essere entrato a far parte de I borghi più belli d’Italia nel gennaio 2023, vanta realtà come Arte Sella, il parco d’arte e di architettura contemporanea nato nel 1986 e costellato da opere realizzate dai grandi nomi del panorama contemporaneo. Dopo aver inaugurato in agosto Sabìr, l’opera site specific realizzata dall’artista Velasco Vitali (Bellano, 1969), il parco presenta il 6 ottobre 2024 Proserpina #A_S4, una serie di quattro sculture in marmo di Carrara realizzate dall’artista Davide Quayola(Roma, 1982) appositamente per l’Area della Malga Costa.
L’opera di Quayola per il parco di Arte Sella a Borgo Valsugana
Il gruppo scultoreo di Proserpina #A_S4 consiste in variazioni algoritmiche del celebre capolavoro barocco Il ratto di Proserpina di Gian Lorenzo Bernini (Napoli, 1621-Roma, 1622), poste in prossimità del teatro del parco di Arte Sella, nell’Area della Malga Costa. Le sculture restano incompiute con l’intento di documentare la logica e l’estetica del processo di creazione, diventando il soggetto primario dell’opera. Le sculture non sono il risultato di azioni umane, ma di un braccio robotico controllato da un algoritmo. Un modus operandi che è alla base della ricerca dell’artista romano, attraverso il quale esplora la moltitudine di possibilità di realizzazione di un’opera d’arte e la sua relazione con il mondo naturale.
La ricerca artistica di Davide Quayola
Artista riconosciuto nel panorama internazionale, Davide Quayola interroga con il suo lavoro le gerarchie tra umano, naturale e tecnologico aprendo nuovi percorsi creativi e trasformando le visioni algoritmiche generate da apparati tecnologici in opere d’arte. La sua pratica artistica si basa sulla creazione di software personalizzati, per declinarsi attraverso performance audiovisive, video, sculture o opere su carta. Le sue opere sono state esposte in prestigiose istituzioni internazionali come il V&A Museum di Londra, Park Avenue Armory di New York, National Art Center di Tokyo, UCCA di Pechino e molti altri ancora. Non solo, Quayola collabora regolarmente a numerosi progetti musicali, al fianco di compositori e orchestre quali London Contemporary Orchestra, Orchestre National de Bordeaux Aquitaine e la Ensemble Intercontemporain (per citarne solo alcuni).
Parola all’artista Davide Quayola
“Cerco di investigare i paradigmi del vecchio e del nuovo, del reale e dell’artificiale”, spiega l’artista Quayola.“Il mio lavoro spesso analizza come guardiamo i capolavori dell’arte ed esplora la tensione esistente tra l’esperienza diretta e il punto di vista mediato dalla tecnologia”.
Valentina Muzi
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