Le opere di Reena Kallat in mostra a Roma sfidano le gerarchie di potere

Reena Kallat intreccia i confini nazionali e geografici del globo, svelando i conflitti geopolitici e il loro profondo impatto sull’umanità e sull’ambiente. La mostra alla Richard Saltoun Gallery di Roma

Nella sede romana della Richard Saltoun Gallery, l’installazione murale Woven Chronicle di Reena Saini Kallat (Delhi, 1973), emerge imponente. Questa grande mappa del globo, intersecata da un groviglio di cavi elettrici, reti e filo spinato, analizza l’impatto ecologico delle nazioni, mettendo in luce le disuguaglianze nel consumo di risorse tra il Nord e il Sud del mondo. Gli interventi di vari colori, rappresentano le connessioni globali, ma anche le barriere e le divisioni, con un potente contrasto visivo che innesca riflessioni sulle dinamiche di potere e sfruttamento.

Le opere di Reena Kallat a Roma

La serie fotografica Pattern Recognition, reinterpreta il formato della tabella oculistica di Snellen, sostituendo le lettere con sagome di Paesi. L’idea di Kallat è di evidenziare le differenze nelle politiche di accesso alla mobilità internazionale, criticando le gerarchie geopolitiche. Ancora, in Water Book e Leaking Lines l’artista ritrae i fiumi, risorse preziose e al tempo stesso fonte di tensioni, rimarcando la vulnerabilità dei confini. 

Il legame tra educazione e potere nella mostra di Reena Kallat

Nella serie Ruled Paper le linee dei quaderni scolastici si convertono in filo elettrico e filo spinato (rosso, blu, bianco). L’artista mette qui in risalto come l’educazione e la conoscenza possano essere influenzate e limitate dalle strutture di potere. Le linee, che normalmente guidano la scrittura, diventano simboli di controllo e restrizione, sono frutto di informazioni gestite e manipolate. Infine, Hyphenated Lives presenta creature ibride che mettono in discussione le suddivisioni artificiali tra i Paesi. Queste figure, che combinano elementi di diverse specie e culture, rappresentano la fluidità delle identità e la complessità delle appartenenze. 

La pratica artistica di Reena Kallat

Le opere d’arte di Kallat attingono agli archivi per indagare criticamente la storia, la memoria collettiva, l’identità e la percezione. Attraverso queste analisi, l’artista indiana tesse una rete di significati e narrazioni che esplorano la comunicazione e il potere tra passato e presente. Le sue opere abbracciano una disamina profonda e poetica delle strutture sociali e politiche che governano le nostre vite.

Lori Adragna

Libri consigliati:

Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati

Lori Adragna

Lori Adragna

Lori Adragna nata a Palermo, vive e lavora a Roma. Storico dell’arte con perfezionamento in simbologia (Arte e simboli nella psicologia junghiana). Critico e curatore indipendente, dal 1996 organizza mostre ed eventi culturali per spazi privati e pubblici tra cui:…

Scopri di più